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Francesca Campoli
Created on October 30, 2023
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UDA 2 - Lo sviluppo dell'Occidente medievale Lezione 7 -
La Chiesa e le città nel basso medioevo (X-XIII secolo)
Trimestre - Settembre 2023
Papa Innocenzo III: tra eresie, crociate e riforma della Chiesa
L'età delle crociate rafforzò il ruolo della Chiesa romana, la cui stabilità è però minata dall'interno dai movimenti ereticali: movimenti che si sviluppano principalmente nelle città, caratterizzati da una spinta al rinnovamento religioso con motivazioni di tipo morale e di protesta sociale. MOVIMENTI ERETICALI DEL BASSO MEDIOEVO:
- Patarini, dal termine "pataria", ossia "mercato degli stracci", il movimento dei patarini si sviluppa negli strati più poveri della città di Milano. Auspicavano una riforma della chiesta in senso spirituale.
- Catari o Albigesi, dal termine greco "katharos", "puro", il movimento ha la sua roccaforte mella città di Albi (città della Provenza). Praticavano l'ascetismo, ossia il distacco dai beni terreni, e avevano una concezione manicheista del bene e del male, nettamente opposti tra loro.
- Valdesi, dal nome del fondatore pietro Valdo, come i francescani predicavano i valori della povertà.
Le città eretiche
Papa Innocenzo III: tra eresie, crociate e riforma della Chiesa
In questo contesto, Papa Innocenzo III (1198-1216) si batté per l'unità della chiesa e l'affermazione della sua autorità, riprendendo la riforma avviata da Papa Gregorio VII con il Dictatus papae (1075). LA CHIESA di Papa Innocenzo III:
- Primato del potere religioso su quello politico;
- L'imperatore è advocatus Ecclesiae;
- Ogni forma di contestazione religiosa è un delitto di lesa maestà e va punito con la persecuzione e la morte.
Papa Innocenzo III: tra eresie, crociate e riforma della Chiesa
Con questi presupposti, Innocenzo III si fece promotore di diverse offensive in difesa della sua idea di Chiesa unitaria e universale: LA REPRESSIONE di Papa Innocenzo III:
- Promosse la quarta crociata, appoggiando Venezia nella conquista di Costantinopoli forse per punire la Chiesa d'Oriente colpevole di aver causato lo scisma;
- Nel 1209 bandì la crociata contro gli albigesi, dichiarati eretici per la loro spiegazione all'origine del Male. Fu la sola crociata condotta in un paese cristiano, durò vent'anni e si trasformò in un pretesto di espansione territoriale, causando il massacro di civili innocenti e la fine della raffinata civiltà provenzale (langue d'oc).
Papa Innocenzo III: tra eresie, crociate e riforma della Chiesa
Papa Innocenzo si occupò di prevenire la nascita di nuove eresie e movimenti dissidenti in due modi:
- Ponendo le basi del Tribunale della Santa Inquisizione, che entrò in vigore poco dopo sotto Papa Gregorio IX. L'obiettivo dell'Inquisizione era l'individuazione dei sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia cattolica e obbligarli ad aderire formalmente e pubblicamente alla dottrina conforme alla Chiesa.
- Riconoscendo alcuni movimenti per regolamentarli e limitare le posizioni più radicali: questi furono ad esempio gli ordini Domenicano e Francescano, nati all'inizio del 1200 e accomunati dai princìpi della povertà evangelica (ordini mendicanti). Essi si inserirono nei contesti urbani, con la missione di dare un'impronta cristiana alle nuove attività che fiorivano in città.
Le città del centro-nord Italia: rinascita commerciale
Tra XII e il XIII secolo i comuni dell'Italia centrosettentrionale sono interessate da un forte sviluppo culturale, ma anche politico e commerciale, che causerà:
- contrasti con l'Imperatore Federico II;
- rivalità tra i comuni stessi, rallentando il processo di unificazione territoriale in atto nelle altre regioni europee.
- Milano
- Venezia
- Genova
- Firenze
Le città del centro-nord Italia: MILANO
Forte delle vittorie ottenute con la Lega Lombarda contro Federico I (Legnano, 1776), il comune di Milano nel XIII secolo rafforza la sua autonomia:
- Commercia con l'Europa centrale;
- Produzione tessile e metallurgica;
- Società divisa tra aristocratici, magnati e popolani, a loro volta distinti in popolo grasso (professioni) e popolo minuto (corporazioni), in base alla redditività della professione svolta. Il conflitto politico interno tra le famiglie aristocratiche dei Della Torre e dei Visconti decreterà l'esaurimento dell'esperienza comunale milanese.
