Capolavoro interattivo

LUCI; CHIAROSCURI; VOLUMI: I corpi dei personaggi, coperti da panneggi morbidi e ben chiaroscurati, appaiono massicci e scultorei. Gli effetti luminosi creano suggestivi riflessi sulle barbe, sui capelli e sui panneggi, accentuando la tridimensionalità delle figure. Anche il paesaggio fortemente realistico sullo sfondo, deserto e invernale, mette in risalto le robuste anatomie, facendole apparire ancora più maestose.

1425, Firenze,Chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci

Masaccioil tributo

tecnica: affresco 255 cm. X 598 cm committente: Felice Brancacci

SIGNIFICATO E LETTURA: gli sguardi dei protagonisti si incrociano sapientemente, formando una rete di collegamento tra i fatti rappresentati.

La storia narra una pagina del Vangelo di Matteo e nell'affresco vengono rappresentati contemporaneamente tre momenti della narrazione evangelica.Gli esattori della cosiddetta “tassa del tempio” chiesero a Gesù di pagare il suo tributo. Cristo ordinò a Pietro di andare al lago di Tiberiade per pescare, tirare fuori il pesce che avrebbe abboccato e prendere la grossa moneta d’argento che questo avrebbe avuto in bocca. Pietro ubbidì e con la moneta trovata pagò la tassa.

Questo incontro di sguardi, tra Dio che ordina e l’uomo che non capisce, ma vuole capire, esalta il significato dell’opera: l’affermazione delle radici storiche dell’autorità di Pietro, strumento di Cristo nel mondo, e dunque della Chiesa di Roma, che nella figura del primo papa si identifica.