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Lingua e dialetti

irene maccario

Created on November 25, 2023

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L'EVOLUZIONE DELLA LINGUA E DIALETTI NELLA SCUOLA ITALIANA

mappa di irene maccario 5061738

Cliccare sulle frecce blu per scoprire gli avvenimenti e le informazioni avvenute nei rispettivi anni

GUERRA E DOPOGUERRA (1915-1922)

ANALFABETISMO in diminuzione, ma basso rispetto al resto d'Europa grosso divario tra Nord e Sud

4 italiani su 10 non sanno l'italiano, in particolare nel meridione

VALORIZZAZIONE DEI DIALETTI

  • Benedetto Croce: "Cercare la lingua modello è cercare l'immobilità nel modo".
  • "Dal dialetto alla lingua" (1917) di Ciro Trabalza: in cui si ha una didattica basata sul confronto tra testi italiani e dialettali.
  • "Lezioni di didattica" (1913) di Radice: dove l'autore evidenzia l'importanza dei dialetti.

E LA SCUOLA?

La situazione della scuola resta senza cambiamneti, dato che l'attenzione della politica è occupata su altri fronti.

DA UN SECOLO ALL'ALTRO (1970-2009)

LA LETTURA

Programmi della scuola elementare (1985) e scuola media (1979):

VALORIZZAZIONE DEL DIALETTO

è RICERCA, COMPRENSIONE e INTERPRETAZIONE.L'insegnante deve stimolare i suoi ragazzi alla letture mettendo a disposizione la BIBLIOTECA (frutto di insegnanti ed educatori come Don Milani e Mario Lodi

«va anche rispettato l’eventuale uso del dialetto in funzione dell’identità culturale del proprio ambiente»

OLTRE IL LINGUAGGIO VERBALE

“capacità dell’essere umano di tradurre in simboli e segni il suo pensiero e i suoi sentimenti”,

2007 con il ministro Fioroni

Inizio anni 2000 ministro Moratti

RIFORME BERLINGUER 1996 e 1998

scuola verso "deconcettualizzazione" de contenuti con annesso "alleggerimento" dei programmi

ritorna il piacere e il gusto di leggere superando la funzione strumentale che aveva assunto dopo la riforma di Berlinguer

modifica la riforma, ma senza rilevanti cambiamneti per la letteratura, ma

la LETTURA assume valenza cognitiva ed estetica

cambia il concetto di letturae l'insegmaneto della letteratura viene ridotto.

ATTENZIONE AL MULTIMEDIALE, CARTONI ANIMATI e PUBBLICITA'.

Il ricorso al dialetto ha a che vedere con questioni antropologiche e sociali, piuttosto che linguistiche.

L'uso dell'italiano aumenta anche nei contesti intinimi, ma si riconosce comunque valore al dialetto, fino ad insegnarlo.

DATI ISTAT 2000-2006:

DIALETTI

L'ETA' DELLA RICOSTRUZIONE (1944-1950)

cambiamento drastcio tra il 43 e 45

MA COME HANNO REAGITO I BAMBINI A QUESTO?

CADUTA DEL FASCISMO:

Devono rifromulare il loro bagalio lessicale.

1948: NACITA DELLA COSTITUZIONE

PER LA SCUOLA

nasce ispirandosi ad una grande tensione ideale, ma poco gradite perchè si allontanano dalla religione.

1945 RIFORMA WASHBURNE

Seguendo le parole di Radice del 1923: La scuola deve seguire le esigenze culturali del bambino in cui deve dominare un sentimento di fraternità che superi gli ideali del nazionalismo.

Punta a combattere anche l'ANALFABETISMO SPIRITUALE (ovvero immaturità civile, insesibilità ai problemi sociali...)

"Rinascita della vita nazionale"

presenza di un purismo linguistico, come se ci si dimenticasse che in casa si continua ad usare il linguaggio locale

DIALETTI

IL VENTENNIO FASCISTA (1922-1943)

OPERAZIONE NAZIONALE BALLILA

scuola elementare di 5 anni con religione cattolica come fondamento dell'istruzione

educazione fisca e morale

RIFORMA GENTILE 1923

FASCISTIZZAZIONE DELLA SCUOLA

1929 LIBRO DI TESTO UNICO

che per fare i programmi si isipra alle parole di Mussolini.

con l'idea di formare l'"italiano nuovo", devoto alla Patria e dotato di senso virile.

