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ALCOHOL PRESENTATION

Umberto Giuliano

Created on November 16, 2023

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Transcript

Liceo Filippo Silvestri 2I Prof: Imparato Patrizia

10

  • Ruvolo Gabriele
  • Masimo Valerio Salvi
  • Giuliano Umberto
  • Siepe Simone
  • Verde Roberto
  • Fogliano Fabio
  • Magrini Walter

Cos'è e quali sono i problemi che causa

DIPENDENZA

La dipendenza alcolica è caratterizzata da un comportamento ossessivo di ricerca compulsiva di bevande alcoliche(nei casi più estremi anche al mattino). Anche per l’alcol-dipendenza, come per qualunque tossicodipendenza da droghe illegali, la brusca interruzione del consumo di alcol causa la sindrome da astinenza caratterizzata da tachicardia, tremori, nausea e vomito, agitazione, allucinazioni, convulsioni.

CONSUMO DANNOSO(ABUSO)

CONSUMO A RISCHIO

L’alcol è causa di patologie e problematiche correlate anche quando il suo consumo non è arrivato al punto da poter definire “alcolista” un individuo.

Si parla per esempio di consumo rischioso o dannoso di bevande alcoliche quando le quantità di alcol consumate possono esporre la persona o i terzi ad un pericolo o un rischio per la salute o la sicurezza, giungendo ad interferire sul regolare svolgimento della vita sociale, lavorativa o scolastica, a condizionare negativamente l’integrità delle capacità individuali, come quelle necessarie ad affrontare potenziali situazioni di pericolo (ad esempio prima di mettersi alla guida), a provocare in chi lo consuma problemi con la legge. Non esistono quantità considerabili “sicure” di consumo alcolico e maggiore il consumo , maggiore è il rischio per salute e sicurezza. Non esistono quantità considerabili “sicure” di consumo alcolico, egli deprime il sistema nervoso centrale, riduce i freni inibitori e influenza pensieri, emozioni e capacità di giudizio.

L'Alcol

Si presenta come un liquido limpido, volatile, incolore, di odore etereo, di sapore pungente, miscibile con acqua e con diversi solventi organici. Bolle a 78,5 °C, solidifica a −114,1 °C, e ha densità (a 20 °C) pari a 0,7893 g/cm3. Con l’acqua forma una miscela azeotropica che contiene il 95,6% di alcol in peso e che bolle alla temperatura di 78,17 °C; brucia con fiamma azzurra; con l’aria forma miscele esplosive quando vi è contenuto in quantità comprese tra il 3,7% e il 13,7%. Industrialmente si ottiene nei processi di fermentazione alcolica di soluzioni zuccherine o per via sintetica. Come materie prime per la preparazione di soluzioni zuccherine si possono impiegare materiali contenenti zuccheri fermentescibili o materiali contenenti sostanze capaci di fornire, mediante processi idrolitici, una soluzione di zuccheri fermentescibili. Al primo gruppo appartengono le barbabietole, la canna da zucchero, vari tipi di frutta dolce ecc.; al secondo le materie amidacee, come patate, cereali, e i materiali cellulosici, cioè legno e residui delle lavorazioni agricole. Per via sintetica l’alcol e. viene prodotto a partire da etilene, da acetilene e da miscele di ossido di carbonio e idrogeno. La trasformazione di etilene in alcol e. può anche avvenire direttamente, secondo la reazione C2H4+H2O → C2H5OH, in presenza di catalizzatori. Il processo di produzione di alcol, anche in grandi quantitativi, a partire da acetilene consiste nell’addizionare una molecola di acqua all’acetilene in presenza di sali di mercurio; così da ottenere l'aldeide acetica.

come impatta sulla società

Un eccesso di alcol deprime il sistema nervoso centrale; il linguaggio diventa impastato e rallentato, si perde la coordinazione dei movimenti, si perdono i freni inibitori e la capacità di giudizio.

Questo può causare incidenti stradali, episodi di violenza familiare, crimini violenti.

COME REGGE L'ALCOL UNA PERSONA?

La quantità media di tollerabilità d’alcool è strettamente variabile in base al soggetto. Esistono diversi fattori di tolleranza in grado di aumentare o diminuire nel bevitore la dose di vino raccomandata. Primo fattore di tolleranza è la predisposizione genetica. La patologia può infatti essere legata ad aspetti ereditari, in grado di predisporre naturalmente soggetti capaci di sopportare dosi più levate di alcol, altri in grado di non reggerlo ed altri portati a non riuscire ad interrompere il consumo di alcool fino ad uno stato di ubriachezza, più rara nel consumo di vino ma maggiormente attribuibile a consumo di superalcolici.

