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STORIA DELLA BANDIERA ITALIANA

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La bandiera italiana nasce come bandiera militare: fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. I tre colori furono scelti sul modello della bandiera francese: da questa provengono il bianco e il rosso, mentre il verde è un richiamo alle livree degli Sforza, i duchi di Milano.

STORIA E ORIGINI

Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il tricolore fu abolito. Tuttavia, restò nella memoria degli italiani e più volte fu innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo.Con l’unificazione italiana (1861) diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito alla proclamazione della Repubblica (1946), lo scudo dei Savoia fu eliminato.
Ad ogni modo, dopo l’adozione da parte dello Stato Cispadano ecco che la bandiera assume presso la popolazione un significato idealistico: il verde diventa sinonimo di speranza, il bianco di fede e il rosso di amore, nient’altro che le tre virtù teologali di matrice cristiana.Un’altra ipotesi, che tuttavia non è sostenuta da una base storica chiara, vuole che i tre colori rappresentino rispettivamente i prati del nostro paese, le nevi delle Alpi e il sangue versato nel corso dei diversi conflitti

SIGNIFICATO DELLA BANDIERA

Nel 7 Gennaio 1797 venne istituita ufficialmente la giornata del tricolore italiano, per questo motivo i festeggia ogni anno il 7 gennaio, con le celebrazioni ufficiali che avvengono a Reggio Emilia, città dove venne approvata per la prima volta l'adozione del Tricolore

Festa del tricolore:7 Gennaio

IL TRICOLORE NEI MUSEI

Il tricolore più antico conservato all'interno del Museo centrale del Risorgimento risale al 1860: è uno dei tricolori originali che sventolava sul piroscafo Lombardo che partecipò, insieme al Piemonte, alla spedizione dei Mille.

Lo spazio espositivo più importante che ospita bandiere tricolori italiane si trova nel complesso architettonico dell'Altare della Patria a Roma. All'interno del Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano, questo il suo nome, si possono trovare circa settecento bandiere storiche appartenenti ai reparti dell'Esercito Italiano, della Marina e dell'Aeronautica Militare.

Articolo 12. Il 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione approva il seguente articolo: «La bandiera della Repubblica italiana è verde, bianca e rossa, a tre bande verticali di eguali dimensioni. In particolare è previsto il reato di vilipendio alla bandiera, che sanziona tutti gli atti finalizzati alla distruzione o al danneggiamento della bandiera: è vietato, ad esempio, bruciare la bandiera durante una manifestazione. Alla base di questo divieto vi è il dovere di rispettare i simboli dello Stato. L'accoglimento di questo emendamento consente di giungere al testo definitivo

LA BANDIERE NEGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE

Una curiosità sulla bandiera è che quella italiana è una delle poche a non “colorare” le divise della Nazionale sportiva. Storicamente infatti è l’azzurro a indicare le atlete e gli atleti italiani, cioè il colore dello stemma nobiliare dei Savoia. E anche se l’Italia non è più una monarchia dal 1946, si è deciso di non cambiare le divise sportive.

La bandiera Non “colora” le divise delle Nazionali

LAVORO SVOLTO DA:GRIGOLETTI RICCARDO, FRIGO ALBERTO, ALBI RICCARDO, MARCOLINI MATTIA E OSIMATI DAVIDE

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