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La donna nelle pubblicità
Nuvola
Created on November 18, 2023
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Transcript
Maselli, racu, colagrossi, senesi, moretti
La donna nelle pubblicità
La pubblicità è una parte fondamentale della cultura popolare e si conferma in essa sempre un riflesso delle norme sociali, infatti non si occupa di descrivere un mondo reale, ma crea una visione di come il mondo stesso dovrebbe essere, sollecitando idee che hanno il potere di guidare consumi. Come tutti sappiamo, lo scopo principale delle pubblicità è quello di vendere prodotti, ma in realtà, attraverso esse vengono trasmessi intenzionalmente anche valori, immagini, concetti e aspetti che creano ideali e definiscono quindi cosa siamo e cosa dovremmo essere. Perciò il progresso che è stato fatto nella pubblicità per quanto riguarda la rappresentazione delle donne rispecchia lo sviluppo dell’intera società.
Sara maselli
La donna nelle pubblicità
Nel 1952 la birra Schlitz produce questa pubblicità, in cui un uomo rassicura la propria moglie dicendole: "Tesoro, tranquilla, non hai mica bruciato la (mia) birra!". Questa pubblicità rappresenta il sessismo e gli stereotipi di genere dell’epoca, in cui la donna, non è altro che una una casalinga, la cui massima aspirazione è quella di servire al proprio marito un'ottima cena. Analizziamo la pubblicità secondo i seguenti criteri: -ruolo sociale della donna: la donna viene rappresentata come una moglie, madre, casalinga; -sessualizzazione della donna: fortunatamente nella pubblicità la donna non viene rappresentata come un oggetto sessuale; -posizione di potere della donna: la donna è dipendente dall’uomo e la pubblicità,attraverso il prodotto che promuoveva, cercava di far leva sul suo bisogno di gratificazione da parte del suo uomo; -posizione di potere dell’uomo: l’uomo assume un ruolo di potere nei confronti della moglie ed infatti la pubblicità evidenzia una marcata supremazia maschile.
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Sara maselli
La donna nelle pubblicità
Nel 1969 la “Tipalet Cigarette Company” rilasciò questa pubblicità, in cui sono rappresentati un uomo e una donna che rispecchiano al meglio gli standard di bellezza occidentali, per sponsorizzare le sue sigarette. In questa pubblicità è evidente del sessismo, poichè è presente uno squilibrio di potere tra i due sessi, ed infatti questa pubblicità è simbolo di una mascolinità tossica e della glorificazione della “donna-oggetto”. Analizziamo la pubblicità secondo i seguenti criteri: -ruolo sociale della donna: la donna è rappresentata come una “donna-oggetto” e perciò la figura femminile si trasforma nella protagonista della pubblicità, con il suo essere sensuale e tentatrice; -sessualizzazione della donna: la figura femminile è estremamente sessualizzata, tanto che, nel 1970, le compagnie di sigarette coniarono il detto "sesso vende", iperessualizzando e oggettivando così le donne; - posizione di potere della donna: la donna è sottomessa dall’uomo ed emerge anche come, secondo alcuni stereotipi, alle donne piaccia essere denigrate e disprezzate dagli uomini, e come accettino questo ruolo sociale con un sorriso sul volto; -posizione di potere dell’uomo: l’uomo ricopre una posizione di potere sulla donna mentre cerca di sedurla, rendendo così il prodotto della sigaretta, un prodotto desiderabile per un uomo che vuole attirare un partner in una relazione eterosessuale.
