Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
il cotone- BASIC PRESENTATION
Aurora Marinelli
Created on November 13, 2023
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Practical Presentation
View
Smart Presentation
View
Essential Presentation
View
Akihabara Presentation
View
Pastel Color Presentation
View
Modern Presentation
View
Relaxing Presentation
Transcript
voi che avete appena finito le fibre di origine animale
Le fibre naturali di origine vegetale
io che inizio a spiegare quelle di origine vegetale
go!
facciamo il punto
IL COTONE
Sections like this help you create order
Text + image
Contextualize your topic
Quote
Argomenti
Storia e origini
La coltivazione
Composizione chimica e struttura
Le caratteristiche commerciali
Vantaggi, svantaggi e manutenzione
Introduzione
Il cotone è una fibra tessile naturale da seme, ricavata dalla bambagia: l' insieme di filamenti che avvolge i semi delle piante del genere “Gossypium”. Fino a 10 anni fa era la fibra più utilizzata per l’abbigliamento, attualmente superato dal poliestere. Il cotone è largamente utilizzato perché molto versatile. Permette di creare dai tessuti più leggeri (cotone da camiceria) a quelli più pesanti (denim, canvas). E' utilizzato come tessuto pettinato ma con una sorta di cardatura può ottenere l’aspetto quasi vellutato, con una mano morbida del fustagno.
Storia e origini
Storia
Quella del cotone è una storia millenaria. I primi segni della sua presenza risalgono a 5000 anni fa nella valle dell’Indo, dove sono stati ritrovati i primi semi della pianta. In Europa, invece, il cotone è arrivato inizialmente in Grecia e sono stati gli arabi a portarlo nel nostro continente, intorno al 350 a.C., durante l’impero di Alessandro Magno. Nei secoli successivi, fino al 1400, in Europa il cotone resta un prodotto d’importazione del lusso data la difficoltà della filatura e della tessitura del cotone.
La diffusione
La sua vera diffusione è da ricollegare alla rivoluzione industriale (fine XVIII- inizio XIX secolo): attraverso all’automatizzazione dei processi produttivi si arriva ad un abbattimento dei costi permettendone la commercializzazione su larga scala e la rapida diffusione. L’industria del cotone, come la conosciamo oggi, inizia a prendere piede solo dopo l’invenzione del telaio meccanico e della macchina a vapore, che ha velocizzato anche la procedura della raccolta dei semi (con l’invenzione della macchina sgranatrice nel 1793).
Purtroppo però la storia del cotone è indissolubilmente intrecciata con quella della schiavitù: nel 1600 in Louisiana nascono le prime grandi piantagioni di cotone, dove gli schiavi sono costretti a raccogliere le piante destinate ad essere lavorate. Con l’avvento del XX secolo il cotone ha iniziato gradualmente a perdere d’importanza con l’arivo delle fibre man-made.
La coltivazione
3. Una volta conclusa la maturazione avviene la deiscenza ossia la capsula chiusa si apre e si mostra il fiocco di cotone chiamato bambagia.
1. Il fiore della pianta è molto simile alla malva, sboccia dopo 100gg e ha un colore che va dal giallo cheddar al rosa tenue al bianco.
4. Le fibre così esposte all’aria si essiccano e il cotone è pronto per essere raccolto.
2. Dopo la fecondazione del fiore matura la capsula che si indurisce e all’interno della quale si forma la peluria che contiene dai 5 ai 8 semi
Ci sono due tipi di peluria della bambagia distinti in base alla lunghezza
Lint --> è la parte esterna con peluria lunga, utilizzata proprio per i filati e i tessuti di cotone
Linter--> peluria interna che è più corta, fragile e aderente ai semi, è utilizzata per fibre artificiali o per una cellulosa per l’industria cartaria di alta gamma
Raccolta e...
La raccolta del cotone si fa alla fine della stagione calda e può essere fatta a mano o a macchina, ma l’85% della raccolta avviene a macchina. La raccolta a mano è più costosa ma di una qualità più alta avendo la possibilità di fare una cernita usando i frutti più maturi. La qualità della raccolta a macchina è più scadente ma più redditizia a livello quantitativo.
