UDA 2 - Lo sviluppo dell'Occidente medievale Lezione 8
Federico II di Svevia (1194-1250) il progetto italiano e lo scontro
Trimestre - Settembre 2023
Chi fu Federico II di Svevia
- Membro della casata degli Hohenstaufen.
- Figlio di Enrico VI e Costanza di Altavilla
- Nipote di Federico I Barbarossa.
Il potere di Federico II:
- Ereditò dalla madre il Regno di Sicilia (Costanza era figlia di Ruggero II di Altavilla, il re normanno di Sicilia - v. p. 48).
- Nel 1212 divenne re di Germania con l'appoggio di Papa Innocenzo III, con la promessa di tenere separati i due domini: il Regno di Sicilia e l'Impero germanico.
- Nel 1220 fu eletto imperatore prevalendo sul rivale Ottone di Brunswick (alleato di Giovanni Senzaterra sconfitto a Bouvines).
Il progetto di Federico II: ricostituire l'impero in Italia
Ottenuto il titolo imperiale, Federico II venne meno ai patti stabiliti con il pontefice e stabilì la sua base in Sicilia con l'obiettivo di ricostituire l'autorità e l'unità imperiale in Italia. Impose un potere centralizzato, di tipo statale. Nel 1230 entrarono in vigore le Costituzioni di Melfi, in cui venne sancito:
- il monopolio statale del diritto e la conseguente limitazione delle autonomie di baroni, vescovi e città;
- l'obbligo di pagare le tasse senza esenzioni;
- divieto dei sudditi di portare armi e restringimento dell'uso legittimo della forza ai soli ufficiali del re;
- instaurazione di un apparato amministrativo laico;
- istituzione di un consiglio del re con funzioni esecutive.
La corte di Federico II: "stupor mundi"
Conosciuto come stupor mundi (stupore del mondo) tra i suoi contemporanei, l'imperatore era dotato di un'inestinguibile curiosità intellettuale: esperto in filodogia, matematica, astrologia, algebra, medicina e scienze naturali, si dice che Federico conoscesse ben nove lingue. La sua eredità culturale è incarnata nell'Università di Napoli, fondata dall'imperatore nel 1224 per disporre di un ceto di funzionari fedeli istruiti all’interno dei confini. Federico favorì inoltre lo studium medico di Salerno, centro di cultura fondato sulle innovazioni nel campo portate dalla cultura araba.
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Lo scontro con la CHIESA...
1. La partecipazione alle VI^ crociata: una promessa che causò la prima scomunica di Federico II, che rinviava la partenza per non perdere il controllo sull'Italia. Nel 1228 partì ma, invece delle armi, usò la diplomazia per farsi restituire la città Gerusalemme - soluzione non gradita alla Chiesa, che non ammetteva trattative con gli "infedeli". 2. L'anticristo: un conflitto ideologico la seconda scomunica arrivò in seguito allo scontro con i comuni (v. slide successiva). Papa Innocenzo IV dichiarò deposto l'imperatore in quanto incarnazione del male sulla Terra, e invitò i suoi sudditi alla disobbedienza. I feudatari tedeschi colsero l'occasione per promuovere l'elezione di un nuovo imperatore.
...e il conflitto con i COMUNI
- 1226: ricostituzione della Lega Lombarda in funzione anti-imperiale, appoggiata immediatamente dal Papa. Le città italiane si divisero tra sostenitori del Papa (guelfi) e sostenitori del progetto imperiale (ghibellini).
- Battaglia di Cortenuova (1237): l'Imperatore prevale sulla Lega, senza tuttavia riuscire a conquistare Milano.
- Battaglia di Parma (1248): i Guelfi inflissero una nuova pesante sconfitta all'esercito di Federico II nei pressi della città di Parma, che segnò la fine del progetto di Federico.
- 1250: Federico II muore inaspettatamente, lasciando la penisola in una situazione critica.
Federico II: riepilogo
VITA e POLITICA
- 1194-1250 (nascita e morte)
- 1220 (elezione a imperatore e incoronazione)
- 1230 (entrata in vigore delle Costituzioni Melfitane)
RAPPORTO CON LA CHIESA
RAPPORTO CON I COMUNI
- 1226 (ricostituzione della Lega Lombarda in funzione anti-imperiale)
- 1237 (Battaglia di Cortenuova)
- 1248 (Battaglia di Parma)
Dopo Federico II: angioini e aragonesi
Il breve regno di Manfredi di Hohenstaufen (1258-1266) Dopo la morte di Federico, la corona del regno passò a Manfredi, figlio illegittimo dell'illustre "puer Apuliae". Battaglia di Montaperti (1260) Vittoria dei ghibellini capeggiate dalla città di Siena contro i guelfi capeggiati da Firenze. Reazione dei guelfi Il Papa chiede il sostegno dei Re di Francia, Luigi IX. In cambio, garantisce la corona del Regno di Sicilia al fratello di Re Luigi, Carlo d'Angiò. Battaglia di Benevento (1266) Le truppe di Carlo d'Angiò sconfiggono e uccidono Manfredi Battaglia di Tagliacozzo (1268) Anche il nipote di Federico II e ultimo erede della casata di Svevia, Corradino, viene sconfitto. Con la sua morte ha inizio il dominio angioino nel Regno di Sicilia.
