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Created on October 17, 2023
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Transcript
confronto classico romantico
Teseo e il minotauro (Canova), naufragio del minotauro (Turner), Teseo e il minotauro (Barye)
Info
iconografia
L'opera rappresenta Teseo nudo seduto sul corpo del Minotauro: l'eroe è nudo, con un panneggio che gli copre parte della coscia destra, della zona inguinale e poi il braccio destro nella cui mano trattiene la clava mentre la sinistra è appoggiata al corpo inanimato del mostro. Il capo, con i capelli a calotta e leggermente reclinato, sottolinea l'espressione malinconica del volto; le gambe sono divaricate e quella sinistra è avanzata rispetto a l'altra. Il corpo del Minotauro giace disteso, leggermente inclinato sopra un masso sul quale è appoggiato il lungo filo, donatogli da Arianna, che ha permesso a Teseo di uscire dal labirinto. L'opera è un tuttotondo realizzato completamente in marmo, modellato in modo da rendere naturalisticamente liscia la superficie del corpo delle figure, ruvida quella del masso. Essa si compone di due direttrici essenziali: una determinata dalla figura di Teseo, costruita su una linea ad andamento verticale e obliquo, l’altra l’altra da quella del Minotauro, costruita in costruita invece su una linea ad andamento orizzontal e obliquo
Canova
dopo un'estenuante ma combattimento solidamente combattuto, si prepara a trafiggere il Minotauro sconfitto. L'eroe, nudo all'antica, con il corpo muscoloso e i capelli stilizzati trattenuti da un cerchietto, sospende il gesto. La composizione, opponendosi alla solidità dell'eroe e allo squilibrio dell'ibrido che cerca di aggrapparsi al suo avversario, introduce tensione drammatica e forte dinamismo. Promesso a morte certa nel labirinto destinato a ospitare il Minotauro, figlio della moglie del re di Creta Minosse, nato dalla vendetta di Poseidone contro di lui, riuscì a sconfiggere la bestia.
Barye
materiali e tecniche
L'opera di barye è un tuttotondo realizzato completamente in bronzo, tramite la tecnica del bronzo a cera persa, tecnica millenaria utilizzata per la realizzazione di manufatti in bronzo. La fonderia a cera persa si basa sulla colatura di metallo fuso all'interno di una forma negativa; quindi si esegue in cera la scultura che si vuole trasformare in bronzo, ma vuota.
Barye
L’opera è un tuttotondo realizzato completamente in marmo, modellato modellato in modo da rendere naturalisticamente liscia la superficie del corpo delle figure, ruvida quella del masso.
Canova
iconologia
In questo dipinto, emblema del romanticismo, viene rappresentata la potenza della natura, che viene esplicata dalla potenza delle onde del mare che sono in grado di distruggere un'imbarcazione come quella dipinta all'interno del quadro. Quella che viene rappresentata è una natura ostile, apocalittica e potente che soverchia tutto ciò che trova attorno a sé; si tratta di una natura distruttiva, ma che allo stesso tempo conserva il suo grande fascino e la sua sublimità. Simbolicamente viene rappresentato anche il contrasto tra uomo e natura: l'uomo non può fare nulla contro il potere devastante della natura, deve solo assoggettarsi a quest'ultima
La scelta del tema, ma soprattutto le scelte compositive adottate, sono indicative dell'adesione ai principi del classicismo che si erano andati diffondendo in quegli anni a Roma grazie alla presenza di importanti personalità quali quella del pittore Anton Raphael Mengs e del teorico Johann Joachim Winckelmann. Il Canova infatti non sceglie il momento della lotta ma quello della riflessione dopo la vittoria, sottolineando il motivo della ragione che ha avuto la meglio sulla brutalità del minotauro; da tutto emana una calma sovrana che sembra tradurre alla lettera i principi della "nobile semplicità e della quieta grandezza" che il Winckelmann aveva indicato come le somme qualità dell'arte ellenica.
Turner
Canova
linguaggio e stile
Antonio Canova era al tempo molto vicino professionalmente alle teorie dello storico tedesco Johann Winckelmann. La scultura quindi nel soggetto e nelle modalità di rappresentazione testimonia questa vicinanza. Antonio Canova con l’utilizzo di tali caratteristiche ripropose il concetto di bellezza ideale teorizzata dagli scultori greci e dagli artisti del Rinascimento italiano. L’artista quindi constatando l’impossibilità di trovare un modello perfetto in natura lo progettava nella sua mente. Seguiva così precise regole proporzionali e forme che imitano la scultura classica.