I DIALETTI PER IL FASCISMO CREANO DISGREGAZIONE

PROGRAMMI 1934: opposizione alla libertà d'insgenamento precedente lasciando spazio alla sola "dottrina fascista".Parate, divise e saluti romani regolano l'infanzia fascista.

motivi che vanno oltre la scuola, come il nazionalismo e l'esterofiobia

lotta contro le lingue straniere

il fascismo lo nasconde ma è comunque presente (nel '21 è maggiore del 27%)

ANALFABETISIMO:

DOPO L'UNITA' (1870-1778)

LA LINGUA: DIVENTA UN PROBLEMA SOCIALE E NAZIONE

Progetto organico di Alessandro Manzoni con IDEA DI LINGUA COMUNE ANCHE NEL PARLATO utilizzando il FIORENTINO (con il libro: "Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla" 1868) --> Mandati maestri e maestre toscani/e in tutta Italia.

EMARGINAZIONE DEI DIALETTI

Ascoli ritiene che utilizzare solo il fiorentino ingorerebbe le altre culture locali. Secondo lui

CRITICHE A MANZONI

libro e lettura sembrano tornare al centro

L'ACQCUISIZIONE DELL'ITALIANO E' PIU' EFFICACE SE RAPPORTATO AI VARI DIALETTI

Nella scuola reale sia il progetto manzoniano sia l’ipotesi ascoliana che manzoniana non hanno seguito e non trovano possibilità di attuazione.

ANALFABETISMO

sempre presente, nella maggior parte delle regioni abbiamo il più del 50%

ITALIA UMBERTINA (1878-1900)

programmi 1888

Studiosi di matrice positivista -->

più che conoscere importa fare.La scuola deve avere tre fini: - dar vigore al corpo - penetrazione all'intelligenza - rettitudine dell'animo

L'ASPETTO DELLA LINGUA VIENE TRASCURATO

Dina Bertoni Jovine grazie al positivismo pensa che sia una buona idea introdurre i problemi sociali del tempo

LETTURAnon solo per imparare a scrivere ma

Con i programmi del 1894 si va contro ai dialetti prediligendo l'insegnamneto della GRAMMATICA

paura dello Stato che si scatenino rivoluzionila scuola deve insegnare la moderazione in modo da limitare le tensioni sociali

PER MIGLIORARE L'ANIMO PER VIRTU' GRAZIE AGLI ESEMPI DEI LIBRI

GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA

DON MILANI in "Esperienze pastorali" grazie alla lettera di un alunno specifica quanto sia difficile scrivere e leggere per i bambini, evidenziando come il modo di scrivere sia differente dal parlato.

il 12,9% degli italiani si dichiara analbeta,il 46,64% non ha concluso la scuola dell'obbligo. più della metà degli italiani non riusciva a leggere un un libro

DATI ISTAT

In una situaizone simile l'uso dei DIALETTI è predominante

1962: OBBLIGO SCOLASTICO FINO AI 14 ANNI

- Il mondo del bambino è tutto "intuizione, fanatsia e sentimento" trascurando l'aspetto scientifico.- Insegnamento della dottrina cristiana secondo la tradizione cattolica

PROGRAMMI DEL 1955 (attivismo scolastico)

Nel '67 denuncia la scuola in "Lettera a una professoressa" sostenendo che ai ragazzi sia negato il diritto al pieno possesso della lingua,

per eviatre che gli studenti confondino la lingua con i dialetti si cercherà di "disabituarli" dal parlato locale.

DIALETTO IDIOMA IMPERFETTO

gli esordi del novecento

QUI ABBBIAMO L'APICE DELL'OSTILITA' NEI CONFRONTI DEI DIALETTI

e principalmente si manifestava

Edmondo De Amicis

A SCUOLA

pubblica: Idioma Gentilein cui stigmatizza "dialettismi ed idiotismi"

i dialetti sono visti come ERRORI e quindi engono corretti sull'aspetto della pronuncia e della fonetica

Programmi della scuola primaria del 1905:

la GENERAZIONE DEL RISORGIMENTO

Inchiesta Matteucci (1865): si fa un bilancio della situazione scolastica italiana a proposito dell'uso della lingua italiana dopo l'unifazione. Analfabetizzazione sopra al 78%, si predilige il dialetto mentre l'italiano è usato solo dai letterati. Legge Casati (1859) per tentare l'alfabetizzazione, ma non va a buon fine anche a causa dei scarsi finanziamenti.

QUESTIONE DEL DIALETTO

si crea un dibattito tra chi è favorevole a mantenere i dialetti, con a capo Ascoli, e chi invece ritiene di mettere il fiorentino come lingua nazionale, guidati da Manzoni.

ITALIANO LINGUA STRANIERA IN PATRIA (Tullio De Mauro)