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Seneca
alessandrabonomi73
Created on November 22, 2023
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Transcript
Biografia
Lucio Anneo Seneca
Stoicismo
"Ci si sottrae al presente con la promessa del futuro"
Opere
Seneca nacque a Cordova, che all'epoca era una delle più importanti colonie romane in Spagna. Suo padre fu il famoso retore Seneca, mentre il poeta Lucano fu suo nipote. Egli nacque intorno al 4 a.C. e apparteneva alla ricca classe provinciale, che formava, a quel tempo, il cuore della forza di Roma.
Il "Seneca morente"
“Seneca morente” è un grande quadro del 1615, realizzato da Paul Rubens, pittore fiammingo, che raffigura Seneca, in piedi, con uno sguardo che sembra guardare lontano, ben oltre il drammatico momento della scena che sta vivendo: sta guardando alla posteriorità, alla quale si sta proponendo come esempio di virtù e coraggio. Il dipinto rappresenta Seneca come un atleta potentissimo e lo possiamo notare dalla muscolatura molto accentuata, che si recide le vene in una bacinella d’acqua calda, sulla base della credenza che grazie all’acqua calda il sangue fluisce più velocemente; accanto appare uno scriba che sta annotando le parole del filosofo nei suoi ultimi istanti di vita, ed è poi infine circondato anche dai suoi stessi carnefici.
Un tema fondamentale che viene trattato è il rapporto tra sapienti e tempo. Seneca, con un dialogare vivace e discorsivo, ribadisce che il senso della vita non sta nella durata, ma nella qualità: nessuna vita infatti è breve se viene riempita di significato. Al contrario però ogni uomo la spreca con occupazioni inutili e poi lamenta di non avere tempo a sufficienza. C’è dunque chi è vittima del tempo, ovvero gli occupati (occupates), cioè coloro che riempiono la loro vita con attività futili, privandosi in questo modo dell’autarkeia, ovvero la libertà da ogni condizionamento esteriore, mentre i sapienti (sapiens) sono capaci di dominare il loro tempo perché sanno sfruttare ragionevolmente i giorni che il destino ha messo a loro disposizione.
Chi programma il futuro non vive il presente
Uno dei motivi per cui gli uomini perdono il tempo concesso loro è che, invece di viverlo nella sua immediatezza, pianificano attività future, rinviando sempre il momento in cui potranno vivere per davvero. La vita non è breve, ma scorre velocemente, sfuggendo a coloro che sono sempre “affaccendati” in qualcosa, che programmando i futuro non riescono a cogliere gli aspetti importanti della vita.
“Il modo migliore di sprecare la vita è quello di rinviarne il godimento; è questo continuo rimandare che brucia i giorni uno dopo l’altro, che ci sottrae il presente con la promessa del futuro. Il maggior ostacolo della vita è proprio l’attesa: fa dipendere tutto dal domani e, intanto, sciupa l’oggi.”
“Sono indaffarati più degli altri e per poter viver meglio si preparano la vita futura sacrificando quella presente”
“L’unico di modo di lottare contro il tempo che vola è viverlo intensamente, e attingere da esso in fretta, come da un torrente impetuoso che non scorrerà per sempre.”
Conclusione
“La vecchiaia sorprende i loro animi ancora immaturi, ed essi vi giungono impreparati e inermi: nulla infatti avevano previsto; vi piombano dentro all’improvviso, senza aspettarselo. Non si erano accorti che si avvicinava ogni giorno di più. Talvolta, quando la conversazione o la lettura o una meditazione profonda distraggono i viaggiatori, essi si accorgono di essere arrivati prima ancora di essersi avvicinati; nello stesso modo questo viaggio della vita, velocissimo e senza soste, che percorriamo con passo inesorabile sia nella veglia che nel sonno, a chi è troppo impegnato non appare se non al suo termine.”
Fonti: - libro di testo Ad Maiora; -https://www.youtube.com/watch?v=QLHngLeuH70 - https://laricerca.loescher.it/grande-grande-rubens-a-palazzo-reale-di-milano/
De brevitate vitae
Si tratta ddi uno dei Dialoghi di Seneca che venne composto probabilmente intorno al 50 d.C. ed è dedicato al prefetto Pompeo Paolino che era addetto agli approvvigionamenti alimentari. La forma assunta dai suoi dialoghi non è per nulla simile a quella dei dialoghi platonici o aristotelici, dove due o più personaggi si scambiano le rispettive opinioni all’interno di un discorso. In Seneca, l’unico a parlare è sempre l’autore infatti il “dialogo” di Seneca è da intendere più come trattazione o dissertazione.
La filosofia di Seneca e la sua concezione del tempo
Per gli stoici tutto è in cambiamento e in evoluzione. Il tempo perciò è un tema di primaria importanza nel pensiero stoico, è l’unico vero bene che deve essere investito per il miglioramento di sé. Il tema viene affrontato da Seneca con una prospettiva interiore: non importa quanto tempo ci venga concesso, importa che ogni attimo sia speso utilmente, ciò che conta è la sua qualità, che dipende dalle scelte etiche degli uomini.
"Pensavo che non avrebbe avuto la forza di reggere la mia morte, perciò mi imposi di vivere: talvolta ci vuole coraggio anche a vivere"