I fusi orari

I FUSI ORARI

1848

1522

La scoperta

Osservatorio di Greenwich

Cartina

1876

1858

La prima proposta

Le idee

1884

Il votazione

La proposta

Nel 1854 un italiano, Giuseppe Barilli, anche conosciuto come Quirico Filopanti, decise di proporre i fusi orari. I fusi orari facevano parte dell'unità di misura del tempo. Infatti propose di mettere un orario diverso in diverse fasce del mondo

La votazione

Il Meridiano di Greenwich è stato scelto come punto di riferimento sulla Terra per determinare il tempo e la longitudine nel 1884, durante l’International Meridian Conference di Washington, dove 41 rappresentanti di 25 nazioni, Italia inclusa, votarono per identificare il meridiano fondamentale al fine di riuscire a sincronizzare gli orologi di tutto il mondo. Alla fine della conferenza Greenwich fu eletto il meridiano zero.

Le idee

La nascita del fuso orario è da ricondurre all’ingegnere canadese Sandford Fleming che nel 1876 mentre era fermo in stazione ad aspettare il treno che lo avrebbe dovuto portare in Irlanda, cominciò a ragionare sulla necessità di sincronizzare l’ora in tutto il mondo, pensando che se la Terra compie un giro intorno a se stessa in 24 ore, si può immaginare l’intero Pianeta come un orologio e dividerla in 24 spicchi, considerando come “zero” l’antimeridiano

L'osservatorio di Greenwich

Nel 1848, il governo britannico decise che tutta la nazione doveva seguire l'orario stabilito dall'osservatorio di Greenwich.

ANTONIO PIGAFETTA

Nel 1522 Antonio Pigafetta fece il giro del mondo e al suo ritorno si accorse di essere arrivato un giorno in ritardo, rispetto a quanto segnato sul suo diario di bordo. Quindi qui ipotizzò che ci fosse qualcosa di diverso tra gli orari nel mondo.