Anche le diverse etnie, e la genetica possono far variare l effetto dell' alcol nel nostro corpo. Ulteriore fattore risulta l’abitudine a bere, in grado di stimolare nell’organismo di soggetti regolari consumatori una maggiore produzione di enzimi in grado di attaccare e distruggere l’alcool più velocemente. l'effetto dell alcol può variare a seconda di molti fattori, tra questi ritroviamo anche se l'alcol viene consumato a stomaco pieno o a stomaco vuoto, quando l'alcol viene consumato a stomaco vuoto i suoi effetti sono maggiori,invece bere un bicchiere di vino durante i pasti può comportare a effetti minori.

Come smaltisce l’alcol il metabolismo?

L’alcol è assorbito per il 2% dallo stomaco e per il restante 80% dalla prima parte dell’intestino. L’alcol assorbito passa quindi nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di distruggerlo tramite un enzima chiamato alcol-deidrogenasi. Soltanto quando il fegato ha assolto del tutto a questa funzione la concentrazione dell’alcol nel sangue risulta azzerata. Il processo di smaltimento richiede tuttavia un tempo legato alle condizioni fisiologiche individuali. Questo sistema di smaltimento dell’alcol non è uguale in tutte le persone: varia in funzione del sesso, dell’età, dell’etnia e di caratteristiche personali; non è completamente efficiente prima dei 21 anni ed è inefficiente sino ai 16 anni. Dopo i 65 anni si perde gradualmente la capacità di smaltire l’alcol e, nel sesso femminile, è sempre la metà, a tutte le età, rispetto alle capacità maschili; per questa ragione alcune persone sono più vulnerabili agli effetti dell’alcol.

L’alcol test: l’etilometro e le la pena che puoi ricevere

L’alcol test è il test che viene fatto quando si è alla guida, come strumento si utilizza l’etilometro: L’etilometro misura il tasso alcolemico tramite l’aria espirata dai polmoni (l’etanolo ingerito passa dal sangue ai polmoni) e soffiata dentro questo strumento. Soffiando nell’etilometro, quindi, si ha un risultato immediato. Se il risultato è un tasso alcolemico inferiore a 0,5 g/l, puoi stare tranquillo e guidare senza problemi. Se invece il tuo tasso alcolemico supera questo livello, puoi incorrere in sanzioni, più o meno severe in base al superamento di queste soglie. I provvedimenti si differenziano a seconda del tasso rilevato: si parte da sanzioni di 500€ per arrivare a 6.000€ per i casi più gravi. In più, si rischia il ritiro della patente da 6 mesi fino a 2 anni e il sequestro della macchina. Nei casi più gravi, c’è l’arresto da 6 mesi ad 1 anno. Puoi rifiutarti di fare il test dell’etilometro? Si, ma ti viene applicata in quel caso la sanzione più grave: multa sino a 6.000€, ritiro della patente sino a 2 anni, arresto sino a 1 anno e la confisca del veicolo. Questo test è particolarmente efficace perché quando assumi alcol, questo viene subito assorbito dal tuo organismo ma viene espulso lentamente, tramite il respiro, il sudore e le urine. Esistono due tipologie di etilometro: ETILOMETRO ELETTRONICO: L’etilometro elettronico portatile consta in una speciale apparecchiatura che consiste nel soffiare aria all’interno di un boccaglio monouso all’interno del quale è presente un sensore di gas capace di rilevare la presenza di alcool etilico. Il risultato appare su un display elettronico presente sull’apparecchio. non utilizza le reazioni chimiche ma effettua la misurazione tramite sensori di gas che rilevano quanto alcol c’è nel tuo respiro. ETILOMETRO CHIMICO MONOUSO: è una fiala con un composto chimico che reagisce alla presenza di etanolo e un palloncino che contiene l’aria necessaria alla misurazione. Il risultato è misurato tramite il cambiamento del colore del reagente chimico.

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GRAFICI E TABELLE:

Questo grafico rappresenta l'andamento del tasso alcolemico, di un individuo a stomaco vuoto di 1,80cm x 65kg durante 3 ore :

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Quali sono le fasce di età più colpite?

