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energia del mare
Christian Mangialardi
Created on November 8, 2023
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ENERGIA DELLE ONDE DEL MARE
Il futuro dell’energia dalle onde del mare è in continua crescita. Per garantire un costante approvvigionamento energetico, si punta su risorse naturali illimitate come l’acqua, il sole e il vento e l’energia dal moto ondoso, dalle maree è l’ultima frontiera delle energie rinnovabili. Progetti pilota sono in corso di sviluppo in tutto il Mondo.
I Paesi che stanno investendo di più sullo sviluppo di questa nuova tipologia sono gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia.
Si tratta dell’energia cinetica del movimento delle onde. Delle varie forme di energia dal mare, quella dal moto ondoso è quella studiata da più tempo e che ha visto il maggior numero di sperimentazioni, soluzioni e prototipi impiantistici.
Cos'è l'energia delle onde del mare? Energia è dovuta all'azione che il vento esercita sulla superficie del mare e che porta alla generazione di increspature della superficie stessa dell'acqua.
Come produrre energia elettrica con il mare? Sistema con impianti sommersi, Il cambiamento di pressione idrostatica, dovuto al moto ondoso, muove il cilindro sommerso in direzione verticale, generando in questo modo energia meccanica. Questa energia meccanica è poi trasformata in energia elettrica da un generatore.
Quali sono gli svantaggi dell'energia marina? Energia marina: come funziona, vantaggi e svantaggi Tra gli svantaggi dell'energia marina però vanno elencati sicuramente gli alti costi di realizzazione e gestione e la difficoltà a trovare delle zone idonee per gli impianti. Non tutte, infatti, sono adatte per la loro installazione e il loro funzionamento, senza contare che richiedono spazi enormi.
IL PEWEC
COS'E' IL PEWEC?
I PeWEC sono sistemi in grado di produrre energia elettrica sfruttando il moto ondoso, ovvero l’energia prodotta dalle onde marine, pensati per soddisfare l’intero fabbisogno energetico di piccole isole italiane.
COME FUNZIONANO I PEWEC?
PeWEC, acronimo di Pendulum Wave Energy Converter, è un sistema galleggiante in grado di produrre energia elettrica sfruttando l’oscillazione dello scafo data dal moto ondoso del mare. Presentata dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologia, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) nel 2015, questa alternativa low cost sarebbe particolarmente utile per garantire la fornitura di energia elettrica alle piccole isole italiane che, attualmente, dipendono da combustibili inquinanti. Infatti, una decina di PeWEC sono in grado di produrre energia per un paese di circa 3.000 abitanti in maniera del tutto ecologica e senza arrecare danni alla flora e fauna marina.
Il PeWEC 2.0 è il risultato di una nuova collaborazione tra Enea e il Politecnico di Torino, e rappresenta un aggiornamento con diverse migliorie e innovazione rispetto al precedente. Un prototipo in scala 1:25 è stato testato presso la Vasca Navale dell’Università Federico II di Napoli per studiare la disposizione degli ormeggi e validare la resistenza del dispositivo in situazioni estreme. Attualmente, si lavora alla realizzazione del PEWEC in scala 1:1 da oltre le 1000 tonnellate di peso, lungo 15 metri e caratterizzato da una larghezza e altezza di 23 e 7,5 metri rispettivamente.
I PRINCIPALI VANTAGGI DEL PEWEC
Prima di tutto, l’utilizzo di sistemi PeWEC permetterebbe di produrre energia a bassi costi concedendo all’utente finale la possibilità di risparmiare sulla bolletta. Si pensi, ad esempio, ai recenti rincari delle bollette dovuti alle spese di approvvigionamento di combustibili come il petrolio. Inoltre, i PeWEC limiterebbero i fenomeni di erosione delle coste, riducendo la potenza di impatto delle onde sulle coste. Infine, questa tecnologia presenta anche dei vantaggi rispetto ad alternative come l’eolico e i pannelli fotovoltaici, non solo a livello visivo, ma anche dalla possibilità di sfruttare una maggiore energia provocata dalle onde nei mesi invernali, periodo in cui i consumi energetici sono massimi.
