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Paradiso
giorgia farroni
Created on November 28, 2023
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Transcript
PARADISO
Divina Commedia, Paradiso
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La gloria di colui che tutto moveper l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. (Paradiso, I, 1-3)
STILE
Nell’intera Divina Commedia assistiamo ad episodi di plurilinguismo e pluristilismo. È evidente la climax che porta lo stile ad un'estrema complessità essendo caratterizzato da un registro linguistico molto alto. Per tale ragione Dante tenta di comporre una poesia sacra in lingua volgare e, in riferimento a ciò, egli parla spesso dell’inadeguatezza della lingua a descrivere quello che ha visto.
- neologismi;
- latinismi;
- figure retoriche;
- sintassi complessa;
- riferimenti legati all’aristotelismo e alla tomistica;
- specifici riferimenti alla matematica, alla fisica, alle scienze naturali;
- Bibbia;
- miti classici.
INEFFABILITÀ E INDICIBILITÀ
- labile ricordo;
- sproporzione tra le capacità dell' intelletto e l'altezza delle cose vedute;
- problema di esprimere a parole ciò che per sua natura è indescrivibile.
L’ultima tappa del viaggio di Dante, come le precedenti, è composta da 33 canti. Il Paradiso è costruito sul sistema geocentrico aristotelico-tomistico:- la Terra è sferica e al centro dell'universo;- 9 cieli disposti uno dentro l'altro e composti da etere;- l'Empireo costituisce l'intero Paradiso ed è sede di Dio.
ETERNO ED ETEREO
Il terzo regno dell'oltretomba è astratto e immateriale, con una descrizione che si fa più rarefatta man mano che si sale e ci si avvicina a Dio.
Non ha una struttura fisica e concreta perché ogni elemento è prettamente spirituale.
I BEATI
Nel Paradiso i beati non hanno restrizione e sono ammessi a godere di ogni luogo: Dio non fa più distinzioni.
Per poter mantenere una coerenza interna nella sua narrazione, Dante inventa un espediente: Dio vuole aiutarlo a capire il significato del Paradiso quindi fa in modo che, solo durante la permanenza del poeta, ogni anima beata si posizioni dove “dovrebbe” trovarsi se ci fossero dei posti fissi per loro.
Non godono dello stesso grado di beatitudine, infatti aumenta man mano che si sale, ma tutte le anime sono perfettamente beate e non desiderano avere di più.
PROEMIO, I Canto
VIII Cielo delle Stelle fisse IX Primo Mobile X Empireo e Candida Rosa
I Cielo della Luna II Cielo di Mercurio III Cielo di Venere IV Cielo del Sole V Cielo di Marte VI Cielo di Giove VII Cielo di Saturno
TRASUMANAZIONE
Neologismo: significa andare al di là dai limiti della natura umana, trapassandola, trasformandola fino a superarla per aderire a una natura più alta, quella divina.
Il verbo trasumanar indica un’esperienza che non è possibile descrivere a parole, perciò il lettore dovrà accontentarsi dell’esempio mitologico di Glauco e sperare di averne esperienza diretta in Paradiso.
Trasumanar significar per verba non si poria; però l’essemplo basti a cui esperienza grazia serba (Paradiso, I, 69-72)
Dante non sa più se è corpo o puro spirito e rimane rapito dalla luce dei cieli e dalla loro rotazione che produce una musica meravigliosa.
LE GUIDE
Nel Paradiso a condurre Dante sono ben due le guide: Beatrice e San Bernardo.
BEATRICE
SAN BERNARDO
San Bernardo è la terza e ultima guida di Dante nel suo peregrinare fra i tre regni ultraterreni ed è considerato allegoria della teologia. Compare nel XXXI canto del Paradiso come un anziano che si presenta al fianco di Dante, inviato da Beatrice, per accompagnarlo nell’ultima parte del suo percorso ovvero nella Candida Rosa.
Beatrice o Bice Portinari pare sia la donna amata da Dante, protagonista di numerose opere dell’autore e dunque colei che diventerà oggetto d’amore e soggetto in grado di guidare il poeta verso la salvezza della propria anima.