... sgranatura
Dopo la raccolta avviene la sgranatura chiamata anche ginning (o ginnatura); in questa sgranatura si libera la fibra dal seme e da eventuali impurità (foglie, terriccio etc). I fiocchi vengono poi sottoposti a pressatura al fine di ridurne il volume e facilitarne il trasporto. Vengono pressati e imballati in balle avvolte da sacchi di juta dal peso di circa 200kg che prendono il nome di cotone sodo.
raccolta, sgranatura e imballaggio
Composizione chimica e struttura morfologica
Il cotone è costituito quasi interamente da cellulosa (90%) e la restante parte è composta da acqua, grassi proteine e sostanze incrostanti. La fibra ha una lunghezza ridotta ed è quindi considerata una fibra discontinua. La fibra si presenta al microscopio come un sottile tubicino schiacciato e con un canale centrale cavo, detto lumen. L'aspetto è dunque nastriforme.
l'aspetto è simile ad un nastro
Presenta poche torsioni irregolari distanziate in modo discontinuo a volte anche con versi contrari. Nel corso della maturazione si sviluppa la parete di cellulosa: - nel caso di una fibra immatura la parete di cellulosa è fine o inesistente -nel caso di una fibra matura la parete esterna è spessa -nel caso di una fibra morta la parete colassa su se stessa
Le caratteristiche commerciali
La purezza
Il valore commerciale del cotone è determinato da diverse caratteristiche che sono: 1. la purezza 2. la lunghezza 3. la finezza 4. la provenienza
GRADO
La lunghezza
TIGLIO
La finezza
MICRONAIRE
La provenienza
Vantaggi, svantaggi e manutenzione
iniziamo il lino
abbiamo finito il cotone
Text + image
Contextualize your topic
Quote
Argomenti
Introduzione
La coltivazione
Composizione chimica e struttura
Le caratteristiche commerciali
Vantaggi, svantaggi e manutenzione
Introduzione
Per secoli il lino fu la fibra più usata in Europa, spodestata soltanto dal boom ottocentesco del cotone. Ci sono testimonianze del suo utilizzo da parte dei Sumeri e dei Babilonesi ed era ampiamente impiegato anche dagli antichi egizi. In europa raggiunse la sua massima espansione durante il Medioevo, rimanendo la fibra più largamente impiegata per diversi secoli. E’ solo successivamente alla rivoluzione industriale che portò all’avvento del cotone a buon mercato che la sua importanza cominciò gradualmente a ridursi.
La coltivazione
La coltivazione
Il lino non viene coltivato solo per la produzione di fibre tessili ed esistono tipologie di pianta più adatte ad una o all’altra finalità. Per estrarre la fibra tessile è preferibile una pianta a stelo lungo (che può raggiungere tra gli 80 e 120 cm) e meno ramificata in modo da ottenere fibre con un minor numero di interruzioni.
La coltivazione
Il lino non viene coltivato solo per la produzione di fibre tessili ed esistono tipologie di pianta più adatte ad una o all’altra finalità. Per estrarre la fibra tessile è preferibile una pianta a stelo lungo (che può raggiungere tra gli 80 e 120 cm) e meno ramificata in modo da ottenere fibre con un minor numero di interruzioni.
1)semina 2)estirpazione
Per tutte le varietà si passa dalla semina alla raccolta in un tempo piuttosto breve di 100 gg. Successivamente la pianta viene estirpata dalle radici attraverso delle apposite macchine in modo da assicurare la massima lunghezza della fibra. Una volta estirpato, il lino viene sottoposto a macerazione per favorire il distacco dei fasci fibrosi dal resto del materiale corticale (divisione delle fibre dalla corteccia)
3) macerazione
La macerazione può avvenire in maniera: -naturale→ lasciando gli steli a terra lasciando che la pioggia e i microorganismi inneschino il processo di degradazione -chimica → immergendo il lino in acqua e sostanze chimiche o materiale microbiologico (questa metodologia è sicuramente più rapida ma intacca maggiormente la fibra)
4) essiccazione 5) maciullatura 6) strigliatura
Il lino macerato viene poi fatto essiccare e successivamente sottoposto a maciullatura. Il risultato di questa operazione è poi sottoposto a strigliatura per separare definitivamente le fibre tessili dal restante materiale legnoso rimasto attaccato alla fibra. Otteniamo da questi procedimenti : -fibre lunghe e pregiate - fibre corte utilizzati per tessuti più grezzi - scarti fibrosi (stoppa) utilizzati per imbottiture e isolanti
Composizione chimica e struttura morfologica
la fibra è quasi interamente composta da cellulosa che provenendo dal fusto (a differenza del cotone) risulta più lignificata. Ogni filamento è formato dall’unione di fibre elementari lunghe 2-5 cm per una lunghezza complessiva dai 60 ai 100 cm per questo la fibra è classificata come raggruppata o discontinua.
