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La cordigliera delle Ande

Alice Tundo

Created on November 4, 2023

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LE ANDE

INTRODUZIONE

Sono la più grande e lunga catena montuosa del mondo è collocata lungo tutta la costa occidentale del Sud America e si espone in un’area di oltre 7.000 chilometri. La Cordigliera delle Ande si estende lungo ben sette Paesi: Venezuela, Colombia, Ecuador, Bolivia, Cile, Perù e Argentina.

La Catena Andina è un esempio di orogenesi in atto; essa si snoda lungo tutta l’America del Sud Il Sudamerica è in gran parte una placca stabile. La parte occidentale del Sudamerica, viceversa, è caratterizzata dalla lunghissima catena montuosa delle Ande, lunga circa 8.000 chilometri.

Come si sono formate?

Le Ande si sono formate al di sopra di una zona di subduzione, vale a dire di collisione e sprofondamento di due placche tettoniche (la placca antartica e quella di Nazca) al di sotto del continente sudamericano. Ciò determina, tipicamente, la presenza di montagne, terremoti e vulcani:

le Ande, non acaso, sono tra le principali catene montuose del mondo, e la zona è nota per essere stata epicentro di alcuni tra i più grandi terremoti della storia dovuti proprio alla convergenza tra placche come, ad esempio, il terremoto che colpì Valdivia, in Cile, il più forte terremoto che i sismografi abbiano mai registrato.

Il grande terremoto Cileno

Valdivia è nota per essere stata, il 22 maggio 1960, epicentro del terremoto più forte mai registrato sulla Terra con una magnitudo momento di 9,5 gradi, noto anche come Grande Terremoto Cileno. Il terremoto provocò devastanti tsunami che, attraversando l'Oceano Pacifico, colpirono anche il Giappone e le isole Hawaii.

Il sisma fu così violento che oltre a raggiungere una magnitudo 9.5, fece tremare la terra per 13 interminabili minuti – e proprio per questo motivo è considerato non solo il terremoto più forte ma anche quello più duraturo mai registrato. In realtà, anche se viene chiamato "di Valdivia", il grande terremoto del Cile distrusse centri abitati per centinaia di km lungo tutta la costa cilena, colpendo anche diversi comuni nell'entroterra. In più, nelle ore successive al terremoto, le coste del Pacifico vennero anche colpite da un violento tsunami, aggiungendo altri danni ad una situazione già catastrofica. In termini di danni, si stimano più di 1600 vittime e circa 3000 feriti nel solo Cile meridionale.

Il Grande Terremoto Cileno seguì a un sisma minore, avvenuto il 23 maggio alle 06:02 ora locale, che tagliò le linee di telecomunicazione tra il sud e il resto del paese. La scossa principale colpì mentre si organizzavano i soccorsi e interessò un'area costiera di 400.000 km² tra Talca e Chiloé. L'evento sismico principale durò circa tredici minuti e fu seguito nelle settimane successive da diverse serie di repliche. Dopo il terremoto, il livello del mare salì improvvisamente (furono registrati quattro metri nel porto di Valdivia), sommergendo interi villaggi come Toltén. Alle 16:20 un'onda di otto metri colpì la costa cilena e dopo dieci minuti ne giunse un'altra di dieci metri, martoriando l'area già sconvolta dal terremoto.

La forza del terremoto fu avvertita con maggiore intensità nelle fosse tettoniche, il che spiega perché Valdivia e Puerto Octay (quest'ultima al centro della Grande Valle Centrale) furono colpite con più violenza rispetto a città più vicine all'epicentro. Il terremoto causò una variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre di 63 millesimi di secondo d'arco (corrispondenti a circa 195 cm se misurati su un meridiano) ed una variazione sulla durata del giorno siderale di 23 milionesimi di secondo.

L'eruzione del vulcano Puyehue

Il 24 maggio, trentotto ore dopo la forte scossa, il vulcanoPuyehue riprese la sua attività lungo il suo fiancomeridionale. Il vulcano è situato fra due vallatescarsamente popolate delle Ande; di conseguenzal'eruzione ebbe pochi testimoni oculari e ricevette anchescarsa attenzione da parte dei media locali, preoccupatidei danni e dalle vittime causate dal sisma. Il terremoto fula causa di questa nuova eruzione. L'eruzione si concluse ilsuccessivo 22 luglio.

Spiegazione tettonica

Il terremoto è stato innescato dala subduzione della placca di Nazca sotto la placca sudamericana e dalla conseguente liberazione di energia meccanica lungo lungo la faglia corrispondente alla fossa di Atacama. La subdozione è infatti il fenomeno che genera i terremoti più potenti, poichè la sua conformazione richiede un enorme accumolo di energia per lungo tempo, prima che possa essere liberata durante l'evento sismico.

L'ipocentro del terremoto, localizzato a 33 km di profondità, è stato relativamente poco profondo in confronto ai 70 km che può raggiungere nei terremoti in Cile o in Argentina. La frattura che si è prodotta nel suolo era lungo 800 km, da Talca a Chiloè, e si è prodotta a una velocità stimata di 3,5 km al secondo.

Perchè i terremoti si verificano spesso in cile?

Questo può essere spiegato brevemente dal fenomeno della subduzione. Questo è l'attrito di due aree della crosta terrestre, durante la quale la placca di Nazca viene spostata sotto la placca sudamericana. La zona di subdozione è instabile, perchè il bordo che affonda in profondità nella lastra penetra nel mantello, mentre destabilizza lo stato della lastra superiore. La maggioer parte dei terremoti registrati in Cile ha origine nella fossa cilena peruviana, fino a cento chilometri dalla costa.

Come mai nella cordigliera delle Ande avvengono spesso terremoti?

La linea di contatto delle due zolle prende il nome di faglia si Sant'Andrea e corrisponde alla principale di un sistema complesso di faglie. Questo inarrestabile movimento accumula nelle rocce enormi tensioni che quando si liberano provocano terribili terremoti che possono spostare la terra anche di metri

Come si sono formati i vulcani andini?

I vucani andini si sono formai pr effetto della subduzione della placca di Nazca e della placca antartica al di sotto di quella sudamericana. La cintura è suddivisa in quattro zone vulcaniche separate tra loro da aree prive di vulcanismo. Il vulcano Romeral, in Colombia, è il più settentrionale tra i membri attivi della catena

Grazie dell'attenzione!

Lavoro svolto da: Oscar Cerri Basso, Luigi Russo, Alessia Tundo, Laura Chiapperini, Leo Cannito.