Beatrice è la guida di Dante nel Paradiso perchè essendo considerata l’allegoria della fede, è il mezzo attraverso cui la grazia divina si può rivelare a Dante.
NUMEROLOGIA
- E' il primo numero in assoluto e coincide con l'origine di tutte le cose.
- Unità, perfezione, verità, divinità.
- Perfezione umana.
- Giorni della durata del viaggio di Dante.
- Giorni della creazione della Terra.
- Numero dei Sacramenti.
- Rimanda alla Trinità ed è associato alla Perfezione.
- Numero delle Cantiche e dei regni dell'oltretomba.
- Virtù cardinali: Fede, Carità, Speranza.
- Numero delle guide di Dante.
- 3 x 3
- Sono 3 i cieli del Paradiso.
- Beatrice apparve a Dante all'età di 9 anni e per il secondo incontro passarono altrettanti 9 anni.
- Beatrice si trova esattamente nel nono posto del Sirventese di Dante.
33
- Età di Cristo, numero sacro.
- Numero dei canti per ogni Cantica.
SIGNIFICATO
Il Paradiso coincide con la liberazione dal peccato: è per questo che Dante visita prima l'Inferno con l’obbiettivo di esplorare la sofferenza per poi proseguire nel Purgatorio attraverso il pentimento e concludere con l’ascensione verso Dio così da ritrovare la diritta via.
Dunque con il suo viaggio Dante vuole rappresentare il percorso dell’umanità che dal suo peccato, rappresentato dall’Inferno, torna sulla retta via cioè quella della giustizia con il Paradiso attraverso il pentimento e la conseguente remissione dei peccati attraverso il pentimento rappresentato dal Purgatorio.
CURIOSITA'
Boccaccio ci racconta nel Trattatello in laude di Dante che successivamente alla morte del poeta non si trovavano gli ultimi 13 canti, facendo risultare l’opera incompleta. La leggenda vuole che Dante sia apparso in sogno al figlio Jacopo e gli abbia rivelato dove erano stati deposti.
Il Paradiso viene composto successivamente al Purgatorio quindi probabilmente dal 1315/1316 al 1321, data di morte del poeta.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE!
ma già volgeva il mio disìo e il velle, sì come rota ch'igualmente è mossa, l'Amor che move il sole e l'altre stelle. (Paradiso, XXXIII, 143-145)
Lavoro a cura di: Giulia Borboglini, Filippo Campelli, Leonardo Crucianelli, Giorgia Farroni, Alessandro Serafini.
IX Primo Mobile
Canti XXVII, XXVIII e XXIX
- Cielo cristallino, definito anche Primo Mobile poiché è il primo cielo a muoversi, e trasmette tale moto ai cieli inferiori.
- Le intelligenze motrici di questo cielo sono gli angeli Serafini.
sera / notte, 14 aprile 1300
VI Cielo di Giove
Canti XVIII, XIX e XX
- Corrisponde a Giove e governato dalle Dominazioni.
- Dante vi incontra gli spiriti giusti che operano rettamente e appaiono al poeta come luci che, cantando e volando, formano lettere luminose che costituiscono la frase “Diligite iustitiam qui iudicatis terram” (Amate la giustizia voi che giudicate il mondo).
- Traiano e Costantino.
sera, 13 aprile 1300 / pomeriggio, 14 aprile 1300
Oltre i Cieli c’è l’Empireo, cielo di luce e immobile, sede di Dio e dei Beati, disposti in una Candida Rosa.
CANDIDA ROSA
I beati, i santi e le schiere angeliche sono seduti in più di mille gradini circolari, come in un immenso anfiteatro.
- Dante incontra San Bernardo che gli indica Beatrice fra le anime beate.
- Da una parte ci sono le anime che credono in Cristo Venturo, e quelle che credono in Cristo Venuto.
- Nel XXXII Canto del Paradiso San Bernardo spiega che al centro della Rosa risiede la Vergine Maria il cui fascio di luce è più forte di quello di tutte le altre anime.
- Nella parte superiore della Candida Rosa i beati sono divisi in: anime che si sono salvate per volontà propria e bambini.
notte, 14 aprile 1300 / mezzanotte 15 aprile 1300
I Cielo della Luna
Canti II, III e IV
- Cielo più vicino alla Terra, corrispondente alla Luna e governato dagli Angeli.