La cementazione assai irregolare delle fibre elementari è dovuta ad un collante naturale chiamato pectina, insieme alla presenza di nodi risulta in filati non omogenei (fiammati). Le fibre elementari del lino al microscopio si presentano con forma cilindrica con un sottilissimo canale centrale (lumen). Le peculiarità del lino sta nella presenza di nodi deboli, posti trasversalmente o a forma di X che contribuiscono alla formazione di filati fiammati.
Le caratteristiche commerciali
Il colore
La lunghezza
A determinare il valore commerciale del lino concorrono diversi fattori: 1- il colore 2- la lunghezza 3- lo stato di maturazione 4- la finezza 5- la provenienza
Lo stato di maturazione
La finezza
La provenienza
La fibra da Canapa
Introduzione
La fibra tessile proviene dal libro della Cannabis Sativa che ha diversi utilizzi rispetto a quello nell’industria tessile come la produzione di cellulosa per la fabbricazione di carta e dai semi si possono ottenere oli e medicinali.
Coltivazione e raccolta
E' una pianta capace di adattarsi a diverse condizioni climatiche e ambientali. La raccolta delle piante è completamente meccanizzata e alla raccolta come per il lino seguono i processi di macerazione, maciullatura e strigliatura che permettono di estrarre le fibre adatte alla filatura ed eliminare gli elementi estranei.
Morfologia
Le fibre sono lunghe, dai 90 cm ai 4 mt, costituite dall’unione di fibre elementari di pochi centimetri per cui, come il lino, è considerata una fibra discontinua o raggruppata. Dal punto di vista chimico è una fibra composta quasi esclusivamente da cellulosa, ancora più lignificata del lino.
Al microscopio ha un aspetto con pareti molto spesse, presenta numerosi nodi disposti similmente a quelli del lino e nessuna torsione, il che la rende ancor più rigida. Ha una morfologia simile al lino ma discretamente più grossolana con più nodi e con sezione cilindrica leggermente ovoidale.
Lino
Canapa
Lavorazione
Una volta ottenute le fibre della canapa è possibile iniziare al regolare processo di filatura che segue il lino o si può inserire un procedimento meccanico intermedio in grado di ridurre la fibra ad una lunghezza minore e renderle allo stesso tempo più fini, morbide e non più raggruppate. Il risultato che si ottiene è un fiocco di canapa conosciuto come cafiocco.
IL COLORE
Più chiara --> maggior valore Più scura --> minor valore
LA FINEZZA
Corrisponde al diametro della fibra che ne caso del cotone è generalmente tra gli 11 e i 22 micron, un micronaggio superiore corrisponde ad una fibra più grossa e quindi di minor pregio
LA PROVENIENZA
i lini maggiormente apprezzati vengono dal Belgio, dalla Francia e dalla Russia.
Got an idea?
LA FINEZZA
La finezza di una fibra di lino può variare dai 16 ai 25 micron. Ad una fibra più sottile corrisponde una maggiore qualità. il lino giallo a sua volta viene diviso viene suddiviso in base alla sua finezza e quindi alla destinazione d’uso: lino fino per tele fini e merletti lino mezzano per tele comuni lino grosso per le tele più grosse
LO STATO DI MATURAZIONE
in base alla maturazione della pianta possiamo individuare il - - lino verde (più giovani con fibre più sottili ma meno resistenti)- il lino giallo (a media stagionatura, con fibre lunghe resistenti e morbide. Usato nell’abbigliamento perché di più alta qualità) - il lino bruno (molto stagionato, caratterizzato da fibre legnose, molto solide e soggette a spezzarsi).
LA PUREZZA
ll valore del cotone dipende dalla sua purezza in quanto una maggiore presenza di impurità o imperfezioni può causare difetti nel tessuto finale e portare al deprezzamento dello stesso
LA LUNGHEZZA
più la fibra è lunga più saranno pregiati i filati che avranno un valore commerciale maggiore. La lunghezza della fibra segue una classificazione standard:
- fibre corte: meno di 26mm -fibre medie tra i 26 e i 29 mm -fibre lunghe dai 30 ai 38 mm -fibre extra lunghe sopra i 39mm