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SCIMMIE BLU
demarcochiara29
Created on October 23, 2023
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Transcript
Questo affresco è chiamato "Scimmie Blu" e fu scoperto nel 1969, ma la sua datazione non è certa per questo si fa risalire prima del XVII a.C, quindi prima dell'eruzione vulcanica.
Tecniche e materiali
Nella pittura parietale egea, si possono distinguere quattro elementi costitutivi: la struttura portante, costituita dalla parete; in alcuni casi, un "rinzaffo", per pareggiare la parete e far sì che fosse presente una base per la stesura dell'intonaco, “arriccio”; infine la pittura stessa. I pigmenti venivano applicati mediante pennelli per stendere in modo omogeneo il colore e la maggior parte di essi veniva ricavata da minerali. Nelle pitture della fase più tarda è adoperato il disegno preparatorio con colore rosso o giallo, per evitare di dover fare delle correzioni con strumenti in legno o metallo.
Languri Hanuman
Questi dipinti venivano utilizzati per decorare le pareti di corridoi, balconi e sale di culto; per questo i soggetti delle raffigurazioni sono fortemente simbolici, venivano spesso raffigurati i tori, i grifoni, i raggruppamenti di persone in processione, durante cerimonie sacre o gare sportive, ma anche altri animali. Tra il 1.700 e il 1.450 a.C nelle raffigurazioni vengono spesso dipinti paesaggi con prati, fiumi, rocce e animali, probabilmente perché rappresentano la dea della vegetazione e della fertilità, divinità centrale delle isole egee. Situato su una parete dell’edificio Beta di Akrotiri, questo dipinto raffigura delle scimmie di colore blu. Inizialmente gli studiosi pensavano che fosse una specie Africana, ma secondo degli studi più recenti credono che le scimmie raffigurate siano le Languri Hanuman, di origine indiana. Con questa preziosa informazione possiamo affermare che tra le rotte commerciali del popolo egeo era compresa anche l’India.
Perché il blu?
Questa specie di scimmie ha il pelo grigio/olivo ma solo negli affreschi minoici sono rappresentate di blu. Ci sono due ipotesi che riguardano la scelta del colore blu: secondo la prima viene utilizzato il blu per far riferimento all’arte Egizia, poiché questa civiltà era solita utilizzare il blu nella rappresentazione di divinità; mentre secondo la seconda ipotesi nell’arte cicladica il blu veniva utilizzato molto spesso per ricordare il colore del mare, data la vicinanza e l’importanza di quest’ultimo.
Le scimmie
I soggetti principali di questo affresco sono le scimmie, colorate con colori freddi come l'azzurro e il grigio ma anche il bianco, mentre per la colorazione della montagna sono stati utilizzati colori caldi come il giallo e l'arancione. Il contesto di tale affresco è una scena dove queste scimmiette scalano un paesaggio roccioso, infatti i colori richiamano molto la roccia vulcanica presente sul vulcano dell'isola
Luogo di conservazione
Questo affresco viene conservano nel Museo Nazionale di Atene, insieme a molti altri affreschi che furono ritrovati a Thera
Akrotiri
Akrotiri era la principale città dell’isola di Thera, oggi Santorini, che fu sepolta e distrutta dall’eruzione vulcanica avvenuta intorno al XVII a.C. La città fu riscoperta intorno al 1860 grazie ai mintori delle cave di roccia vulcanica che stavano scavando per reperire del materiale per la costruzione del Canale di Suez, ma solo un secolo dopo iniziarono gli scavi definitivi. Nel piccolo villaggio di Akrotiri furono ritrovati, oltre agli edifici e ad altri reperti storici, molti affreschi che rappresentavamo perlopiù scene di vita quotidiana come l’affresco del “Pescatore”, oppure la rappresentazione stessa della città e del suo porto.