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AUSCHWITZ, Francesco Guccini
Eleonora Vestrelli
Created on October 26, 2023
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Transcript
testo della canzone
Analisi del testo
Recensione
1964
Auschwitz
Francesco guccini
copertina
domande all'autore
link deL video
Eleonora Vestrelli, Mattia Ripiccini, Manuel Elvio Suero, Augusto Daniele Burini.
Il brano, ricco di una verità storica importante, racconta il delicato tema dell'Olocausto e l'esperienza tragica di un bambino nel campo di concentramento.
recensione
Francesco Guccini nasce nel pieno della guerra e viene considerato come uno dei cantautori italiani più famosi e apprezzati di sempre, le sue canzoni, invece, come componimenti poetici.
L'autore presenta immagini di luoghi e situazioni emotive di un fatto teribile ma reale.
La volontà di Guccini è stata quella di rievocare la morte ingiusta di innumerevoli persone a causa della loro diversa etnia per NON DIMENTICARE.
La musica cerca di trasmettere le stesse emozioni che l'autore suscita con il significato del testo testo attraverso i timbri strumentali, l'intensità, l'accompagnamento degli strumenti musicali e le melodie.
"Son morto con altri cento, son morto ch'ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento"
"QUANDO SARA' CHE L'UOMO POTRA' IMPARARE A VIVERE SENZA AMMAZZARE?"
"Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d'inverno"
"Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio"
Analisi del testo
L’insistenza del termine “morto”, che apre i primi due versi, dà un carattere cupo a tutto il brano. La durezza dell'espressione “con altri cento” evidenzia l’impersonalità del massacro, risaltandone la collettività.
- Strofa 1
La seconda strofa si apre con il nome del luogo, Auschwitz, che esprime paura e sofferenza. Guccini pone in rilievo quattro elementi:l’inverno, la neve,il freddo e il fumo del camino. Quest’ultimi nella normalità sono motivo di divertimento e di svago di ogni bambino, ma non di colui o coloro che si trovano lì a morire.
- Strofa 2
Nella terza strofa sottolinea, attraverso un’antitesi, che nonostante nei campi ci fossero moltissime persone, regnava il silenzio segnato dalla morte e dal dolore. Questo “silenzio” può avere una duplice interpretazione perché può essere inteso anche come il non parlare, non denunciare, di tante persone al di fuori di questo ambiente che magari sapevano di così tanti orrori. “E’ strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento”, Guccini scrive che nonostante il bambino avesse trovato la morte e quindi anche il riposo da una vita dolorosa e sofferente, non riesce a cancellare i ricordi delle atrocità che gli hanno segnato l’anima.
- Strofa 3
Successivamente l'autore fa una riflessione molto importante perchè si sofferma sui possibili motivi che hanno spinto l’uomo a commettere tali gesti abominevoli. Il messaggio di Guccini viene espresso dall’affiancamento delle parole “uomo” e “fratello” al crudo realismo del verbo “uccidere”. Il verso “eppure siamo a milioni qui nel vento” mette in luce l’evidenza del fatto .
- Strofa 4
- Strofa 5
La penultima strofa è un grido all’umanità, dove la presenza del cannone raffigura un potente simbolo di morte e l’aggettivo “belva” che si rivolge all’uomo, rende i comportamenti di quest’ultimo irrazionali e animaleschi.
- Strofa 6
La canzone termina con la domanda speranzosa che l’autore si pone, dove si chiede quando l’uomo sarà in grado di vivere senza uccidere.
domande all'autore
In che modo il testo fa riflettere sugli orrori dell’Olocausto e sulla condizione umana?
Cosa rappresenta il fumo che “saliva lento” in Auschwitz durante un giorno d’inverno?
Qual è il contesto storico in cui ha scritto questo testo?
Cosa l’ha spinta a scrivere questa canzone?
Qual è il significato del verso "ad Auschwitz c’era la neve”? Cosa simboleggia la neve in questa frase?
Quando ha scritto la canzone Auschwitz?
Quale è il significato del “grande silenzio” anche se si parla di tante persone?
A gradi linee di cosa parla la canzone Auschwitz?
Perché ha utilizzato il vento come elemento simbolico nel testo?
Quale è il messaggio che vuole comunicare attraverso questa canzone?
testo della canzone
Ancora tuona il cannone Ancora non è contenta Di sangue la bestia umana E ancora ci porta il vento E ancora ci porta il vento Io chiedo quando sarà Che l'uomo potrà imparare A vivere senza ammazzare E il vento si poserà E il vento si poserà Io chiedo quando sarà Che l'uomo potrà imparare A vivere senza ammazzare E il vento si poserà E il vento si poserà E il vento si poserà...
Son morto con altri cento, Son morto ch'ero bambino, Passato per il camino E adesso son nel vento E adesso son nel vento Ad Auschwitz c'era la neve, Il fumo saliva lento Nel freddo giorno d'inverno E adesso son nel vento, E adesso son nel vento Ad Auschwitz tante persone, Ma un solo grande silenzio: è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, A sorridere qui nel vento... Io chiedo come può l'uomo Uccidere un suo fratello Eppure siamo a milioni In polvere qui nel vento, In polvere qui nel vento