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LA RADIO
Marco D'Arcangelo
Created on November 12, 2023
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Transcript
LA RADIO
RADIO EVOLUTION
LA STORIA E LE ONDE
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
CURIOSITA' DIVERTENTI
RADIO IN THE WAR
ARRIVA UNA RIVALE: LA TELEVISIONE
COME FUNZIONA LA RADIO
finale
LA STORIA DELLA RADIO FAR VIAGGIARE LE ONDE
È difficile dire chi sia stato il vero inventore della radio, perché furono in molti a contribuire alla sua realizzazione. Il primo in ordine di tempo fu il fisico inglese , che nel 1894 costruì il primo rivelatore di onde elettromagnetiche: uno strumento in grado di intercettare onde elettromagnetiche emesse fino a circa 150 m di distanza. Nel 1895 l’inventore italiano Guglielmo Marconi riuscì già a raggiungere distanze di circa 2 km, e l’anno successivo chiese un brevetto per la radiotelegrafia. Nel 1898 le distanze aumentarono a circa 100 km, e nel 1902 effettuò la prima trasmissione attraverso l’Oceano Atlantico. Con i sistemi di Marconi era possibile inviare solo semplici messaggi in codice Morse (dove lettere e numeri sono rappresentati da punti e linee), perché i segnali inviati erano troppo deboli per trasmettere voce umana e altri suoni udibili. La situazione cambiò quando lo statunitense Lee De Forest, nel 1907, inventò l’amplificatore a triodo, un dispositivo che consente di amplificare il segnale ricevuto, cioè di aumentarne notevolmente la potenza. In questo modo i segnali radio potevano anche muovere le membrane di altoparlanti e quindi riprodurre suoni veri e propri. Già nel 1907 era così possibile trasmettere suoni per mezzo di onde radio fino a 300 km di distanza.
OLIVER LODG
LA RADIO IN TEMPO DI GUERRA
Mussolini
Nel corso degli anni Trenta e Quaranta la radio divenne anche un importante strumento di propaganda politica. In Germania e in Italia i regimi totalitari dell’epoca colsero al volo le opportunità offerte da questo nuovo mezzo di comunicazione di massa, che consentiva per esempio di trasmettere i discorsi di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia a Roma, dando a ogni cittadino l’impressione di essere presente. Ma anche nei paesi democratici, specialmente durante la Seconda guerra mondiale, la radio fu importante per sostenere lo spirito dei cittadini. Famoso resta il caso del presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt, che pronunciava alla radio i «discorsi del caminetto», così chiamati perché il presidente trasmetteva da una stanza della Casa bianca in cui si trovava appunto un caminetto visibile nelle fotografie dell’epoca. Si tratta forse del primo esempio di uso della comunicazione di massa da parte di un leader politico per parlare direttamente e regolarmente con i cittadini.
Roosevelt
COME FUNZIONA LA RADIO
Il suono trasmesso dalla radio, che si tratti di un brano musicale o della voce umana, viene trasformato per mezzo di microfoni in un’onda elettromagnetica di frequenza e ampiezza variabili. Tuttavia quest’onda ha una frequenza troppo bassa, e quindi un’energia troppo piccola, per essere trasmessa a grandi distanze. Viene quindi usata per modulare, cioè modificare opportunamente, un’onda di frequenza molto più alta, detta onda portante proprio perché ‘porta’ letteralmente su di sé l’onda che si vuole trasmettere. I due tipi di modulazione più usati si distinguono in base a quale grandezza dell’onda portante viene modificata nel tempo e sono la modulazione di ampiezza (AM, dall’inglese Amplitude modulation) e la modulazione di frequenza (FM, dall’inglese Frequency modulation).
ARRIVA UN RIVALE: LA TELEVISIONE
A partire dagli anni Quaranta negli Stati Uniti e dagli anni Cinquanta in Europa la televisione prese rapidamente piede e rubò la scena alla radio perché questo nuovo mezzo di comunicazione di massa poteva trasmettere anche immagini, grazie a un’evoluzione della tecnica utilizzata per le trasmissioni radio.
Molti pensarono che i giorni della radio fossero finiti: la televisione prese rapidamente il posto della sua antenata come centro di intrattenimento domestico, e le famiglie che prima si radunavano attorno all’apparecchio radiofonico per ascoltare sceneggiati, notiziari e programmi musicali iniziarono presto a radunarsi attorno all’apparecchio televisivo, che proponeva uno spettacolo più coinvolgente. Due fattori, tuttavia, permisero alla radio di sopravvivere. Prima di tutto il diffondersi delle radio a transistor, piccole, leggere ed economiche ... le generazioni più giovani – che in particolare negli Stati Uniti avevano molta più serenità economica e indipendenza di quanto non fosse accaduto ai loro padri – trovarono in essa uno strumento perfetto e portatile per ascoltare un nuovo tipo di musica, il rock, che nasceva in quegli anni.
L'EVOLUZIONE DELLA RADIO
Oggi la radio è un mezzo di comunicazione quanto mai vitale e importante per milioni di persone. Prima di tutto continua a essere il canale più importante per la diffusione della musica, vista anche la contemporanea crisi del mercato del disco e grazie alla presenza di un nuovo genere di professionisti, i disc jockey. Inoltre è tornata a essere un fondamentale mezzo di informazione, perché molte persone, nelle grandi città, trascorrono anche una o due ore in automobile ogni giorno per spostarsi da casa al luogo di lavoro. Questo ha garantito il successo anche di emittenti destinate a pubblici diversi, in cui si parla e si discute oltre a trasmettere musica. In aggiunta, oggi molte radio, anche piccole, si possono ascoltare tramite Internet e così molte persone, fra le tante che trascorrono la giornata davanti al computer, ascoltano la radio mentre lavorano.
CURIOSITA': I MARZIANI ALLA RADIO
La sera del 30 ottobre 1938 l’allora giovane attore e regista statunitense, Orson Welles, si mise ai microfoni della CBS Radio per mandare in onda un radiodramma basato sul romanzo di Herbert George Wells, La guerra dei mondi. Lo spettacolo, costruito come la radiocronaca dell’invasione degli Stati Uniti da parte degli alieni, venne ascoltato da oltre sei milioni di americani, e nonostante ripetuti annunci – prima e dopo la trasmissione – che avvisavano che si trattava di una finzione, almeno un milione di persone credette che gli extraterrestri fossero arrivati davvero.
Il panico si sparse per il paese (ci furono diversi suicidi), la polizia e la Guardia nazionale vennero mobilitate, alcuni quotidiani prepararono addirittura edizioni speciali sull’invasione degli alieni. Gli alieni non c’erano, ma fu la prova che gli Stati Uniti, e tutto il mondo, avevano davvero subito l’‘invasione’ di un nuovo e potentissimo mezzo di comunicazione in grado di mobilitare la folla come mai prima d’allora.
THE END
Made by: Marco D'Arcangelo III A
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. Inventata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la trasmissione di onde radio fu utilizzata inizialmente per la telegrafia, finché negli anni Venti nacquero le prime stazioni radiofoniche. Da allora questo mezzo ha conosciuto un grande sviluppo, incontrastato fino a che l’arrivo della televisione, nel secondo dopoguerra, non l’ha fatta passare un po’ di moda. Qualcuno allora ha pensato a una sua prossima scomparsa, che invece non si è ancora verificato.