Un gruppo specializzato di operatori della Asl di Avezzano, appositamente ha contattato una parte di popolazione, tra 18-69 anni, selezionato secondo criteri prestabiliti. Il campione di cittadini, previa lettera di avviso della Asl a domicilio con l’indicazione dello scopo dell’indagine, è stato intervistato utilizzando appositi questionari, predisposti secondo standard internazionali.Con questo sistema la Asl, tra il 2012 e il 2015, ha intervistato 1.035 persone con l’intento di valutare la portata del consumo di bevande alcoliche. Sulla base dei risultati del campione esaminato, è del 24% la percentuale di persone ad alto rischio alcolismo che si traduce in una stima di circa 41mila adulti della popolazione provinciale. Gli assuntori più esposti al pericolo di ammalarsi sono coloro con un elevato consumo di alcol (4%), che lo consumano abitualmente fuori pasto (11%) o che lo assumono con modalità binge (cioè: più di 5 lattine di birra, più di 5 bicchieri di vino o di 5 bicchierini di superalcolici in una singola occasione).Le fasce di età più colpite sono quella tra i 18 e i 24 anni e quella tra i 25 e i 34 anni. Oltre questa soglia anagrafica, il consumo scende progressivamente: si abbassa tra 35-49 e assume valori molto contenuti tra 50-69 anni.

Come superare l’alcolismo?

Scopo del trattamento per le persone affette da alcolismo è portare il paziente a smettere completamente di assumere bevande alcoliche (astinenza).Il trattamento dell’alcolismo è gestito normalmente presso i Servizi di alcologia da una equipé multidisciplinare (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri) che prende in carico il paziente alcol dipendente; laddove siano subentrati specifici danni d’organo (gastrite, cirrosi, pancreatite, anemia, problemi neurologici) la presa in carico del paziente prevede il coinvolgimento anche di specialisti (gastroenterologi, psichiatri ecc…).Nei casi più gravi si ricorre al ricovero ospedaliero per disintossicare il paziente e gestire la sindrome da astinenza alcolica o la chetoacidosi. In questi casi il paziente viene idratato per via endovenosa e vengono somministrate benzodiazepine. In caso di chetoacidosi alcolica vengono somministrati liquidi e zuccheri fino a quando il paziente non sia in grado di rialimentarsi e di bere autonomamente. Al paziente vengono inoltre somministrati supplementi vitaminici del gruppo B (in particolare tiamina, vitamina B1) in genere deficitari; questa carenza può contribuire a determinare le gravi complicanze neurologiche dell’alcolismo. In genere è necessario somministrare anche folati e correggere gli elettroliti (magnesio, potassio, calcio).Nella fase di disintossicazione (che dura in genere una settimana e può essere effettuata, sempre sotto stretta supervisione medica, in via ambulatoriale o in regime di ricovero), al paziente vengono somministrate delle benzodiazepine che vengono poi scalate gradualmente, fino alla scomparsa completa dei sintomi di astinenza. Esistono inoltre programmi di riabilitazione a breve (cioè per un mese circa) e a lungo termine (possono durare fino a un anno) che vengono effettuati presso strutture dedicate alla cura dei problemi di dipendenza da alcol. Fondamentale è il supporto psicoterapico e il counseling al paziente e alla famiglia. Un grande aiuto può inoltre venire, anche per prevenire le recidive, dall’entrare in contatto con gruppi di auto-aiuto come gli Alcolisti Anonimi o con i Club Alcologici Territoriali .Per prevenire le recidive, accanto agli interventi di psicoterapia e al counseling, possono essere utilizzati una serie di supporti farmacologici: disulfiram (un farmaco che interferisce con il metabolismo dell’alcol, provocando nausea e forte malessere alla persona che assume alcol mentre è in terapia con questo farmaco).

Un problema anche per le star:

Molti personaggi famosi soffrono di dipendenza da alcol, alcuni ne sono usciti a testa alta combattendo la dipendenza come l'attrice e cantante Selena Gomez e l attore hollywoodiano Bradly Cooper. Quest ultimo si è esposto più volte raccontando la sua esperienza a inizia anni 2000. Dopo la morte del padre nel 2011 per un tumore ai polmoni, ha dichiarato di poter essere lui sul punto di morte raccontando di essere stato tossicodipendente e alcolizzato fino al 2003, all'età di 29 anni dopo 10 di dipendenze, cambiò radicalmente la sua quando ad una festa, dopo essersi ubriacato così tanto, perse i sensi sbattendo la testa contro il pavimento; da quel momento si disintossicò completamente ed oggi è felice di essere sobrio da 19 anni. Chi invece non ha superato questa dipendenza sono il calciatore nord irlandese ex Manchester United George Best morto il 25 novembre del 2005 per causa di un'infezione epatica causata dalla sua dipendenza dalle sostanze alcoliche. Celebra la sua frase sul punto di morte "don't die like me" "non morite come me". Altro volto famoso morto a causa dell'alcolismo è il batterista inglese dei Led Zeppelin John Bonham morto a causa da asfissia da vomito. L'inchiesta del coroner ha rivelato che John la sera prima si era preso una bella sbronza bevendo una quantità indefinita di alcool, pensando però che quest ultimo a colazione solamente aveva bevuto 16 shot di vodka.