Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Conte Ugolino (test)

Matteo Cerrito

Created on November 1, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Vaporwave presentation

Animated Sketch Presentation

Memories Presentation

Pechakucha Presentation

Decades Presentation

Color and Shapes Presentation

Historical Presentation

Transcript

IL CONTE UGOLINO

CANTO XXXIII - INFERNO DI DANTE ALIGHIERI

Indice

1. Chi era il Conte Ugolino

2. Il Conte Ugolino nell'Inferno di Dante

3. Canto XXXIII - Nono Cerchio

4. Arcivescovo Ruggieri

5. Il Conte Ugolino e i suoi figli

6. Un finale aperto

Il conte Ugolino della Gherardesca nacque nella prima metà del Duecento da nobile famiglia pisana di origine sarda, che possedeva feudi in Maremma e in Sardegna. Sebbene appartenesse a una stirpe tradizionalmente ghibellina, nel 1275 si accordò col genero Giovanni Visconti per far trionfare a Pisa il partito guelfo. Dopo la sconfitta dei Pisani nella battaglia della Meloria (1284), divenne podestà di Pisa.

Nel 1288 i Ghibellini insorsero sotto la guida dell’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini e delle famiglie più prestigiose della città; il conte Ugolino venne catturato e imprigionato nella torre della Muda, insieme a due dei figli che ebbe da Margherita dei Pannocchieschi: Gaddo e Uguccione, e due nipoti, Nino e Anselmuccio. Dopo alcuni mesi di prigionia, nel 1289, vennero lasciati morire di fame. La torre fu riaperta quando non si sentì più provenire da essa alcun gemito e i corpi furono sepolti nella chiesa di San Francesco.

dante colloca ugolino nel nono cerchio dove si trovano i traditori della patria e i traditori degli ospiti.

come in vita ebbero il cuore cosi' duro e freddo da tradire le persone care, cosi' ora sono immersi nel duro ghiaccio con il viso rivolto verso l'alto

Seconda Parte

Prima Parte

Il Conte racconta a Dante come è avvenuta la sua morte e e quella dei suoi figli imprigionati nella torre: un giorno, verso l'ora di pranzo, il Conte sente la porta della torre che viene inchiodata e capisce che sono condannati a morire di fame.

Il Conte Ugolino accetta di raccontare a Dante la sua storia, sebbene dolorosa. Egli è stato, infatti, ingannato e tradito dall'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini

"LA BOCCA SOLLEVO' DAL FIERO PASTO..."

II canto inizia con l'immagine tremenda di Ugolino che morde il cranio dell'arcivescovo Ruggieri.

chi era l'arcivescovo ruggieri?

Ruggieri degli Ubaldini era l'arcivescovo di Pisa. Nel 1288 invitò Ugolino, suo nemico, ad accordarsi con lui, con l'inganno lo accusò di tradimento e lo fece carcerare.

IL CONTE UGOLINO SI CIBO' DEI SUOI FIGLI?LA QUESTIONE E' ANCORA APERTA....

"POSCIA, PIU' CHE 'L DOLOR, POTE' 'L DIGIUNO"

Il verso con cui Ugolino conclude il suo drammatico racconto (Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno) può significare che la fame prevalse sul dolore nel causarne la morte, ma anche che il conte alla fine si cibò delle carni dei figli morti

cosa ne pensate?

CONSIDERIAMO CHE...

INIZIO...

fine...

Abbiamo visto il Conte Ugolino intento a mordere la testa di Ruggieri

I figli offrono il proprio corpo per saziare la fame del padre "Padre, assai ci fia men doglia se tu mangi di noi: tu ne vestisti queste misere carni, e tu le spoglia"

quindi,come va a finire?

il problema resta, e forse deve restare per volontà dello stesso Dante...

irrisolto!