In un percorso di ricerca durato molti anni, Turner giunse a dissolvere, nelle opere della maturità, la materia nella luce – come nel caso dell’incredibile Barche sul mare, un piccolo acquerello su carta del 1830-45 – presentandola come pure forme colorate, smaterializzate, liberate da ogni peso e opacità, prive di consistenza, dissolte in un pulviscolo iridescente. Anche queste audacissime soluzioni compositive fanno di lui un artista straordinariamente in anticipo sui tempi, un vero modello per i pittori del tardo XIX e del XX secolo.
Turner
Canova
Influenze
Antonio Canova
Antonio Canova nasce a Possagno, vicino a Treviso, il 1° novembre del 1757. Rimane precocemente orfano di padre e, quando la madre si risposa e si trasferisce in un paese vicino, viene affidato al nonno paterno, Pasino, abile scalpellino e capomastro, che gli insegna i primi rudimenti del mestiere. Poiché il giovane Antonio dimostra una dote eccezionale per la scultura, nel 1768 viene mandato a condurre il proprio apprendistato a Venezia, dove frequenta studi di scultori oltre alla Pubblica Accademia del Nudo e dove realizza le sue prime opere che gli danno in breve una certa notorietà nell'ambiente artistico locale Nel 1779 Canova si reca a Roma, dove si stabilirà; nel 1781 e dove realizzerà le sue opere più importanti. Qui studia la scultura antica, conosciuta anche attraverso il suo viaggio del 1780 a Pompei, Ercolano e Paestum, e viene a contatto con artisti ed intellettuali che teorizzano un nuovo ritorno al classico. L'influenza degli ideali neoclassici nella sua arte si rende sempre più evidente, a cominciare con opere come Teseo e il Minotauro (1781-1783) per proseguire con la serie di sculture, anche queste a soggetto mitologico, eseguite sul finire del Settecento
Curiosità
La bravura di Canova Si racconta che, all’età di sei o sette anni, durante una cena di nobili veneziani, in una villa di Asolo, abbia eseguito un leone di burro con tale bravura che tutti gli invitati ne rimasero meravigliat
Una leggenda narra che Turner, già ultrasettantenne, si fosse fatto legare alla prua di una nave e attraversò un mare in tempesta, così da poter osservare le emozioni interne innanzi al fenomeno naturale e l'evento naturale in sé. Che questa storia sia vera o no, è sicuramente un'indicazione di come l'artista prestasse attenzione all'impressione soggettiva.
funzione dell opera
La forma plastica non rappresenta la figura, ma la sublima, ne trasforma l'essenza, la cala e la isola nello spazio reale e, isolandola, la idealizza : forma-oggetto che risolve in sé ogni relazione spaziale, si racchiude in un involucro impenetrabile, si pone come presenza altamente problematica dell'ideale nel reale, dell'assoluto nel relativo.
Analisi iconografica e delle tecniche
Teseo è il simbolo della ragione che ha sconfitto l’irrazionalità rappresentata dal Minotauro, essere metà uomo e metà animale. La sua esistenza secondo il mito greco, si deve infatti alla insana passione della regina Pasifae che si fece ingravidare dal toro sacrificale. .
influenze
Come il mare che resta sempre immobile per quanto agitata ne sia la superficie, l'espressione delle figure greche, per quanto agitate da passioni, mostra sempre un'anima grande e posata. Joachim Winckelmann
la tecnica del pantografo
Grazie al prezioso archivio di opere lasciate da Canova, si sono potute studiare le modalità operative della sua bottega per la realizzazione delle sculture in marmo. Se tali procedimenti possono essere ipotizzati anche per gli altri scultori, tra i quali i celebri nomi citati, è con Canova che si assiste a una vera e propria razionalizzazione del processo, anche alla luce dell'egemonia della cultura illuminista.
Antonio Canova
Antonio Canova è uno scultore e pittore italiano, considerato uno dei più importanti della storia dell'arte. È il maggiore esponente del Neoclassicismo, una corrente che reinterpreta le regole delle opere classiche in chiave moderna, e per questo è stato spesso paragonato ai grandi scultori della Grecia antica.
analisi iconologica del linguaggio e stile
Antonio Canova esprime nelle sue creazioni la ricerca della perfezione, la bellezza e la purezza dell'arte antica, con un'attenzione tutta nuova nel rendere più espressivi ed umani i volti e gli atteggiamenti del corpo, assenti nelle statue della mitologia greca-romana, a cui egli si ispirava