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“Picasso e le donne”

«La sensibilità di Picasso nei confronti delle donne oscillava da un'estrema tenerezza in una mano a un odio violento nell'altra: la via di mezzo era improbabile se non oltraggiosa» - Patrick O'Brian

Una vita dedita alle Donne e per le Donne

E come può diventare una donna, se i parenti la dànno, ignara, debole, incompleta, a un uomo che non la riceve come sua eguale; ne usa come d’un oggetto di proprietà; le dà dei figli coi quali l’abbandona sola, mentr’egli compie i suoi doveri sociali, affinché continui a baloccarsi come nell’infanzia?Dacché avevo letto uno studio sul movimento femminile in Inghilterra e in Scandinavia, queste riflessioni si sviluppavano nel mio cervello con insistenza. Avevo provato subito una simpatia irresistibile per quelle creature esasperate che protestavano in nome della dignità di tutte sino a recidere in sé i più profondi istinti, l’amore, la maternità, la grazia. Sibilla Aleramo, Una donna, Feltrinelli, Milano, 2008

Le donne sono sempre state vulnerabili in Afghanistan a causa di una società conservatrice e patriarcale. I loro diritti sono però cambiati nel corso degli ultimi anni, in particolare nella fase tra il 2001, con la caduta del regime talebano, il quale aveva imposto terribili limitazioni ai loro danni, e il ritorno dei Talebani nel 2021. L'Afghanistan è l'unico paese al mondo dove non è permesso studiare né frequentare le scuole superiori. Alle donne è vietato lavorare fuori casa ad eccezione di alcuni lavori. Non ci sono donne nel governo, né esiste un dicastero dedicato alle problematiche femminili. Dopo che il 15 agosto 2021 i Talebani hanno ripreso in mano Kabul, sono ricominciate le preoccupazioni per quanto riguarda la futura condizione dei diritti umani e delle donne; il giorno dopo la ripresa al potere dei Talebani, alcune di loro sono scese per le strade a manifestare per i loro diritti.Dopo che il 15 agosto 2021 i Talebani hanno ripreso in mano Kabul, sono ricominciate le preoccupazioni per quanto riguarda la futura condizione dei diritti umani e delle donne. Il capo dei Talebani ha ufficialmente dichiarato che nel suo governo ci saranno delle donne, e che esse potranno studiare e lavorare liberamente senza essere ostacolate, indossando solamente l'hijab come indumento obbligatorio, e di avere in mente di costruire un Paese civile e democratico. Nonostante le premesse fatte dai Telebani, alcuni loro proseliti hanno continuato a molestare le donne per strada, a vietare loro accesso ad alcune istituzioni e a ostacolarle al lavoro. Nel febbraio 2022, alla riapertura degli atenei universitari in alcune aree del Paese, alle donne è di nuovo concesso l'accesso alle aule universitarie, a patto che siano separate dagli uomini. Il 7 maggio 2022 il Governo Talebano firma una direttiva che obbliga di nuovo le donne ad indossare il burqa ; ad oggi, nel 2023, alle donne non vengono riconosciuti i diritti fondamentali.

UNA DONNA IN LOTTA PER LA PACE

Malala Yousafzai è una giovane attivista Pakistana famosa per la sua lotta contro i talebani per difendere i diritti delle donne. Malala inizia la sua lotta a soli 12 anni, scrivendo per la BBC (British Television) articoli dove attaccava i talebani sia per i loro tentativi di abolire i diritti delle donne sia per il modo in cui occupavano militarmente i territori. Per non correre il rischio di essere scoperta tali articoli venivano scritti sotto il nome di Gul Makai così da restare nell'anonimato. Non ci sono resoconti ufficiali sul come, ma i talebani scoprirono la vera identità di Malala e la resero pubblica e grazie a ciò ella vinse i suoi primi premi, ovvero l' ''International Children's Prize'' e il ''Premio Nazionale della Gioventù del Pakistan della Pace''. Quando aveva 14 anni subì un attentato mentre prendeva il bus di ritorno da scuola: due uomini armati salirono sul veicolo e spararono a Malala che fu colpita sulla parte sinistra del volto e della nuca. Ciò la portò in gravi condizioni e fu trasferita d'urgenza a Birmingham (Inghilterra) per ricevere le adeguate assistenze mediche. Dopo essersi ripresa Malala subì molte minacce da parte dei talebani, ma ciò non la scoraggiò e tenne molti discorsi volti al rafforzamento dei diritti delle donne e scrisse persino la sua autobiografia; tali gesta la portarono a vincere ulteriori premi, come il premio Nobel per la pace del 2014, diventando la persona più giovane della storia a vincere questo premio. Al giorno d'oggi Malala è visto come simbolo di coraggio e di orgoglio del Pakistan per il modo in cui sia da bambina che da adulta non ha mai tentennato e ha sempre sostenuto i suoi ideali, persino dopo che era quasi morta a causa di ciò. ''L'istruzione non è nè orientale nè occidentale, l'istruzione è l'istruzione ed è il diritto di ogni essere umano'' -Malala Yousafzai