Dopo Federico II: angioini e aragonesi
I Vespri siciliani (1282) Carlo d'Angiò trasferì la corte reale da Palermo a Napoli. La Sicilia viene quindi relegata ai margini del regno, ma le imposte sono elevate: il malcontento sfocia in una sollevazione popolare anche nota come "guerre del Vespro". L'intervento di Pietro III d'Aragona I siciliani si appellano a Pietro III, re del Regno di Aragona e coniugato con la figlia di Manfredi, per combattere gli angioini. Pace di Caltabellotta (1302) Firmata fa Carlo di Valois, come capitano generale di Carlo II d'Angiò, e Federico III d'Aragona; tale trattato concluse quella che viene indicata come la prima fase dei Vespri. Trattato d'Avignone (1372) Questo trattato segna la separazione tra il Regno di Sicilia (aragonesi) e il Regno di Napoli (angioini): tuttavia, gli scontri tra angioini e aragonesi per il dominio nell'Italia Meridionale perdureranno fino al 1372, anno in cui il trattato di Avignone sancisce
L'Italia dopo la pace di Caltabellotta (1302)
Federico II
Francesca Campoli
Created on November 6, 2023
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UDA 2 - Lo sviluppo dell'Occidente medievale Lezione 8
Federico II di Svevia (1194-1250) il progetto italiano e lo scontro
Trimestre - Settembre 2023
Chi fu Federico II di Svevia
- Membro della casata degli Hohenstaufen.
- Figlio di Enrico VI e Costanza di Altavilla
- Nipote di Federico I Barbarossa.
Il potere di Federico II:Il progetto di Federico II: ricostituire l'impero in Italia
Ottenuto il titolo imperiale, Federico II venne meno ai patti stabiliti con il pontefice e stabilì la sua base in Sicilia con l'obiettivo di ricostituire l'autorità e l'unità imperiale in Italia. Impose un potere centralizzato, di tipo statale. Nel 1230 entrarono in vigore le Costituzioni di Melfi, in cui venne sancito:
La corte di Federico II: "stupor mundi"
Conosciuto come stupor mundi (stupore del mondo) tra i suoi contemporanei, l'imperatore era dotato di un'inestinguibile curiosità intellettuale: esperto in filodogia, matematica, astrologia, algebra, medicina e scienze naturali, si dice che Federico conoscesse ben nove lingue. La sua eredità culturale è incarnata nell'Università di Napoli, fondata dall'imperatore nel 1224 per disporre di un ceto di funzionari fedeli istruiti all’interno dei confini. Federico favorì inoltre lo studium medico di Salerno, centro di cultura fondato sulle innovazioni nel campo portate dalla cultura araba.
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Lo scontro con la CHIESA...
1. La partecipazione alle VI^ crociata: una promessa che causò la prima scomunica di Federico II, che rinviava la partenza per non perdere il controllo sull'Italia. Nel 1228 partì ma, invece delle armi, usò la diplomazia per farsi restituire la città Gerusalemme - soluzione non gradita alla Chiesa, che non ammetteva trattative con gli "infedeli". 2. L'anticristo: un conflitto ideologico la seconda scomunica arrivò in seguito allo scontro con i comuni (v. slide successiva). Papa Innocenzo IV dichiarò deposto l'imperatore in quanto incarnazione del male sulla Terra, e invitò i suoi sudditi alla disobbedienza. I feudatari tedeschi colsero l'occasione per promuovere l'elezione di un nuovo imperatore.
...e il conflitto con i COMUNI
Federico II: riepilogo
VITA e POLITICA
- 1220 (elezione a imperatore e incoronazione)
- 1230 (entrata in vigore delle Costituzioni Melfitane)
RAPPORTO CON LA CHIESA- 1228 (Sesta Crociata)
RAPPORTO CON I COMUNIDopo Federico II: angioini e aragonesi
Il breve regno di Manfredi di Hohenstaufen (1258-1266) Dopo la morte di Federico, la corona del regno passò a Manfredi, figlio illegittimo dell'illustre "puer Apuliae". Battaglia di Montaperti (1260) Vittoria dei ghibellini capeggiate dalla città di Siena contro i guelfi capeggiati da Firenze. Reazione dei guelfi Il Papa chiede il sostegno dei Re di Francia, Luigi IX. In cambio, garantisce la corona del Regno di Sicilia al fratello di Re Luigi, Carlo d'Angiò. Battaglia di Benevento (1266) Le truppe di Carlo d'Angiò sconfiggono e uccidono Manfredi Battaglia di Tagliacozzo (1268) Anche il nipote di Federico II e ultimo erede della casata di Svevia, Corradino, viene sconfitto. Con la sua morte ha inizio il dominio angioino nel Regno di Sicilia.
Dopo Federico II: angioini e aragonesi
I Vespri siciliani (1282) Carlo d'Angiò trasferì la corte reale da Palermo a Napoli. La Sicilia viene quindi relegata ai margini del regno, ma le imposte sono elevate: il malcontento sfocia in una sollevazione popolare anche nota come "guerre del Vespro". L'intervento di Pietro III d'Aragona I siciliani si appellano a Pietro III, re del Regno di Aragona e coniugato con la figlia di Manfredi, per combattere gli angioini. Pace di Caltabellotta (1302) Firmata fa Carlo di Valois, come capitano generale di Carlo II d'Angiò, e Federico III d'Aragona; tale trattato concluse quella che viene indicata come la prima fase dei Vespri. Trattato d'Avignone (1372) Questo trattato segna la separazione tra il Regno di Sicilia (aragonesi) e il Regno di Napoli (angioini): tuttavia, gli scontri tra angioini e aragonesi per il dominio nell'Italia Meridionale perdureranno fino al 1372, anno in cui il trattato di Avignone sancisce
L'Italia dopo la pace di Caltabellotta (1302)