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giuseppe verdi

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Created on November 16, 2023

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rigoletto

giuseppe verdi

Giuseppe Fortunino Francesco Verdi nacque il 10 ottobre del 1813 a Roncole Verdi, frazione del comune di Busseto in provincia di Parma. Di umili origini, cominciò gli studi di musica a Busseto e qualche anno più tardi il negoziante Antonio Barezzi divenne il suo mecenate e protettore, e proseguì gli studi a Milano con Vincenzo Lavigna. Nel 1836 Verdi ottenne l’incarico di maestro di cappella a Busseto e nel 1838 tentò l’avventura operistica, con cui non raggiunse subito il successo. Verdi fu sconvolto, nel 1840, dalla perdita di sua moglie Margherita Barezzi, figlia del suo mecenate, e dei suoi due figli; trovò un provvidenziale sostegno nel successo ottenuto al Teatro della Scala con il Nabucco, nel 1841. Da qui in avanti, Verdi concentrò tutte le sue energie nell’attività compositiva, ottenendo sempre maggiore popolarità e un deciso miglioramento delle sue condizioni economiche. Dalla metà degli anni ’50, dopo Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, nuove riflessioni autocritiche lo condussero a un rinnovato vigore espressivo, il che gli procurò una posizione di straordinario rilievo internazionale.

Nominato senatore del Regno d’Italia nel 1874, inaugurò a Milano la Casa di Riposo per musicisti da lui fondata. Giuseppe Verdi morì il 27 gennaio del 1901 in un appartamento di Milano, dove alloggiava di solito. È bene ricordare che Verdi partecipò attivamente alla vita pubblica del suo tempo. Fu, come si è accennato, un patriota convinto e forte sostenitore dei moti risorgimentali (pare che durante l'occupazione austriaca la scritta "Viva V.E.R.D.I." fosse letta come "Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia"). Il Paese lo volle membro del primo parlamento del Regno d'Italia e successivamente senatore. Compose trentadue opere, pagine religiose, tra cui la Messa Requiem, liriche e composizioni corali.

Rigoletto (1851) è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo Il re si diverte.

Durante una festa a Palazzo, il Duca di Mantova confida a Borsa di voler corteggiare una giovane ragazza (Gilda), non sapendo però trattarsi della figlia del deforme Rigoletto (il buffone di Corte). Fa irruzione il Conte di Monterone maledicendo il Duca per aver disonorato sua figlie, e Rigoletto per essersi beffato del suo dolore di padre. Finita la festa, il Duca va a casa della giovane Gilda sotto mentite spoglie. I due si giurano amore eterno. Intanto Marullo, Borsa, il Conte di Ceprano e un gruppo di cortigiani partono per rapire Gilda (che credono essere l'amante di Rigoletto), per vendicarsi del buffone. Con l'inganno fanno partecipare al rapimento anche lo stesso ignaro Rigoletto. Il Duca vede quindi la giovane Gilda condotta a palazzo e ne approfitta per attentare alla sua virtù. Rigoletto giura vendetta verso il Duca per aver disonorato sua figlia. Rigoletto assolda quindi Sparafucile - un sicario - per uccidere il Duca. Maddalena (sorella di Sparafucile) dovrà attirare il Duca in una locanda fuori Mantova, poi Sparafucile lo ucciderà. Maddalena però si innamora del giovane e propone al fratello di uccidere il primo straniero che bussi alla porta della locanda e ingannare così Rigoletto. Gilda - avendo ascoltato tutto e provando ancora un profondo sentimento per il Duca - si sacrifica, bussando alla porta della locanda. Rigoletto, preso il sacco in cui Sparafucile ha messo il corpo, si reca al fiume per gettarlo; solo allora si rende conto che il corpo non è del Duca bensì della sua amata figlia.