Sara maselli
La donna nelle pubblicità
La donna in questo tipo di pubblicità appare come un essere perfetto ed è trasformata in una proiezione del desiderio dell’uomo. Di conseguenza, la donna già da ragazza impara che deve spendere un’immensa quantità di tempo, energia e soprattutto soldi, per raggiungere un determinato ideale di donna, e al contrario si dovrebbe vergognare quando invece non rappresenta o raggiunge questo ideale. Analizziamo la pubblicità secondo i seguenti criteri: -ruolo sociale della donna: la donna è rappresentata come una “donna-oggetto”, attraente e sensuale. Inoltre, la pubblicità, promuove o una figura della “donna perfetta” che non fa che alimentare aspettative irreali sul “corpo ideale” e sugli standard di bellezza; -sessualizzazione della donna: la figura femminile è estremamente sessualizzata, poichè essendo stata trasformata in una proiezione del desiderio dell’uomo, è usata come strumento di attrazione per eventuali consumatori; -posizione di potere della donna: la donna, se rispetta pienamente gli standard di imbellezza imposte dalle norme sociali, è considerata irraggiungibile e così, in alcuni casi, superiore all’uomo;
Sara maselli
La donna nelle pubblicità
Con il nuovo millennio, le pubblicità si dedicano maggiormente alla rappresentazione dei molteplici aspetti della vita reale delle donne. Questo cambiamento è dovuto ad un cambiamento della società. In generale, inizia ad essere importante per il consumatore vedersi rappresentato da personalità e da situazioni di vita reali, mettendo così da parte la ricerca della perfezione. Analizziamo la pubblicità secondo i seguenti criteri: -ruolo sociale della donna: la donna non ricopre nessun ruolo specifico, se non quello di donna stessa; -sessualizzazione della donna: nonostante vengano mostrati dei corpi femminili in intimo, la donna non viene usata come strumento sessuale, ma questa scelta deriva dalla volontà di sensibilizzare la popolazione e diffondere il “body-positivity”; -posizione di potere della donna: la donna non ricopre nessun ruolo di potere o sottomissione, è semplicemente se stessa!
Racu rossana maria
La donna nelle pubblicità
Questa è una pubblicità (del 1959) per un farmaco che riduce i sintomi della nausea mattutina. Cos'ha che non va? Sembra una pubblicità innocua se non fosse che viene usata l'immagine di una donna felice di non avere più dolori, accompagnata dall'annuncio che dice che anche se sei malata e/o incinta, devi comunque mantenere tutti i tuoi normali doveri da donna e moglie. Interessante il fatto che la donna nell'immagine non è ovviamente incinta ma l'annuncio, come detto prima, è rivolto a chi lo è e soffre di nausea mattutina Questa scelta di mettere una donna attraente invece did una grossa donna incinta è stata fatta per aiutare gli uomini a prestare attenzione all'annuncio Il ruolo sociale che viene attribuito alla donna è quello della casalinga che si prende cura di casa e famiglia..
Racu rossana maria
La donna nelle pubblicità
Questa pubblicità ci mostra come già nel 1952 il sessismo era domnianate.Appartenente a un'azienda di caffe, questo annuncio ci vuole mostrare cosa potrebbe accadere se la donna non svolge correttamente i suoi doveri da moglie e il marito lo viene a sapere. La donna in questione doveva assicurarsi di comprare caffe fresco prima del ritorno del marito. Rivolto questa volta alle donne, quest'azienda cerca di vendere il prodotto dicendo "se acquisti questo prodotto non devi preoccuparti di deludere tuo marito". Ennesima dimostrazione che la donna, secondo il patriarcato, meriti di essere anche oggetto di violenza da parte del marito che invece è il capo della casa dato che appartiene al così detto genere dominante.
Racu rossana maria
La donna nelle pubblicità
Abbiamo riconosciuto tutti lo chef Carlo Cracco sula copertina della rivista GQ Che ha fatto molto scandalo.Ritenuta un offesa alla dignità femminile e profondamente sessista dato che ritrae una donna "pronta a soddisfare i desideri di un uomo fiero e impassibile che può disporne a proprio piacimento". In contrasto con l'articolo 10 del codice di autodisciplina pubblicitaria perchè ignora, infatti, la dignità della persona e mette in mostra una donna in una posizione di potere inferiore rispetto a quella dell'uomo. La figura femminile funziona come esaltatore di quella maschile ed è per questo che a colpire non è il nudo.
Ilaria colagrossi
La donna nelle pubblicità
In questa pubblicità vi è il brand di abbigliamento di Van Heusen. Viene mostrato che la donna ha un ruolo di casalinga, un ruolo di inferiorità verso l’uomo, deve occuparsi di lui servendogli la colazione perché egli ricopre un ruolo sociale superiore. Fa vedere alle donne che questo è “un mondo di uomini” e che quindi lei essendo donna è inferiore.