- Spiriti difettivi tra cui Piccarda Donati e Costanza d'Altavilla.
- Dante e Beatrice vi ascendono dopo aver attraversato la Sfera del fuoco.
pomeriggio, 13 aprile 1300
VIII Cielo delle Stelle fisse
Canti XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI e XXVII
- Governato dai Cherubini e nel quale si credeva fossero collocate le stelle fisse nella volta celeste.
- Aristotele lo indicava come il Cielo più esterno, mentre la dottrina cristiana di san Tommaso d'Aquino e degli altri teologi aggiunse ad esso il Primo Mobile e l'Empireo (di tutto ciò Dante tratta in Conv., II, 3).
- Non si associa ad esso alcuna particolare schiera di beati, come invece avveniva per i Cieli sottostanti.
- San Pietro, San Giacomo, San Giovanni e Adamo.
pomeriggio / sera, 14 aprile 1300
V Cielo di Marte
Canti XIV, XV, XVI, XVII e XVIII
- Corrisponde a Marte (dio della guerra) e qui sono presenti le anime degli spiriti combattenti che morirono per la fede.
- In questo cielo vi sono alcuni beati come Carlo Magno, Roberto Il Guiscardo e Cacciaguida.
sera, 13 aprile 1300
III Cielo di Venere
Canti VIII, IX e X
- Corrisponde al pianeta Venere ed è governato dai Principati.
- Dante vi incontra gli spiriti amanti, tra cui Carlo Martello, Cunizza da Romano e Folchetto di Marsiglia.
- Dante non si accorge di esservi salito, se non quando vede l'accresciuta bellezza di Beatrice.
- Amore puro e celeste.
pomeriggio, 13 aprile 1300
9 Cieli
Si muovono a velocità differenti secondo la volontà divina.
- Muovendosi brillano ed emettono suoni soavi.
- Presieduti da una gerarchia angelica.
- Le anime sono sfere di luce collocate nei vari cieli in base alla virtù che gli è propria.
IV Cielo del Sole
Canti X, XI, XII, XIII, e XIV
- Corrisponde al Sole e ne fanno parte le Potestà, gli spiriti dei sapienti della forza illuminante del Sole e dei Dottori della Chiesa.
- Dante vi incontra san Tommaso d'Aquino, san Bonaventura da Bagnoregio e Salomone.
- Il poeta sottolinea l'estrema luminosità dell'astro, anche se le luci dei beati che compaiono in esso vincono tale fulgore.
sera, 13 aprile 1300
VII Cielo di Saturno
Canti XXI e XXII
- Corrisponde a Saturno e governato dai Troni.
- Dante vi incontra gli spiriti contemplanti che sono indotti alla meditazione e alla contemplazione di Dio.
- Il Cielo è immerso in un profondo silenzio che allude al raccoglimento e alla preghiera.
pomeriggio, 14 aprile 1300
I Canto
Funzione proemiale
Il canto si apre con il proemio alla III Cantica, che si sviluppa in ben 36 versi e risulta ampio e solenne per l’accresciuta importanza della materia trattata.Il poeta si accinge a descrivere il regno santo come mai nessuno prima di lui aveva fatto e dovrà misurarsi con la difficoltà di riferire cose difficili anche solo da ricordare, anticipando il tema della visione inesprimibile.
- Invocazione del dio Apollo.
- Ascesa di Dante e Beatrice.
- Trasumanazione di Dante.
- Dubbi di Dante e intervento di Beatrice.
mercoledì 13 aprile, mezzogiorno
II Cielo di Mercurio
Canti V, VI, VII
- Corrisponde a Mercurio ed è governato dagli Arcangeli.
- Dante vi incontra gli spiriti operanti per la gloria terrena, tra cui Giustiniano.
- Mercurio ruota molto vicino al Sole ed è offuscato dai suoi raggi (cfr. Conv., II, 13).
- Giustiniano definirà Mercurio picciola stella, poiché questo pianeta è il più piccolo del sistema solare.
pomeriggio, 13 aprile 1300