Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
I BABILONESI
ELENA SIVO
Created on October 16, 2023
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Psychedelic Presentation
View
Chalkboard Presentation
View
Witchcraft Presentation
View
Sketchbook Presentation
View
Genial Storytale Presentation
View
Vaporwave presentation
View
Animated Sketch Presentation
Transcript
ibabilonesi e il sapere astronomico
I Mesopotamici s’interessarono al campo dell’astronomia grazie all’ importanza dell’ osservazione dei fenomeni celesti.
un popolo antico:i babilonesi e l'astronomia
A partire dal ii millennio si sviluppò il regno di babilonia dal nome sumero bab-iiu che vuol dire porta di dio. l’astronomia era basata sullo studio della luna che chiamavano sin ,del sole, del moto dei pianeti e della previsione delle eclissi .gli astronomi babilonesi raggiunsero un elevato livello di precisione nel misurare i periodi sinodici dei pianeti. CREARONO UN CALENDARIO,DIVISERO I GIORNI IN ORE E MINUTI:PER MISURARE IL TEMPO IDEARONO LA MERIDIANA, costruirono anche tavolette di argilla con dati astronomici.
Il modello cosmologico prevalente in mesopotamia collocava al centro dell’universo la terra di forma circolare e piatta e al centro della terra la stessa mesopotamia, in alto si trovava il cielo, sotto la terra l’anticielo, ovvero il regno dei morti, i babilonesi individuarono lo zodiaco e identificarono l’ellittica ovvero quella traiettoria descritta dal sole nel suo cammino annuale.si sviluppò la matematica poiché per esigenze pratiche era necessario nella vita quotidiana eseguire dei calcoli , la matematica si basava sul sistema sessagesimale ,sistema che ha come base il numero 60, inventato dai sumeri e si basava la notazione posizionale. I matematici babilonesi risolsero alcuni problemi del sistema di numerazione sumero,usavano solo due cifre (1 chiodo e 10 coda di rondine)questi simboli venivano scritti con uno stilo sulle tavolette d'argilla.
La porta di ishtar
La città si estendeva sulle due rive dell’Eufrate, circondata da una cinta muraria di quasi 18 km per consentire ai cittadini di rifugiarsi al suo interno in caso di necessità; su questa cinta muraria si aprivano otto porte dedicate a diverse divinità. La principale e più famosa è la splendida porta di Ishtar (14 metri di altezza per 10 di larghezza) nel 575 a.C. Era la porta di partenza delle processioni religiose che dall’arco di trionfo percorrendo la Via delle Processioni collegava il tempio del dio Marduk alla Casa delle Feste, fiancheggiando uno dei lati del palazzo reale. Era una doppia porta, che attraversava entrambe le cinte murarie, ed era fiancheggiata da due torri, poste in posizione avanzata. Sulle pareti della struttura si trova una straordinaria decorazione in bassorilievo, con rappresentazioni floreali e file alternate di tori (simbolo del dio Adad)e di draghi (simbolo del dio Marduk).La porta è stata chiamata così in onore alla dea Ishtar, dea della fertilità, amore,guerra . le figure sono in colore bianco e giallo mentre lo sfondo totalmente blu. Sulla base della tecnica decorativa sono state individuate tre fasi successive: nella prima le figure degli animali sono modellate a rilievo su mattone non smaltati, nella seconda i soggetti sono dipinti su mattoni smaltati, infine, nella terza draghi e tori sono prodotti a rilievo su mattoni smaltati; tutto questo è realizzato nella parte anteriore del cancello. I cancelli sono alti 11,5 metri di altezza e hanno una vasta anticamera nella parte meridionale. Oggi la porta di Ishatar è stata ricostruita grazie al ritrovamento della moltitudine di frammenti in tutto lo Stato, ed è oggi custodita presso il Pergamon Museum a Berlino.
La religione dei babilonesi
I TESTI DEI BABILONESI,COMPRENDONO INNI IN ONORE AGLI DEI,POEMI,TESTI MAGICI,PROVERBI,FAVOLE.UN TESTO IMPORTANTE E’ L’ENUMA ELISH,OVVERO IL POEMA CHE RACCONTA LE LOTTE FRA GLI DEI E LA CREAZIONE DEL COSMO DA PARTE DEL DIO MARDUK.UN ALTRO TESTO IMPORTANTE E’ IL POEMA DI GILGAMESH,E’UN ESORTAZIONE NEL ESEGUIRE IL PROPRIO DOVERE,CON LA RESPONSABILITA’ CHE DA’ UNA OGGETTIVA E SICURA VISIONE DELLA VERITA’.L’UOMO NON E’ UN DIO,NON NE’ DESTINATO ALL’ IMMORTATILITA’,NON E’INVULNERABILE AL DOLORE,MORTALITA’ E DOLORE DEVONO ESSERE ACCOLTI E TRASFORMATI POICHE’ LA CONOSCENZA E’ SEMPRE UNA CONQUISTA E UNA VIRTU’ PIENA E CONSAPEVOLE DI SE’.
L’ARCHITTETURA E LE ARTI ARTISTICHE
I babilonesi furono anche abili ingeneri e architetti e siccome la pietra scarseggiava impiegarono per le costruzioni i mattoni d’argilla, costruirono templi e palazzi reali che avevano dimensioni monumentali. invece nelle sculture e nelle statue colpisce la stilizzazione delle figure: ad interessare non era una rappresentazione realistica ma simbolica.
La torre di babele
Il nome originale della Torre di Babele era Etemenanki. La sua costruzione fu un’impresa senza precedenti tant’è che Alessandro Magno entrato in Babilonia con l’intento di radere al suolo la città conquistata ne rimase folgorato e promise di ricostruirla. Tuttavia, non fece in tempo a mantenere la parola data poiché morì proprio a Babilonia, a soli 33 anni. L’impianto architettonico svettava per oltre 90 metri d’altezza il corrispettivo di un grattacielo di venticinque piani ed era corredato da sette diverse terrazze pensili da cui ammirare la città sottostante. La cima della Torre di Babele era, inoltre, occupata dal tempio sacro del dio Marduk. La location era segreta e avvolta da un velo di mistero, giacché vi si celebrava il rito nuziale tra il re e una donna del popolo scelta dal sovrano, incarnazione del divino. Difficile dire cosa accadesse tra le nuvole, non a caso, la costruzione descritta da Erodoto era considerata la più grande e imponente di tutti gli Ziqqurat.