Ilaria colagrossi
La donna nelle pubblicità
In questa pubblicità di Burger King è evidente lo sfondo sessuale che assume la donna con il panino. Viene mostrato dicendo che ti lascerà “a bocca aperta” e quindi la donna viene raffigurata in questo modo. Il panino è messo in una posizione non casuale, usando il corpo femminile come oggetto sessuale.
Ilaria colagrossi
La donna nelle pubblicità
In questa pubblicità delle doritos, il corpo della donna è usato a sfondo sessuale. Nella prima parte del video lei lecca la bocca di questo ragazzo che mangiava le patatine, nella seconda parte del video, questo ragazzo ha messo le patatine su se stesso facendo intendere dove volesse che la ragazza leccasse. Alla fine però per sdrammatizzare si fa vedere anche un ragazzo in sovrappeso che sposta la donna per mangiare le patatine, quindi questa pubblicità oltre ad essere sessista è anche sul body shaming e crea l’idea nella società che l’uomo obeso mangia solo patatine e che la donna è usabile come strumento per il piacere maschile.
Ilaria colagrossi
La donna nelle pubblicità
In questa pubblicità delle patatine “Amica chips”, l’attore Rocco Siffredi descrive queste patatine come se queste fossero donne, infatti nel video sono presenti donne in costume di diversa nazionalità dicendo alla fine “fidati di uno che le ha provate tutte”. La donna è quindi vista come una soddisfazione per l’uomo, sfondo di sessualizzazione e di piacere per la visione del pubblico maschile.
Nicole senesi
La donna nelle pubblicità
La finalità di questa pubblicità è la sponsorizzazione di un prodotto per la lavatrice, ma come sfondo viene raffigurata una donna nelle vesti di madre e nelle vesti di casalinga. Tramite questa pubblicità vengono incrementati vari stereotipi tra cui: La donna è l’unica a doversi prendere cura della casa L’unica ad avere il compito di accudire la figlia La donna si mostra divertita, facendo pensare al pubblico che svolgere il ruolo da mamma e da casalinga sia facile e molto meno impegnativo rispetto ad altri lavori
Nicole senesi
La donna nelle pubblicità
La pubblicità raffigurata ha lo scopo di pubblicizzare dei sistemi di allarme, ma per catturare maggiore attenzione, usano la figura della donna per promuovere il loro servizio: 1. Dunque viene considerata come oggetto sessuale 2. Con questa pubblicità la donna ha un ruolo di subordinazione e non dimostra superiorità, a differenza di come sarebbe apparso un uomo, in quanto, in questi ambiti l’uomo trasmette più sicurezza e più professionalità a causa degli stereotipi di genere. .
Nicole senesi
La donna nelle pubblicità
Lo scopo della pubblicità sarebbe quello di sponsorizzare un metodo di depilazione indolore, ma a primo impatto il messaggio che la pubblicità vuole mandare sembra ben altro. Infatti questa pubblicità considera più l’uomo e i suoi desideri rispetto alla finalità della pubblicità che riguarda le donne che scelgono di depilarsi. Anche in questo caso il corpo della donna è reso oggetto sessuale e la donna si trova in una condizione di subordinazione in quanto viene trasmesso il messaggio, che le scelte delle donne siano in funzione dei desideri dell’uomo.
Nicole senesi
La donna nelle pubblicità
'Anche in questa pubblicità, finalizzata all’acquisto di un materasso, viene utilizzato il corpo della donna, mentre l’uomo, nelle maggior parte delle pubblicità come questa, spiega semplicemente il prodotto e i suoi vantaggi. Dunque l’uomo mostra le sue conoscenze al pubblico e mostra una posizione di superiorità “mentale”, mentre la donna mostra il suo corpo per promuovere la vendita.
Lucrezia moreti
Le donne nelle pubblicità
la pubblicità Leoir ammorbidente per lenzuola ruolo sociale: casalinga; la donna è rappresentato come oggetto sessuale (verso la fine); la donna è in una posizione inferiore (subordinazione) ; l’uomo è in una posizione superiore (potere)
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