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I metodi di codifica.
Filippo Columbaro
Created on November 19, 2023
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Transcript
<I metodi di codifica
Lavoro di Informatica
START >
Allevi Pietro,Columbaro Filippo e Italiani Cristian
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03
01
02
Codifica delle immagini
Codifica dei video
La codifca del suono
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<La codifica delle immagini>
La codifica delle immagini in informatica coinvolge la rappresentazione di dati visivi in formati adatti all'elaborazione e alla memorizzazione da parte dei computer. Ecco alcune delle tecniche principali: 1. *Bitmap (Raster):* Le immagini vengono rappresentate come una griglia di pixel, dove ciascun pixel contiene informazioni sul colore. I formati comuni includono BMP, JPEG e PNG. 2. *Vettoriale:* Le immagini sono descritte attraverso oggetti geometrici come linee, curve e poligoni. Questa rappresentazione è basata su formule matematiche ed è adatta per il ridimensionamento senza perdita di qualità. Format: SVG, AI. 3. *JPEG (Joint Photographic Experts Group):* Utilizza la compressione lossy, riducendo la dimensione del file sacrificando alcune informazioni visive. Adatto per fotografie. 4. *PNG (Portable Network Graphics):* Utilizzato per immagini con trasparenza, senza perdita di qualità. Adatto per grafica web. 5. *GIF (Graphics Interchange Format):* Utilizzato spesso per animazioni a bassa risoluzione, supporta la trasparenza e la compressione lossless. 6. *TIFF (Tagged Image File Format):* Adatto per immagini ad alta qualità, spesso utilizzato in ambiti professionali come la grafica e la stampa. 7. *RAW:* Alcune fotocamere registrano immagini nel formato RAW, che contiene dati non compressi e conserva più informazioni rispetto a formati compressi come JPEG. La scelta del formato dipende dall'uso previsto dell'immagine e dai requisiti di qualità e dimensioni del file.
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<La codifica dei video>
La codifica video in informatica è il processo di compressione e rappresentazione dei dati video per la memorizzazione, la trasmissione e la riproduzione su dispositivi digitali. Alcuni dei principali standard e tecniche includono: 1. *H.264 (AVC):* Un popolare standard di compressione video che offre una buona qualità con dimensioni di file relativamente basse. Ampiamente utilizzato per video online, streaming e videoconferenze. 2. *H.265 (HEVC):* Un successore di H.264, offre una maggiore efficienza nella compressione, consentendo di mantenere la qualità a bitrate più bassi. Spesso utilizzato per video ad alta risoluzione e 4K. 3. *VP9:* Uno standard di compressione video open source sviluppato da Google. È utilizzato principalmente per il video online, offrendo una buona qualità a bitrate inferiori rispetto a H.264. 4. *MPEG-2:* Utilizzato comunemente per la trasmissione televisiva digitale, DVD e alcuni video online. Offre una buona qualità, ma i file possono essere più grandi rispetto ad alcune soluzioni più recenti. 5. *AV1:* Un codec video open source progettato per fornire una qualità simile o superiore a H.265/HEVC, ma con una maggiore efficienza di compressione. Si prevede che diventerà sempre più rilevante nel mondo dello streaming video. 6. *Codec Lossless:* In alcuni contesti, come l'editing video professionale, vengono utilizzati codec lossless per evitare la perdita di qualità durante la compressione.
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<La codifica del suono>
La codifica di un suono serve a farlo elaborare a un computer (ad esempio, per permettere il trasferimento di un brano dal negozio online iTunes al nostro computer). Noi, però, anche nell’era digitale, continuiamo ad ascoltare con le nostre orecchie, e per far sì che il nostro ascolto sia possibile, necessitiamo di onde sonore che si propagano nell’aria. Si rende necessaria, dunque, una riconversione dalla codifica numerica alle onde sonore: abbiamo cioè bisogno di altoparlanti che, comandati dai segnali elettrici prodotti dal computer secondo i numeri contenuti nella codifica del brano, fanno vibrare delle membrane che producono onde che noi percepiamo come suoni e musica.