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I MAYA

Federica Plini

Created on October 26, 2023

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Transcript

CHI ERANO I MAYA?
COME ERANO ORGANIZZATI?
L'organizzazione politica dei maya era costituita da piccoli regni governati da un re ereditario. Questi regni erano costituiti da città con valore di capitale. Sono esistiti anche dei grandi regni che controllavano estesi territori che includevano regni minori sottomessi.

I Maya sono un insieme di popolazioni di indiani d'America del ceppo linguistico maya, che vive nei territori attualmente occupati da Veracruz, Yucatán, Campeche, Tabasco e Chiapas in Messico, nella maggior parte del Guatemala e in alcune aree del Belize e dell'Honduras.

I MAYA

IN CHE PERIODO VISSERO?

CHE FACEVANO I MAYA?

Gli studiosi hanno applicato alla storia della civiltà maya la generale suddivisione in 3 periodi adottata per tutta l’area mesoamericana: il preclassico o formativo, dal 2000 a.C. al 2° secolo d.C. circa; il classico, tra il 200 e il 900 d.C.; infine il postclassico, durato fino alla conquista spagnola, nel 16° secolo.

I Maya non erano un popolo guerriero infatti erano agricoltori e allevatori. Coltivavano principalmente: pomodori, cotone, fagioli, cacao e zucche. Ed allevavano i lama con cui nelle poche occasioni in cui accadeva andavano anche in guerra.

Tra i vari materiali utilizzati nell'abbondante produzione scultorea maya sono da menzionare innanzitutto la pietra, il legno, lo stucco e la giada. Per quanto riguarda la tipologia, i Maya utilizzavano molto la stele. La stele maya è costituita da un'ampia lastra di pietra ricoperta da incisioni che solitamente raffigura un re o governante della città in cui si pone la stele; il re viene spesso ritratto con gli attributi della divinità.

Gli aspetti meglio conosciuti della civiltà maya riguardano la vita politico-religiosa, argomento dominante dell’arte figurativa e dei testi geroglifici. La classe egemone, che basava il proprio potere, oltre che sulla gestione delle risorse, sul monopolio del sapere religioso, elaborò un sistema cosmologico di rara complessità, sviluppando al contempo le osservazioni astronomiche e il sistema di calcolo a base vigesimale, con una numerazione posizionale che implicava il concetto dello zero (secoli prima della sua invenzione nel Vecchio Mondo). Il calendario si componeva di 2 cicli paralleli, uno solare di 365 giorni e uno rituale di 260, usato a fini divinatori; vi era poi un sistema di datazione continua, detto ‘computo lungo’, che partiva dal 3114 a.C., data mitica della creazione. Le conoscenze astronomiche dei Maya permisero loro di calcolare con esattezza i cicli di Venere e dei maggiori pianeti e di prevedere le eclissi. Altra conquista maya fu la scrittura, che per mezzo di un complesso sistema di glifi, spesso con valore fonetico (sillabico), permise la registrazione su monumenti e libri di corteccia battuta, in forma di fisarmonica, di testi di contenuto storico e mitologico

Il carattere distintivo degli edifici maya è innanzitutto l'impostazione architettonica delle straordinarie residenze, cortili e templi utilizzati dai re, caratterizzati dai vasti piani orizzontali delle piazze, collocate a vari livelli, collegati da ampie e talora ripide scalinate. Da questi nuclei a carattere celebrativo e cerimoniale si dipartono strade lastricate e sopraelevate (Sacbé) che le connettono con altri nuclei abitativi. L'architettura maya, così come l'arte, è stata definita la più ricca del Nuovo Mondo in ragione della complessità di modelli e varietà di mezzi espressivi.

A causa del clima umido dell'America centrale, pochi dipinti maya sono giunti ai giorni nostri. I variopinti murales che ornano l'interno di un tempio a Bonampak risalenti al 790 ritraggono scene della vita dell'aristocrazia, battaglie e sacrifici rituali. A San Bartolo, sono stati scoperti di recente dipinti murali del 100 d.C. che raffigurano il dio del mais. I colori sono appena percettibili e smorzati ma lo stile, sebbene l'opera sia del periodo preclassico, è già molto elaborato. Pitture murali sono state trovate anche nelle grotte come ad esempio a Naj Tunich. Un bel colore blu turchese è sopravvissuto attraverso i secoli per le sue caratteristiche chimiche uniche. Questo colore, chiamato Blu Maya (Azul Maya) si ritrova a Bonampak, El Tajín, Cacaxtla, Jaina e anche in alcuni conventi di epoca coloniale. L'uso del Blu Maya è sopravvissuto fino al XVI secolo quando la tecnica di produzione è andata perduta.

Gli alimenti alla base della dieta dei Maya erano il mais i fagioli e le zucche. Essi venivano integrati con una grande varietà di altre piante o coltivate nei giardini o raccolte nella foresta.