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Presentazione progetto inclusione

Susanna Bo

Created on November 24, 2023

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Transcript

Alessandra Bisio (4769316)Susanna Bo (4830674) Martina De Sole (4808532) Rebecca Graziano (4841377) Giulia Schiavetta (4811040)

Cambiare prospettiva: un approccio alla didattica inclusiva

Pedagogia Speciale, Scienze della Formazione Primaria, UniGe a.a. 2023/2024

INTRODUZIONE

Attraverso discussioni interattive, attività pratiche e risorse di apprendimento online, esploreremo: - i concetti fondamentali della didattica inclusiva (basi teoriche e le pratiche che promuovono l’uguaglianza delle opportunità di apprendimento) - le diverse modalità di apprendimento degli studenti Per tener traccia delle nostre riflessioni, realizzeremo un Padlet che al termine di ogni incontro aggiorneremo con ciò che avremo ritenuto significativo.

NORMATIVA

Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD)

Dichiarazione di Salamanca (1994)

Legge 107/2015 "Buona Scuola"

SPAZI E TEMPI

SPAZI: scuola TEMPI: mese di gennaio (una volta a settimana per quattro settimane)

Prima dell’avvio del progetto, verrà somministrato ai docenti e agli alunni un questionario sulla base di Index for Inclusion per valutare il grado di inclusività della scuola. Lo stesso questionario verrà somministrato alla fine dell’anno scolastico per verificare l’efficacia dell’intervento.

questionario insegnanti

questionario alunni

FINALITà

Lavoreremo su:

Stili di apprendimento

Pregiudizi

Tecnologie

Metacognizione

Sviluppare competenze per progettare lezioni che promuovano la riflessione metacognitiva degli studenti.

Incoraggiare gli insegnanti a sperimentare e adattare i loro metodi di insegnamento per soddisfare una varietà di stili di apprendimento, per promuovere la valorizzazione di ciascun alunno.

• Riflettere e scardinare i pregiudizi impliciti che possono influenzare le decisioni e le interazioni quotidiane. • Sviluppare la capacità di mettersi nei panni degli altri, compresi gli studenti con disabilità.

Garantire che l'uso delle tecnologie a scuola sia inclusivo, rispettando le diverse esigenze degli studenti.

1° INCONTRO

A CACCIA DEL PREGIUDIZIO

a caccia del pregiudizio

Wooclap

Gioco di ruolo: chi salveresti?

Sollecitare una riflessione iniziale sui concetti di pregiudizio e stereotipo

Inteegrato con wooclap che guidi una riflessione collettiva

WOOCLAP

2° INCONTRO

gli adattamenti

GLI ADATTAMENTI

Analisi di casi

Mettiamoci nei panni di...

Brevi attività con l'obiettivo di imparare a mettersi nei panni dell'altro e comprendere le difficoltà che può incontrare. Alla fine di ogni attività, compilazione di scheda autovalutativa.

Alla luce di quanto emerso nell'attività precedente, prima di analizzare i seguenti casi, è prevista una spiegazione teorica sugli adattamenti, in cui si evidenzino anche l'importanza delle tecnologie e della risorsa compagni. Di seguito, alcuni esempi:

TELEFONO SENZA VOCE

CASO 1

PORTA APERTA O CHIUSA

CASO 2

CASO 3

SIMULAZIONE ADHD

scheda autovalutativa

3° INCONTRO

UDL e metacognizione

attività: stili di apprendimento

dopo ogni attività, segue la compilazione di una scheda autovalutativa

scheda autovalutativa

Gioco di memoria individuale

Quiz di cultura generale individuale a tempo con classifica dopo ogni turno e finale

Rappresentare le emozioni suscitate da una canzone in gruppo

Cruciverba crittografato in gruppo per scoprire una frase nascosta

UDL E METACOGNIZIONE

Spiegazione teorica a fronte di quanto sperimentato insieme.

TOCCA A VOI!

I docenti sono invitati a costruire, in piccoli gruppi, una micro-attività sulla base dei bisogni e delle sensazioni emerse nelle attività precedenti. Verranno poi sperimentate da tutti i docenti che si serviranno nuovamente del questionario autovalutativo precedente. Segue un momento di riflessione collettiva.

scheda autovalutativa

4° INCONTRO

progettazione udl

PROGETTAZIONE UDL

CONSEGNA

Combinare le riflessioni fatte e le informazioni apprese negli incontri precedenti, al fine di progettare una lezione inclusiva che rispetti i principi dell’UDL e che metta in atto le metodologie della didattica inclusiva, tenendo conto dei bisogni di ciascun alunno.

