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Alain Poirier - Le funzioni della musica nel cinema (15 Novembre 2023)

Giulia Sommi

Created on November 28, 2023

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Transcript

Le funzioni della musica nel cinema

Saggio di Alain Poirier

Relatori: Nicolò Riccomini, Marianna Verdini, Gabriele Mattei, Eva Serra, Niccolò Rossi Discussant: Asia Rossi, Daria Nigriello, Giulia Sommi, Gianmarco Severgnini

SAGGIO DI ALAiN POIRIER

INTRODUZIONE

Bertolt Brecth

Michel Chion

Edgard Varèse

Il trattamento simultaneo di immagini, testo e sonoro è un lavoro molto preciso e delicato che necessita di essere ben bilanciato in base al contesto e non casualmente questo argomento costituisce una fonte di preoccupazione per i compositori contemporanei.

La musica da film non è un semplice anello in una catena interamente dipendente dal film, ma in realtà è l’unico elemento capace di mantenere la propria autonomia sia in termini di musica da film che musica presente nel film.

Quando si parla di musica da film, il fatto è che ogni dettaglio, come il volume del sonoro o la durata del brano scelto, ha una forte influenza sul risultato finale complessivo.

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SAGGIO DI ALAiN POIRIER

1. IL CINEMA OVVERO IL POTERE DI UNIFICARE

Andrè Souris, musicista belga

SAGGIO DI ALAiN POIRIER

2. IL CINEMA E LA MUSICA: PUNTO D'INCONTRO

Origini e mutamento del rapporto tra cinema e musica

SAGGIO DI ALAiN POIRIER

3. LA MUSICA E LA DIEGESI: FUNZIONI DELLA MUSICA

Michel Chion, critico cinematografico e compositore

saggio di alain poirier

4. IL TESTO ASSENTE: LA MUSICA E IL FILM MUTO

Arthur Honegger, compositore svizzero

saggio di alain poirier

5. L'IMMAGINE ASSENTE, LA MUSICA SENZA FILM

Arnold Schoenberg, compositore austriaco

saggio di alain poirier

6. IL FILM INTEGRATO NELLA MUSICA

Alban Berg, compositore austriaco

saggio di alain poirier

7. UN CASO PARTICOLARE: LA MUSICA COME SOGGETTO

Bohemian Rhapsody (2018) - Brian Singer, David Fletcher

saggio di alain poirier

8. DALLA MUSICA ALLA COLONNA SONORA

John Powell, compositore britannico

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

Le musiche pronte all'uso

  • Il problema tra immagine e musica porta alla creazione di "musiche pronte all'uso"
  • Il fondo più caratterostico è costituito da Kinothek di Giuseppe Becce
  • Schoenberg crea musica da adattamento cinematografico
    • dimostra le capacità della musica atonale
    • amplia il campo di applicazioni delle composizioni a 12 suoni
    • paradosso tra destinazione e opzione
    • "Erwartung" e "I cinque pezzi per orchestra"
    • crea nuovi archetipi musicali

"Il solo argomento che si possa addurre per continuare a utilizzare una tale quantità di musica è che, in fondo, non la si sente più, perché quando la musica copre, come avviene in un film medio, fino al 75 per cento del tempo di proiezione, ne risultano inflazione e svalutazione totale della musica." - Bertold Brecht (1963)

Musica da film e i suoi modelli

  • Da quando la musica ha iniziato a farsi carico della rappresentazione è progressivamente passata da una funzione "poetica" a una funzione "referenziale"
  • "Un genere è una convenzione sociale che produce "orizzonti di attesa" nel destinatario" (Umberto Eco)
  • La musica da film trae la maggior parte delle proprie modalità da esperienze antecedenti (Strauss e Prokof'ev principali modelli) ma si possono anche utilizzare composizioni originali
  • Un fattore essenziale, e allo stesso tempo più complesso da controllare, riguarda il trattamento del tempo

Funzioni della musica

Michel Chion (critico cinematografico, compositore e regista) definisce le diversità nell'intervento della musica nel cinema, solitamente divisa in "diegetica" e "non diegetica"

  • musica da schermo
  • musica da buca
  • musica empatica
  • musica non empatica (ascolto 1)
  • musica di contrappunto

Leitmotiv: erroneamente associato ad una funzionbe segnaletica di un personaggio o di un'idea

"The best of..." ante litteram

Lo "spazio" della percezione musicale nei film che hanno la musica come soggetto emerge generalmente in tre forme che occorre alternare, "montare" con abilità per creare il vero ritmo del soggetto:

  • la successione della musica "vista" in tempo reale;
  • l'evocazione di un'opera in sovrimpressione;
  • la descrizione della genesi dell'opera.

Cambiamento della visione tra la musica e l'immagine

"Il linguaggio musicale possiede in sé un potere di coesione straordinariamente adatto all’organizzazione delle “forme forti”, esso espone in ogni caso una notevole resistenza ad amalgamarsi con qualsiasi altro tipo di linguaggio."- André Souris (1976)

"Anche ridotta dal mixaggio a un ruolo di “musica di sottofondo” al di sotto del parlato, anche ridotta in brevi frammenti separati, la musica resiste, lombrico mortale, con l’organismo musicale più elementare che le si concede: embrione di ritmo, cellula melodica minima; essa persiste rivendicando la propria vita autonoma, andando sempre oltre la funzione localizzata che le si attribuisce."- Michel Chion (1994)

la musica e il film muto

Il ruolo della musica nel cinema è stato da sempre a lungo dibattuto fin dai tempi del cinema muto.

Nel 1919 il giornale "Le Film" pone due domande a registi e compositori:

  • può la musica scoprire nuove strade associandosi al cinema?
  • deve limitarsi all'ambito della musica di scena, o potrebbe approfittare delle differenze esistenti tra le concezioni teatrali e quelle cinematografiche attuali per ampliare la propria tecnica e ricercare nuovi livelli di espressione?

“Il rapporto tra musica e cinema risiede dunque essenzialmente nella natura del loro incontro, essendo il cinema in grado di assorbire stili musicali di diverso genere e di associarli, qualche volta in modo indelebile, ad un film, il quale può a sua volta esaltare una musica al massimo grado, o alterarne del tutto le caratteristiche di originalità in quanto musica”.

Schoenberg e Berg

  • Schoenberg propone un'opera puramente musicale, diversamente da Berg.
  • Con "Lulu" rovescia i termini della relazione tra immagine e musica.
  • Per Berg il primato nel cinema era riservato alla drammaturgia, per Schoenberg dominava l'estetica.

Il problema in termini di "strategia di ascolto"

Che la musica di un film prenda a prestito da Johann Sebastian Bach o da una canzone popolare o alla moda non dipende tanto dalla qualità culturale del risultato, quanto piuttosto dall'efficacia dell'incontro tra certe immagini e certa musica.

"La maggior parte delle recenti critiche espresse a proposito dell’assordante baccano delle orchestre tradizionali che accompagnano lo svolgimento di un film, emergono dalla consapevolezza (cosciente o meno) che lo stimolo emotivo provocato dalla musica si fonda troppo spesso sui ricordi, e non corrisponde in modo sufficientemente diretto allo svolgersi dell’azione sullo schermo. Anziché accentuare l’effetto drammatico, sottolineare il significato di alcuni precisi passaggi del film, o intensificare le emozioni, la musica diventa un eccitante oppure un soporifero." - Edgard Varèse (1940)