Michela Murgia è nota per il suo coinvolgimento nel femminismo e per la sua scrittura che spesso affronta questioni legate alle donne, all’identità di genere e alle dinamiche di potere. La sua attività di scrittrice e giornalista si è spesso intrecciata con temi inerenti alla figura femminile Murgia ha spesso dato voce a personaggi femminili complessi e autentici nelle sue opere letterarie. Questo è importante nel contesto del femminismo, poiché contribuisce a una rappresentazione più accurata e inclusiva delle donne nella letteratura.Attraverso i suoi romanzi e saggi, Murgia ha affrontato temi sociali legati alle donne, come la maternità, la violenza di genere e l’empowerment femminile.

"Che l'ambiente delle donne sia simile a quello degli uomini e con le sue opportunità, prima che sia giudicata in modo equo, intellettualmente inferiore, per favore." In altre parole, Kennard credeva che se le donne avessero avuto le stesse opportunità degli uomini, le disuguaglianze che le donne affrontano nella società, come l'idea che esse siano subordinate intellettualmente agli uomini, si sarebbero dissipate.

LA LETTRICE DI ROMANZI DI VINCENT VAN GOGH Il tema della “donna che legge” ha affascinato pittori di tutti i tempi e per questo le donne sono state da sempre ritratte con i loro volti sognanti, incuriositi, concentrati e attenti. La bellezza sta nel modo in cui questi artisti siano riusciti a dimostrare con la loro arte il fascino straordinario della donna immersa nella lettura, allontanando così lo stereotipo che la vedeva, invece, pericolosa. “La lettrice di romanzi” di Vincent Van Gogh rappresenta la donna di profilo, con tinte assai marcate e definite: la sua figura, caratterizzata da colori scuri e netti, si staglia in primo piano su di uno sfondo chiaro e luminoso. In questo caso, emerge la solitudine di quest’ultima che diventa, per mezzo della lettura, momento di evasione dalla realtà quotidiana.I libri sono un motivo ricorrente nel lavoro di van Gogh; spesso raffigura i romanzi che tanto gli piacevano, di autori come Zola o i Goncourts. Ma tali romanzi ai suoi tempi erano una lettura accettabile per un uomo, non per una donna. Vincent differiva dalla maggior parte degli uomini del suo tempo nel credere che le donne “dovessero” leggere romanzi moderni, in modo che loro stesse potessero essere moderne nel pensiero e nella visione del mondo.

Le donne che leggono libri sono pericolose Sanno parlare, sanno ascoltare Sanno usare bene le mani Indicano la strada giusta Così come seguono le frasi belle sui libri Sanno sottolineare le parole importanti E sanno sottolineare la vita Le occasioni, gli amori e le cazzate Evidenziano le cose importanti E fanno la piega là, dove son rimaste Una piega che durerà poco Perché presto ritorneranno Le donne che leggono libri fanno paura Hanno la borsetta più pesante delle altre Non hanno solo il rossetto, lo specchio Il mascara e il burro cacao No, loro hanno anche un libro Pieno di punti di riferimento Pieno di somiglianze e ricordi Pieno di bussole, che non faranno mai perdere nessuno Le donne che leggono i libri sono pericolose perché sono forti Sanno quello che vogliono e sanno dove stanno andando Sanno sfogliare le persone Si baciano appena all'indice Girano le pagine della loro vita Come se al mondo non ci fosse niente di più facile È solo per questo che scrivo libri Perché faccio il tifo per le donne pericolose