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LE BACCHIDI

Flavia Ferreri

Created on November 11, 2023

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Transcript

LE BACCHIDI

Tito Maccio Plauto

Inizio

INDICE

1. Atto I

2. Atto II

3. Atto III

4. Atto IV

5. Atto V

6. Personaggi

7. Temi

ATTO I

Arriva Pistoclero (adulescens), che provoca le due sorelle criticando la loro vita dissoluta. Ma alla fine le due ammaliatrici riescono a convincere il giovane ad entrare in casa loro. Ariva Lido (pedagogo di Pistoclero) che mette in guardia il suo allievo dall'amore per le donnine, ma egli è convinto ad entrare. I due entrano nella casa delle Bacchidi.

ATTO II

Dialogo tra Crisalo (servo di Mnesiloco e suo alleato contro il padre del suo padrone), appena arrivato, e Pistoclero: il giovane gli comunica di aver ritrovato l'amata di Mnesiloco, il servo già escogita un piano a svantaggio del padrone per raggranellare la cauzione per Bacchide: 200 filippi d'oro. Andatosene Pistoclero, arriva Nicobulo (padre del giovane padrone); il servo racconta al padre del suo padrone che parte dei soldi è rimasta ad Efeso, al sicuro nella casa di un sacerdote ed a disposizione del vecchio, avendo Arcifrega, amico di Nicobulo rifiutato di pagarli: in questo modo Mnesiloco potrà usare tutto il denaro a suo piacimento. Poi Nicobulo se ne va in cerca del figlio che vuole salutare.

ATTO III

Lido esce furioso dalla casa delle Bacchidi, intenzionato ad informare Filosseno del comportamento del figlio. Arriva Mnesiloco grato all'amico di cui tesse le lodi, ma si ricrede stupefatto davanti al racconto di Lido che trascina un riluttante Filosseno davanti alla casa delle Bacchidi: Pistoclero si lasciava andare a inequivocabili effusioni con Bacchide. I due lasciano poi il giovane con il compito di riportare Pistoclero sulla retta via, ma Mnesiloco è furente: infatti crede ancora che vi sia una sola Bacchide. Il giovane decide di restituire i soldi al padre per non riscattare la meretrice, chiedendo però il perdono per Crisalo che ha agito su suo ordine. Quando arriva Pistoclero, Mnesiloco lo accusa, ma si ricrede alla vista delle due Bacchidi.

ATTO IV

Arriva il parassita a reclamare i soldi per il suo padrone, Pistoclero lo caccia a male parole. Ora i due amici sono alle prese con il problema di recuperare il denaro. Sopraggiunge Crisalo che trova subito l'inghippo ai danni di Nicobulo che inizialmente non si fida di lui. All'arrivo di Cleomaco, Crisalo riesce con l'inganno a far pagare al vecchio la cauzione per Bacchide. Rimasto solo, Crisalo, si loda, paragonandosi agli Atridi e ad Ulisse, espugnatori della vecchia rocca di Troia. Alla fine il servo riesce a ricavare altri 200 filippi al padre del suo padrone. Come? Il servo racconta al padre di Mnesiloco che per zittire Bacchide e impedire che l'infamia dell'accaduto colpisca suo figlio servono questi altri 200 filippi. Intanto Filosseno è ormai convinto a passare sopra le scappatelle del figlio.

ATTO V

Nicobulo, ormai cosciente dello smacco subito, incontra Filosseno: insieme decidono di far visita alle Bacchidi per recuperare i loro figli. La storia ha un epilogo irriverente: anche i due vecchi finiscono nel cadere nelle trappole amorose delle due meretrici.

PERSONAGGI

Lido

Pedagogo di Pistoclero, è sconcertato dal comportamento immorale del suo allievo, che si intrattiene con delle meretrici, lo ostacola nelle sue azioni ma non trova un alleato nel padre del giovane, del quale aveva chiesto l'aiuto.

Bacchide I e Bacchide II

Sono entrambe meretrici, con le loro capacità seduttive riescono abilmente a gestire la situazione in proprio favore, pur comparendo solamente nella prima e nell'ultima scena; tra le due la prima è quella più navigata, è lei quella che tiene in suo potere gli altri personaggi.

Filosseno
Il padre di Pistoclero, è più accondiscendente verso la vita amorosa del figlio, memore dei suoi trascorsi giovanili.

Pistoclero

Cleomaco

Adulescens, all'inizio sembra impaurito da quella che sembra un'iniziazione amorosa, poi inevitabilmente cede alle moine delle meretrici.

Classico soldato sbruffone, è uno degli ostacoli che si frappongono tra Mnesiloco e Bacchide, della quale detiene la proprietà. Esige del denaro per rinunciarvi, e la ricerca dei soldi da pagare al soldato sarà il fulcro attorno al quale ruota la commedia.

Mnesiloco

Amico di Pistoclero, è di ritorno da un viaggio ad Efeso, per ritirare un pagamento da un debitore del padre. Ha incaricato l'amico di ritrovargli la donna di cui era innamorato, Bacchide.

Crisalo

Altri personaggi secondari sono uno Schiavetto, un Parassita del soldato ed Artamone, un aguzzino di Nicobulo, chiamato dal vecchio per punire Crisalo.

Servo di Mnesiloco e suo alleato contro suo padre, di cui scatena le ire. Come tutti i servi della commedia plautina, è astuto ed al bisogno irriverente, non si fa scoraggiare dalle difficoltà e mantiene sempre fisso il suo obiettivo, per il quale teme di diventare "pellaccia da scudisciate" se scoperto dal suo antagonista.

Nicobulo
Vecchio padre di Mnesiloco, si fa ingannare con facilità dal servo del figlio; si fida eccessivamente di Mnesiloco e mantiene sempre alta la sua statura morale, non all'altezza, però, della sua credulità.

Temi

Sono presenti i temi tipici delle commedie Plautine, quelli che ricorrono ripetutamente, ovvero: l'amore contrastato di un giovane adulescens dal padre e da un miles e l'equivoco dello scambio tra le due bacchidi. Il primo si può osservare per tutta la commedia, ma soprattutto durante i numerosi dialoghi tra Nicobulo e suo figlio, Pistoclero. Il secondo, invece, si nota quando Mnesiloco crede che Pistoclero gli abbia rubato la donna poiché non sapeva che le Bacchidi erano due.