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LATINO
Federica Di Meo
Created on October 19, 2023
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Transcript
IL VASO DI DUENO
Lavoro svolto da: Arfè Adriana Gemma, Carannante Roberto, di Donato Francesca, Di Meo Federica, Petrenko Vladyslav
LE FORME PRELETTERARIE
Sono datate fra il VII e il III secolo a.C.
Punto 1
Punto 3
Sono testimonianze dell'uso della lingua latina
I testi sono espressioni della comunità e di conseguenza anonimi.
Punto 2
Punto 4
Rispondono a un criterio di occasionalità: hanno un fine pratico.
Comprendono iscrizioni e fonti indirette che riportanto espressioni tramandate oralmente
Datazioneseconda metà del V secolo a.C.
RinvenimentoRoma, versante sud del Quirinale, 1880
NomeVaso di Dueno dal nome proprio Dueno o dalla forma arcaica di bonus
E SE NON FOSSE LATINO MA SARDO?
Le frasi sul vaso di Dueno, considerato il documento più antico della storia romana, sono scritte in sardo e non in latino. È la tesi del linguista Bartolomeo Porcheddu, docente a contratto di Laboratorio di lingua sarda all'Università di Cagliari. La nuova traduzione sarebbe dunque questa: "Giove/Saturno divi ai quali io stessa sto promettendo, donando questa mia cosa affinché (ella) sia vestale. Ascoltate noi Giove - chiedo qualcosa - (che ripagheremo) saremo grati a voi. Lì, ci fa lo stesso in mano mia (secondo la mia volontà) Lì, No[m...] in E[...] lo stesso [fa] con mallo (spatola), (con buona soddisfazione)".
Il vaso di Dueno appartiene alla categoria dei cosiddetti "oggetti parlanti" di tradizione etrusca. Non sono presenti segni di punteggiatura e alcune lettere sono trattegiate in modo peculiare.
iovesat deivos qoi med mitat nei ted endo cosmis virco siedasted noisi opetoi tesiai pacari vois duenos med feced en manom einom duenoi ne med malos tatod iurat deos qui me mitat ni in te comis virgo sit. at te nisi [OPETOITESIAI] pacari vis. Bonus me fecit in [MANOM EINOM] bono. ne me malus tollito. Chi mi invia prega gli dèi che nessuna vergine ti sia compagna. se non vuoi essere soddisfatto per opera di Toteria. Un buono mi fece, e per causa mia nelle mani di quel buono non torni il male.
IL BUCCHERO
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