I docenti avranno una scheda valutativa che possa guidarli nell’osservare ed ascoltare i progetti degli altri colleghi al momento della restituzione, in vista di una riflessione collettiva finale.

scheda valutativa

Referenze

Sitografia

Andrea Minoglio, Siamo tutti DISabili, https://www.focusjunior.it/comportamento/siamo-tutti-disabili-giochi-da-fare/, consultato il 28/11/2023

Bibliografia

Elledicieducare, Gioco di ruolo sul pregiudizio, http://www.elledicieducare.it/images/Dowload/Gioco%20di%20ruoloPREGIUDIZIO.pdf, consultato il 28/11/2023

L'agire inclusivo nella scuola

Bochicchio, F. (2018). L'agire inclusivo nella scuola. Tricase (Le): Libellula Edizioni.

Universal Design for Learning e curricolo inclusivo

Cottini, L. (2019). Universal Design for Learning e curricolo inclusivo. Giunti Edu.

Formarsi a una cultura inclusiva

Normativa

Pennazio, V. (2017). Formarsi a una cultura inclusiva. Un'indagine dei bisogni formativi degli insegnanti nel corso di specializzazione per le attività di sostegno. Milano: Franco Angeli.

Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), 13 dicembre 2006 Dichiarazione di Salamanca, giugno 1994 Legge 107/2015 (“Buona Scuola”)

I 4 colori della personalità

Riva, L. G. (2020). I 4 colori della personalità. Sperling & Kupfer.

Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. Daniel Pennac

Grazie per l'attenzione!

I conduttori propongono l’ascolto di una canzone a partire dalla quale gli insegnanti, divisi in gruppi, scelgono una modalità per rappresentare le emozioni suscitate dalla canzone.

Nella classe in cui lavori è presente Francesco un bambino di 8 anni con alcuni bisogni evidenti. Fa fatica a stare seduto e a mantenere l’attenzione per tempi prolungati soprattutto se il compito è ripetitivo. Ha difficoltà di apprendimento, in particolare nella produzione di testi scritti e nella comprensione dei testi. Ora che ha iniziato lo studio autonomo, le sue difficoltà sono aumentate. In classe appare spesso stanco, poco motivato, distratto.

Martina è una bambina di 8 anni, frequenta la classe terza della Scuola Primaria e presenta sindrome di Down con un ritardo intellettivo di grado lieve. Utilizza un linguaggio non ancora fluido, fa fatica nell’articolazione delle parole, spesso ripetute più volte prima di essere pronunciate correttamente. Nonostante ciò, le piace chiacchierare, raccontare di sé o dei suoi interessi come i cartoni animati e inventare e narrare storie. Non ha particolari difficoltà relazionali anche se a volte, in situazioni eccessivamente stimolanti (es. confusione) è particolarmente affettuosa e questo la porta ad assumere atteggiamenti esageratamente espansivi con i compagni e questo crea in loro allontanamento. Dal punto di vista degli apprendimenti, Martina non ha particolari problemi, ha infatti un PEI personalizzato. L’unica difficoltà sperimentata è nella motricità e percezione del proprio schema corporeo dove Martina fa fatica a riconoscere le parti del proprio corpo su di sé e sugli altri e a coordinarle in maniera adeguata.

“invitiamo ed esortiamo tutti i governi a: - dare la priorità nelle politiche e nei bilanci al miglioramento dei sistemi educativi al fine di poter accogliere tutti i bambini, indipendentemente dal differenze o difficoltà individuali; - adottare, come legge o politica, il principio dell’educazione inclusiva; (...= - dedicare un impegno crescente sia alla messa a punto di strategie che permettano di identificare rapidamente le necessità e di intervenire senza ritardi, sia all’orientamento professionale dell’educazione integrata; fare attenzione affinché, nel contesto di un cambiamento di sistema, la formazione degli insegnanti iniziale o durante l’incarico, tratti delle esigenze educative speciali nelle scuola di integrazione"

Micael è un bambino di 4 anni, non vedente dalla nascita. Mostra un atteggiamento sereno con le insegnanti di cui però non ricerca l’attenzione, se non coinvolto non ricerca la condivisione di un gioco. Ha una scarsa capacità di esplorare tattilmente gli oggetti che tende a portare alla bocca e battere per fare rumore in modo stereotipato. Non riconosce la funzione di oggetti di uso quotidiano.

