Full screen

Share

Show pages

christiane f.
Noi, i ragazzi dello zoo di berlino

Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

noi ragazzi dello zoo di berlino

strada.serena.aa

Created on October 18, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Transcript

christiane f.

Noi, i ragazzi dello zoo di berlino

Adattamenti cinematografici

Riflessioni personali

Frasi Principali

Snodi Narrativi

Tematiche

Personaggi

Sinossi

INDice

Christiane vive con la madre a Berlino Ovest, situazione che si aggrava per la decisione di sua sorella di andare a vivere con il padre e per la frequentazione materna con tale Klaus. Per sfuggire allo squallore della sua vita quotidiana, Christiane passa le serate con la compagna di classe Kessi alla discoteca Sound. Qui, una sera, assume per la prima volta dell'LSD, e fa conoscenza di Detlef e i suoi amici Axel e Bernd. Il suo diversivo diventano le notti al locale, assumere droghe e compiere bravate con i ragazzi. Una mattina presto, la madre di Kessi vede le due ragazze a una fermata della metropolitana, scoprendo le loro bugie e proibendo alla figlia la frequentazione del gruppo. Christiane, sempre più sola, apprende che i suoi amici, e in particolare Detlef, di cui si è innamorata, fanno uso di eroina; decide così di provare lei stessa la sostanza per inalazione. La ragazza passa una notte con Detlef, ospite del suo amico Axel. Il ragazzo le fa scoprire che per procurarsi la droga, loro si prostituiscono, anche per uomini molto maturi, nei pressi della Bahnhof Zoo. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, Christiane ospita a casa sua Babsi, anch'essa caduta nel giro di droga, e raggiunto Detlef alla stazione compie il proprio "grande salto", iniettandosi dell'eroina in vena. Arriva presto la prima crisi d'astinenza e, data la mancanza di soldi per procurarsi la dose, Christiane si prostituisce per la prima volta, masturbando un uomo per cento marchi. La madre di Christiane si accorge che la ragazza è una tossicodipendente e decide di occuparsi di lei e di Detlef, chiudendoli in una stanza per alcuni giorni e facendoli disintossicare tra atroci sofferenze. Il beneficio dura poco. I due ragazzi tornano alla stazione e ricadono nella droga e quindi nella prostituzione per procurarsela. Tornati a casa di Axel, i due ragazzi trovano il loro amico morto di overdose. La disperazione aumenta e i due iniziano a litigare, separandosi per un certo tempo. Un giorno corre alla stazione alla ricerca di Babsi. Chiedendo ai bucomani che incrocia nella stazione, Christiane apprende da un giornale che la sua amica è morta per overdose. Ciò nonostante, l'eroina l'ha resa ormai così insensibile che non riesce nemmeno a piangere, solo a essere triste, con momenti alterni di profonda apatia. Successivamente, durante la sua permanenza notturna a casa di un cliente insieme a Detlef, la ragazza lo vede venir meno ad un loro tacito accordo: infatti lo becca a concedersi completamente all'uomo da cui sono ospitati. Disperata, decide di suicidarsi con una dose di eroina superiore al consueto, ma fallisce. La ragazza è poi stata portata dalla nonna e dalla zia per seguire un ciclo lungo un anno di terapia disintossicante.

sinossi

Kessi

foto dei personaggi presi dal film, tranne Christiane che è l'autrice e protagonista del libro

Babsi

Detlef

Christiane F.

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

personaggi

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" non è solo un racconto autobiografico ma è un libro che vuole sensibilizzare i giovani sulla tossicodipendenza. Nato da un'intervista fatta a Christiane F, pagina dopo pagina i giornalisti che l'hanno ascoltata scrivono, nero su bianco, la sua storia nel mondo della droga, cominciata a 12 anni. Christiane è la voce della sua generazione: una generazione che sembra non avere sogni e nemmeno aspirazioni. Lei è il perfetto ritratto della Berlino dell'epoca, il ritratto dei quegli adolescenti, poco più che bambini, che diventano dipendenti dall'eroina e che vagano nella stazione metropolitana del Bahnhof Zoo per racimolare qualche soldo vendendo tutto, anche il loro corpo, solo per una dose. Un mondo che è, in realtà, un circolo vizioso che può spezzare un ultima dose di eroina, quella fatale. Christiane conduce il lettore nella mente instabile di quei ragazzini. Ragazzini, che come lei, si convincono di stare bene, ragazzini che non vengono turbati nemmeno dalla morte di un loro amico perché l'unica cosa importante è solo procurarsi i soldi per un'ultima dose. Un libro duro, diretto, che si legge tutto d'un fiato, un libro che è stato pubblicato pochissimo tempo dopo gli avvenimenti narrati..

tematiche

“Andammo in un locale che era già aperto della stazione della metropolitana, fermata Zoo, il Bahnhof Zoo."

“Io ero semplicemente un passo più avanti di loro. Che fosse un passo verso la merda totale allora non lo sapevo.”

Christiane F.

“Noi non parlavamo mai del futuro.”

  • Il tentativo di disintossicazione: La storia segue anche i tentativi di Christiane di disintossicarsi e di lasciare la droga. Questi momenti mostrano le sfide dell'astinenza e le ricadute nel mondo della tossicodipendenza.
  • La ricerca di un futuro migliore: Il romanzo termina con Christiane che cerca di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita e costruire un futuro migliore.
  • L'inizio dell'uso di droghe: La storia inizia con Christiane che di notte esce con la sua amica Kessi e i suoi amici adolescenti che iniziano a sperimentare droghe leggere. Questo è il punto di partenza della sua discesa nella tossicodipendenza
  • L'intervento di una madre: La madre di Christiane scopre la dipendenza di sua figlia e cerca disperatamente di aiutarla. Questo costituisce un momento cruciale nella storia, poiché evidenzia il conflitto tra il desiderio di Christiane di continuare a drogarsi e il desiderio di sua madre di salvarla

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

SNODI NARRATIVI

adattamenti cinematografici

commenti

Un dramma, tuttavia, che rimane attuale e che invita chiunque a riflettere. "Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino" racconta, in modo diretto, la storia di ragazzini e ragazzine farebbero di tutto per comprare una dose.Ragazzini che mentono, rubano, e si prostituiscono. Adolescenti che dimenticano in fretta la visione del cadavere di un loro amico perché devono recuperare al più presto qualche spicciolo per una nuova dose di eroina. Un servizio giornalistico che è, in realtà, il diario personale di una bambina che crede di saper controllare a suo piacimento i fantasmi della droga.

Nel libro "Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino" Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre che è spesso fuori casa. Christiane, per fuggire dalla confusione che ha in testa, comincia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A soli quattordici anni, per la prima volta, si buca di eroina e comincia a prostituirsi. Questo è l'inizio per la protagonista verso la discesa negli inferi. Una discesa che cercherà faticosamente di risalire due anni dopo. La sua storia, raccontata da due giornalisti, diventa un caso per denunciare l'indifferenza della società dell'epoca davanti ad un fenomeno visibile a tutti.

Di Mauro

Strada

Next page

genially options