il minotauro

LA LEGGENDA DEL MINOTAURO

Chiara Arrus Flavio Fusco Nermin Chaouki Ricky Segura Leonardo Melani Daniil Scapellato

indice

1. Chi è il Minotauro

2. interpretazione del mito

3. Il mito del Minotauro

chi è il minotauro

Poseidone regalò a Minosse un possente toro in cambio della costruzione di un Altare. Minosse non sacrificò il toro, causando l'ira di Poseidone, che fece innamorare la regina Pasifae della bestia, dando vita al Minotauro. Minosse, per imprigionarlo, fece costruire un labirinto da Dedalo e richiese tributi annuali da Atene. Teseo, figlio di Egeo, decise di uccidere il Minotauro. Con l'aiuto di un filo donato da Arianna, Teseo sconfisse la bestia, ma Poseidone, arrabbiato, scatenò una tempesta. Teseo, con vele nere, giunse ad Atene. Egeo, vedendo le vele nere, credendo alla sconfitta di Teseo, si gettò nel mare, originando il nome del Mar Egeo.

Interpretazione del mito

Il testo suggerisce che la leggenda del Minotauro potrebbe contenere elementi veritieri che, se attentamente esaminati e confrontati con altre fonti, potrebbero risultare cruciali per la comprensione di un periodo storico specifico.

Ad esempio, il tributo di Atene a Creta potrebbe indicare la superiorità economica e politica di quest'ultima. Il nome "Minotauro" potrebbe alludere alle pratiche simboliche dei re cretesi, mentre l'uccisione del Minotauro da parte di Teseo potrebbe simboleggiare la ribellione di Atene al dominio cretese e il conseguente recupero dell'indipendenza.

IL MITO DEL MINOTAURO

LA COSTRUZIONE DEL LABIRINTO

IL SACRIFICIO PER IL MINOTAURO

LA MORTE DEL MINOTAURO

Questa leggenda racconta che Minosse, re di Creta, abbia fatto costruire un labirinto per chiuderci dentro il Minotauro nato dall'unione di sua moglie con un toro. Questo essere mostruoso aveva la testa di toro e il corpo di uomo. Ogni anno bisognava dare sette fanciulli e sette fanciulle in pasto al Minotauro nel labirinto in segno di sacrificio.

I giovani ateniesi vennero lodati dal re per la loro volontà di sacrificio per saziare il minotauro e proteggere gli abitanti della città. Arianna, figlia di Minosse, fu colpita dallo sguardo selvaggio e fiero di un ragazzo ateniese prigioniero. Lei s'innamorò di lui per cui era disposta a pagare qualsiasi prezzo per salvarlo. La stessa sera, Arianna andò nelle stanze chiuse del regno per fare delle domande al ragazzo ad esempio chi fosse e perché si trova nel isola nemica.

Arianna raccontò tutto ciò che era successo a Teseo del fratellastro e del labirinto costruito da Dedalo . Arianna gli ridiede un gomitolo di filo rosso sottilissimo ma resistente che Teseo stesso gli aveva regalato e gli disse di legarlo all’entrata e addentrarsi nel labirinto, in modo che una volta ucciso il Minotauro, avrebbe ritrovato la strada per uscire. Anni più tardi, quando Teseo ripensava ai drammatici avvenimenti di quei giorni, si accorgeva di ricordare appena i canti, i rituali, il pianto delle fanciulle spaventate, la desolazione del labirinto e dei suoi corridoi oscuri, il senso di solitudine che lo accompagnava mentre con i pugni serrati si inoltrava nella dimora del mostro. Un solo lamento crudele uscì dalla gola della bestia con gli occhi fissi su Teseo; uno sguardo animale e feroce, ma c'era anche disperato, di un condannato alla solitudine e al disprezzo

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