“(...) promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”

A coppie ponendosi uno di fronte all'altro, provare a leggere al proprio compagno delle frasi senza emettere suoni. Quante parole si riescono a indovinare seguendo soltanto i movimenti delle labbra? Per aumentare la difficoltà, si può inserire un elemento di disturbo, come ad esempio posizionare un foglio davanti alle labbra e parlare senza voce.

A coppie ponendosi uno di fronte all'altro, provare a leggere al proprio compagno delle frasi senza emettere suoni. Quante parole si riescono a indovinare seguendo soltanto i movimenti delle labbra? Per aumentare la difficoltà, si può inserire un elemento di disturbo, come ad esempio posizionare un foglio davanti alle labbra e parlare senza voce.

A coppie ponendosi uno di fronte all'altro, provare a leggere al proprio compagno delle frasi senza emettere suoni. Quante parole si riescono a indovinare seguendo soltanto i movimenti delle labbra? Per aumentare la difficoltà, si può inserire un elemento di disturbo, come ad esempio posizionare un foglio davanti alle labbra e parlare senza voce.

I non vedenti, se si avvicinano a una parete e schioccano le dita, riescono a capire dal suono se ci sono aperture. Una persona chiude gli occhi e un’altra decide se tenere la porta aperta o chiusa (senza far rumore). La persona che ha gli occhi chiusi viene condotta davanti alla porta e le viene chiesto di indovinare se è aperta o chiusa, suggerendo di schioccare le dita. Per aumentare la difficoltà, si può inserire un elemento di disturbo, come ad esempio chiedere alle altre persone di fare rumore.

Promuove l'adozione di interventi personalizzati per soddisfare le specifiche esigenze degli studenti con bisogni educativi speciali, in modo che possano partecipare attivamente all'apprendimento e alla vita scolastica insieme agli altri studenti. Promuove l'adozione di misure di inclusione per gli studenti con disabilità, diversità culturale, linguistiche o sociali, con l'obiettivo di creare un ambiente di apprendimento che permetta a tutti gli studenti di svilupparsi pienamente.

I conduttori forniscono indicazioni a voce passo dopo passo, sulla base delle quali si realizza un percorso sul foglio. Una volta disegnato il percorso, si chiede di strappare il foglio e disegnarlo nuovamente cercando di ricordarlo.

A partire dalle caratteristiche della classe/sezione di un* di voi (in particolare tenete conto delle difficoltà che, in termini di apprendimento, anche relativamente alla dimensione meta-emotiva potrebbero essere presenti), provate a organizzare una lezione inclusiva (scegliete liberamente il contenuto) della durata di uno o più giorni, in cui applicate congiuntamente le metodologie della didattica inclusiva: didattica cooperativa e metacognitiva e UDL. Il vostro obiettivo è quello di offrire un percorso rispondente ai bisogni di ciascun alunno. Dopo aver spiegato nel dettaglio l’attività nelle sue diverse fasi e i materiali che intendete utilizzare, dovete giustificare le vostre scelte secondo i principi dell’UDL ed esplicitando gli elementi di didattica metacognitiva.

A partire dalle caratteristiche della classe/sezione di un* di voi (in particolare tenete conto delle difficoltà che, in termini di apprendimento, anche relativamente alla dimensione meta-emotiva potrebbero essere presenti), provate a organizzare una lezione inclusiva (scegliete liberamente il contenuto) della durata di uno o più giorni, in cui applicate congiuntamente le metodologie della didattica inclusiva: didattica cooperativa e metacognitiva e UDL. Il vostro obiettivo è quello di offrire un percorso rispondente ai bisogni di ciascun alunno. Dopo aver spiegato nel dettaglio l’attività nelle sue diverse fasi e i materiali che intendete utilizzare, dovete giustificare le vostre scelte secondo i principi dell’UDL ed esplicitando gli elementi di didattica metacognitiva