ENERGIA DELLE MAREE
Il funzionamento di una centrale prevede che il bacino si riempia durante l'alta marea, mentre, durante la bassa marea, l'acqua venga convogliata in uscita verso le turbine. Il movimento generato dallo spostamento dell'acqua in entrata ed uscita produce energia pulita.
L'energia mareomotrice è una delle energie rinnovabili diffuse fin dall'antichità. Per produrre questa forma di energia si sfrutta l'attrazione gravitazionale della Luna, che provoca le maree.
L’energia mareomotrice è una delle energie rinnovabili diffuse fin dall’antichità. Per produrre questa forma di energia si sfrutta l’attrazione gravitazionale della Luna, che provoca le maree. Se in origine si utilizzavano i cosiddetti “mulini a marea”, adesso i sistemi più efficaci per ricavare questo genere di energia sono due: Centrale mareomotrice: tramite sistemi a barriera si spostano orizzontalmente grandi masse d’acqua. Questi impianti vengono costruiti in genere in mare aperto e lungo i fiumi. Nelle fasi di alta marea, l’acqua viene raccolta in grandi bacini. Quando, viceversa, la marea è bassa, l’acqua defluisce tramite conduttore idrauliche all’interno delle quali sono presenti turbine collegate ai generatori elettrici. Una centrale mareomotrice ha un elevato impatto ambientale e un costo molto alto. Idrogeneratori: a basso impatto ambientale, sono turbine marine galleggianti. Queste sfruttano l’energia cinetica derivante dalle correnti d’acqua. Le turbine sono collocate a mezz’acqua, oppure vengono ancorate al fondo del mare.
STRUMENTI PER RICAVARE ENERGIA DALLE MAREE
IDROGENERITORE COS'E'?
Idrogeneratori: sono a tutti gli effetti turbine marine galleggianti poste a mezz'acqua o ancorate al fondo del mare. Sfruttano l'energia cinetica che proviene dalle correnti d'acqua e sono a basso impatto ambientale
COME FUNZIONA L'IDROGENERITORE?
Idrogeneratori: si tratta di turbine marine galleggianti sia in acque basse, in prossimità della costa, che in acque profonde, ancorate al fondo del mare, oppure a mezz’acqua. Queste centrali sfruttano l’energia cinetica contenuta nella corrente di acqua, per produrre energia elettrica. Il flusso all’interno di un condotto di un metro quadrato di superficie ad una velocità di 3 m/s permette di ottenere circa 3 kW di potenza, pari ai consumi massimi all’interno di un’abitazione. Questa tipologia di impianti ha un impatto ambientale di gran lunga inferiore rispetto alle centrali mareomotrici. Un’installazione di idrogeneratori è in Italia ed è la turbina di Kobold a Messina.
QUALI SONO GLI SVANTAGGI E I VANTAGGI?
Analizziamo l’energia dalle maree: i vantaggi e gli svantaggi. Trai i vantaggi più positivi c’è la sua natura rinnovabile, in quanto si sfrutta l’energia cinetica generata dallo spostamento delle acque grazie alle maree: fenomeno naturale periodico influenzato dall’effetto gravitazionale della luna e del sole sul nostro pianeta. Nonostante l’enorme vantaggio di essere un’energia rinnovabile, l’energia mareomotrice presenta alcuni svantaggi da tenere in considerazione: Energia intermittente: l’energia mareomotrice è dipendente dalle maree, quindi da un fenomeno naturale che avviene periodicamente a cadenze regolari, Elevato dislivello di marea: solo in poche zone al mondo si registra un dislivello di acqua sufficiente a far funzionare le centrali mareomotrici Sedimentazione fluviale: nel caso di impianti situati sulla foce di un fiume è possibile che la funzionalità dell’impianto venga pregiudicata dal deposito di sedimenti; Erosione e paesaggio: le opere marittime artificiali hanno un impatto sul flusso naturale dell’acqua che può portare all’ erosione della costa e a conseguenze sull’habitat naturale.