Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Ricerca

john Matthew

Created on November 30, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Audio tutorial

Pechakucha Presentation

Desktop Workspace

Decades Presentation

Psychology Presentation

Medical Dna Presentation

Geometric Project Presentation

Transcript

Caligola
Claudio
Nerone

DINASTIA GIULIO-CLAUDIA

Tiberio

By john Matthew Manalo, Giorgia Desantis, Paparella NIcole e Valentina Defano

Augusto non aveva un successore,perciò costrinse Tiberio a sposare la figlia Giulia.Egli discendeva da una famiglia aristocratica, la gens Claudia, un candidato accettabile per i senatori. Alla morte di Augusto, infatti, il senato accetto Tiberio. Con lui, appartenente alla gens Claudia ma imparentato anche alla gens lulia, in quanto adottato da Augusto, si formò la dinastia giulio-claudia. Tiberio segui lo "schema augusteo", dove il principe rispettava le istituzioni e collaborava con il senato. Egli fu un buon amministratore, proseguendo l'opera di risanamento economico avviata dal suo predecessore, scoraggiò le spese eccessive per le elargizioni di grano, i giochi e gli spettacoli. In politica estera tentava sul rafforzare i confini dell'impero, Rinunciando a ogni progetto di espansione nell'area germanica ma grazie alle capacità militari del nipote Germanico, riuscì a stabilizzare il confine lungo il corso del Reno erinnovò gli accordi con i bellicosi Parti. Formò tre nuove province e assicurando una buona amministrazione. Tiberio aveva brutti rapporti con il senato, ritirandosi nella sua villa di Capri ma questo suo allontanarsi aumento l'ambizione di Elio Seiano che con gli intrighi di corte creò a Tiberio dei sospetti. Condannando a morte Seiano e usò la lesa maestà, la condanna a morte per i traditori. Li fu molto utile essendo lui l'imperatore, e con l'abuso di questo istituto giuridico fu una piaga per l'impero,riuscendo ad ottenere un consolidamento con il principato

Tiberio

Dopo la morte di Caligola fu stato deciso dai pretoriani di far salire al potere l'ultimo membro della famiglia giuglio-Claudia. Claudio, uno studioso considerato da tutti "INETTO", in qui fu uno dei motivi per perché salì al potere, in qui il senato credettero che sarebbe stato un imperatore malleabile. Rivelandosi molto forte per un'attività riformatrice ; -svillupa le reti stradali creando anche opere pubblice -Favoriva la romanizzazione estendendo la cittadinanza romana -Aveva ricucito di rapporti con gli Ebrei, ma li cacciò da Roma per timore che potessero minacciare l'impero. Fu anche importante le opere in campo amministrativo:potenzia l'apparato stradale creando 4 uffici imperiali,affidandoli ai liberti ottenne notevoli successi creando nuove province ma soprattutto portò al termine la conquista della britannia meridionale o

CLAUDIO

Caligola Tiberio, due anni prima della sua morte disegnò i suoi eredi: Tiberio gemello e Gaio Cesare, detto CALIGOLA. Dopo la morte di Tiberio i pretoriani dichiararono imperatore Caligola con l'approvazione del senato. Caligola fu il primo imperatore che tentò di dare al suo potere un carattere autocratico. Inizialmente Caligola voleva unirsi al senato per governare, ma mollò subito questa decisione. Diffuse a corte il cerimoniale del affliggersi ai piedi del principe, divinizzò la sorella Drusilla, costrinse gli ebrei a inserire nel Tempio di Gerusalemme una statua dell'imperatore. Però Caligola a questi atti simbolici ne aggiunse altri pericolosi, donò ai soldati e al popolo il patrimonio ereditato da Tiberio, aumentò le tasse, fondò un sistema politico fondato sull'arbitrio (giudizio). A causa del suo comportamento Caligola si fece molti nemici infatti dopo 4 anni di governo fu vittima di un complotto organizzato dai pretoríani e da un gruppo di senatori.

CALIGOLA

NERONE

Nerone La popolarità che circonda la figura Claudio è dovuta alla storiografia filosenatoria e rivela l'ostilità del senato verso le scelte dell'imperatore. Sicuramente non favori alla sua immagine un una vita privata condizionata da due potenti mogli: Messalina, fu a, fu condannata a morte può darsi per una congiura contro il marito, Agrippina che era anche nipote di Claudio e convinse l'imperatore ad adottare come successore il figlio Nerone. Fu la stessa Agrippina ad avvelenare Claudio per affrettare la successione di Nerone. Giunto al potere a soli 17 anni, Nerone subi le influenze della madre, del suo maestro Seneca, dello stoicismo, e da Afranio Burro. Per alcuni anni il principato di Nerone fu nelle mani dei suoi tutori che realizzarono una politica a moderata. Dopo l'uccisione del fratellastro britannico, Nerone uccise anche la madre Agrippina che era diventata insopportabile. Iniziò una serie di delitti, fece assassinare la prima moglie Ottavia e uccise in un attacco di rabbia Poppea. Un terribile incendio distrusse maggior parte della città, l'imperatore trovò una vittima sacrificale nei cristiani che subirono una feroce persecuzione. Trovata una congiura contro di lui dal senatore Gaio Calpurnio Pisone, Nerone avviò una politica di terrore. Anche a Seneca, sospettato di essere coinvolto nella congiura, fu destinato il suicidio. Questa catena di violenza era parte di un disegno che Nerone persegui più estremamente di Caligola. Una volontà che doveva tradurşi anche in una serie di segni esteriori dall'impatto simbolico: creare un'immagine del principe, esibire il potere in forme spettacolari, avere il consenso della plebe, dimostrando che l'imperatore era sopra a ogni regola. Si spiega così l'istituzione dei giochi neroniani e la Domus Aurea (villa sull'Esquilino, che Nerone si fece costruire dopo l'incendio di Roma. Le enormi spese per giochi e spettacoli e per la ricostruzione di sero notizie di Roma, aprirono un crollo nel bilancio pubblico. Da più parti dell' impero giunsero proteste contro Nerone: in Britannia, în Giudea e in Spagna, da dove il legato imperiale Galba mosse verso la capitale. La situazione per Nerone precipitò anche a Roma, dove il senato lo dichiarò nemico pubblico. Rimasto isolato, l'imperatore Nerone tentò la fuga, ma poi, vistosi perduto, si fece uccidere da un liberto il 9 giugno del 68 d.C e con lui finiva la dinastia giulio-claudia.

Provide context to your topic