Le città del centro-nord Italia: VENEZIA
Avversaria di Milano, ottenuta l'egemonia politica ed economia sul mare, aspira all'espansione sulla terraferma:
- Commercia con il Mediterraneo orientale,inclusi Vicino Oriente e Nordafrica.
- Società: a capo era il Doge, eletto e controllato dal Maggior consiglio, composto dalle famiglie mercantili più potenti (struttura repubblicana, per questo è anche detta Repubblica di Venezia).
Le città del centro-nord Italia: GENOVA
Aspirando alla supremazione sulle rotte commerciali del Mediterraneo, entrò in conflitto con Venezia, battendola nello scontro navale senza però riuscire a sottrarre alla Repubblica veneziana il controllo sul Mediterraneo orientale. Si affermò come potenza navale per la capacità di esplorare l'Atlantico grazie alle sue navi di grandi dimensioni.
- Commercia con il Nord Europa, ma aspira ad aprire rotte commerciali anche con Russia e Oriente;
- Esportano merci pregiate come olio, sale e vino.
- Società caratterizzata da frequenti lotte tra famiglie aristocratiche e popolani; tuttavia, l'instabilità politica non ebbe conseguenze negative sullo sviluppo commerciale.
Le città del centro-nord Italia: FIRENZE
Fu una delle città più ricche e fiorenti d'Europa, sia economicamente che culturalmente. Aspri scontri tra diverse fazioni politiche e sociali divisero il comune di Firenze nel corso del XIII secolo.
- Grande produzione e commercio di lana;
- Centro di affari bancari anche grazie alla loro moneta, il fiorino, utilizzato in tutta Europa come valuta di scambio.
- Società scissa fra fazioni: guelfi e ghibellini; popolo grasso o delle Arti maggiori e magnati; guelfi bianchi e guelfi neri (p. 112).
Le città del centro-nord Italia: rinascita culturale
Queste città erano accomunate dallo sviluppo di una nuova mentalità, quella mercantile, e da nuovi interessi culturali e scientifici. Alcuni aspetti della rinascita culturale:
- La figura del mercante è protagonista dei nuovi ceti urbani (borghesi), si considera artefice del proprio destino e considera il lavoro uno strumento per determinare la crescita del suo benessere; ciò influisce sulla concezione del lavoro diffusa nella mentalità cristiana dell'epoca, modificandola profondamente: da attività ignobile di espiazione della colpa originaria a possibilità di miglioramento delle condizioni sociali.
- La natura non è più una potenza oscura che l'uomo subisce passivamente (mentalità contadina), ma un ambiente che l'uomo può conoscere e su cui può agire per adattarlo alle proprie esigenze. Di qui, l'interesse per l'esplorazione, per la conoscenza e per le arti.
Approfondimento: Le universitas nel XIII secolo
Alcune informazioni generali:
- Con il termine universitas si intendeva l'insieme dei professori e degli studenti che si riunivano in associazione per la difesa dei propri interessi.
- Come ogni corporazione, le università avevano un proprio statuto e godevano di alcuni privilegi, come l'autonomia giuridica e il diritto di rilasciare titoli di studio.
- Le prime università si specializzavano in determinati ambiti di studio: l'unversità di Salerno era un centro di studi di eccellenza per la medicina, Bologna per il diritto etc.
Letture per approfondire:
- La prima università è stata fondata da una donna
- I caratteri originali dell’Università (Jacques Verger, storico, in J. Le Goff, Dizionario dell'Occidente Medievale).
- Lettura (in coppie) dei seguenti paragrafi tratti da "La vita degli studenti nelle università medievali" (Léo Moulin, sociologo, 1991).
- Sull’origine e gli scopi dell’università
- Sulla libertà di ricerca
- Sulla libertà di ricerca/Sull’accoglienza riservata agli studenti più poveri
- Sulle abitudini e gli svaghi degli studenti
- Sulla “disputatio”
- Sui cattivi e sui buoni maestri