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Sulle tracce di Dante
Sara Gironi
Created on October 22, 2023
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Transcript
SULLE TRACCE DI DANTE
F I R E N Z E
RAVENNA
A partire da settembre 2020, tutti i giorni – e per sempre – presso la Tomba di Dante viene letto un canto della Commedia: un modo per celebrare l’universalità dell’opera dantesca, permettendo a chiunque lo desideri di cimentarsi nella lettura di una delle opere più illustri della storia della cultura italiana.
E' il luogo in cui Dante trscorse i suoi ultimi anni e quello dove terminò di scrivere il Paradiso. Arrivò qui nel 1318, dopo un lungo peregrinare, e trovò ospitalità presso la corte di Guido Novello da Polenta, podestà della città.
Scopri la Tomba di Dante
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ROMA
Nel 1301 Dante fu inviato a Roma come ambasciatore di Firenze presso il Papa per cercare di calmare la situazione tra Guelfi Bianchi e Neri che in quei giorni animava la Toscana. Il Poeta si trovava ancora presso Bonifacio VIII quando Carlo di Valois, fratello del re di Francia, entrò a Firenze favorendo la salita dei Neri al governo. Nel 1302, probabilmente mentre Dante era sulla via del ritorno in città, ricevette la condanna a due anni di confino, all’interdizione a vita dai pubblici uffici e al pagamento di cinquemila fiorini. Non essendosi presentato al processo fu condannato successivamente anche al rogo. Dante, allora, non rivide più la sua Firenze e iniziò il suo lungo peregrinare.
Il Ponte Sant’Angelo, ponte romano per eccellenza per Dante e per i suoi contemporanei. Il Poeta nel XVIII canto dell’Inferno paragona la folla sul ponte per il Giubileo del 1300 alle file dei peccatori.
VERONA
Verona è la città dove Dante ha soggiornato più a lungo durante il periodo del suo esilio e gli fu così cara che la definì “primo rifugio e’l primo ostello”. Qui Dante fu ospite di Cangrande della Scala dal 1312 al 1320.
Piazza dei Signori, chiamata anche Piazza Dante per via della grande statua che lo raffigura. Dante fu ospitato sicuramente nei palazzi scaligeri che vi si affacciano.
IL CASENTINO
Ospitato dai Conti Guidi, qui Dante trascorse diversi anni del suo esilio e per questo è facile ritrovare moltissimi di questi luoghi tra i versi della Divina Commedia. Il primo incontro del Poeta con quest’area, in realtà, avvenne nel 1289 quando fu tra le fila dei guelfi fiorentini nella battaglia della Piana di Campaldino contro i ghibellini di Arezzo. A seguito del suo esilio ritornò nel Casentino ospite nel Castello di Poppi dove si dice che scrisse il XXXIII canto dell’Inferno (quello dedicato al Conte Ugolino). Anche i castelli di Romena e di Porciano, seppur senza fonti certe, ospitarono probabilmente il Poeta durante il suo esilio. C’è, infine, anche l’Eremo dei Camaldoli che viene citato da Dante nel Canto V del Purgatorio.
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Clicca qui per vedere i luoghi danteschi nel Casentino.
La piana di Campaldino
Il castello di Poppi
Il castello di Romena
L'eremo di Camaldoli
SIENA
Nella Divina Commedia i senesi sono i più citati da Dante dopo i fiorentini: a ricordarle sono le otto le targhe per le vie di Siena, in luoghi collegati alle parole del sommo poeta. Due sono ambientate all'Inferno e sei nel Purgatorio, e non è andata male vista la storica rivalità tra le due città. Dante infatti aveva stretti legami con Siena: vi abitò per alcuni mesi, vi studiò e vi fece studiare suo figlio Pietro.
Info
BOLOGNA
È accertato che Dante raggiunse Bologna ancora molto giovane per i suoi studi ed è qui che entrò in contatto con le novità poetiche di Guinizzelli che, sicuramente, ne influenzarono l’opera adulta.
LA LUNIGIANA
Dante raggiunge la Lunigiana nel 1306 e viene ospitato da Franceschino Malaspina, marchese di Mulazzo, che gli dà l’incarico di operare affinché si possano sanare i secolari contrasti tra la sua famiglia e i vescovi di Luni.