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NO_IL CLASSICISMO - Tommaso Di Giannandrea 3^C

Tommaso - Scuola

Created on October 15, 2023

Presentazione sul Classicismo in Musica di Tommaso Di Giannandrea della classe 3^C

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Transcript

IL CLASSICISMO

Tommaso Di Giannandrea 3^C

  • Le DATE del CLASSICISMO
  • Il CLASSICISMO in POCHE PAROLE
  • LE FORMAZIONI STRUMENTALI CLASSICHE
  • FOTO
  • FRANZ JOSEPH HAYDN
  • WOLFGANG AMADEUS MOZART
  • LUDWIG VAN BEETHOVEN
  • FINE

Le DATE del CLASSICISMO

Inizio: 1750 (Morte di Johann Sebastian Bach) Fine: 1820-1830 (Inizio [Indicativo] del Romanticismo)

Il CLASSICISMOin POCHE PAROLE

Dal 1750 al 1820/1830 c.a si sviluppò il periodo del Classicismo, che nelle altre discipline viene chiamato Neoclassicismo (perché in musica non si erano ancora riscoperte le composizioni greche e latine e comunque non avrebbero potuto ascoltarle. Condividono comunque gli ideali "neoclassici", definiti appunto in musica "classici"). Questo è il periodo della Rivoluzione francese, di quella americana e di quella industriale. La figura del musicista si trasformò in quella di un libero professionista e non era più un servitore ad una corte nobiliare. I generi musicali più importanti erano i Concerti e le Sinfonie, si sviluppa la musica da camera con Trii, Quartetti e Quintetti perché i nobili non avevano più dei grandi saloni dove ospitare i musicisti, ma piccoli salotti e perciò chiedevano di diminuire il numero di persone e strumenti. La capitale della musica dell'epoca era Vienna (l'allora e l'attuale capitale dell'Austria). La musica del periodo era semplice, equilibrata, chiara, pura e nuova. I musicisti più di rilievo erano Franz Joseph Haydn (il quale compose più di 100 Sinfonie), Wolfgang Amadeus Mozart (che compose più di 40 sinfonie) e Ludwig van Beethoven (che fu l'autore di sole 9 Sinfonie). Mozart contribuì all'evoluzione del pianoforte: che, dal clavicembalo barocco passò al clavicembalo col piano e col forte ed infine al fortepiano (il pianoforte).

Le FORMAZIONI STRUMENTALI CLASSICHE

Nell’orchestra classica gli strumenti cominciarono a dividersi in famiglie (archi, legni, ottoni). Ogni famiglia ha una sua funzione ben caratterizzata. Ormai c’erano circa 40-50 strumenti e si arriva dell’orchestra sinfonica, adatta all’esecuzione di Sinfonie. I signori non hanno più grandi saloni, quindi chiedono ai musicisti di suonare nei loro salotti con pochi strumenti. I compositori scrivono musica a d’oc per il Trio, il Quartetto d’archi ed il Quintetto d’archi. Il Trio è un gruppo di tre esecutori che comprende il fortepiano, un violino ed un violoncello. Con il termine Trio però si indica anche la forma Minuetto. Il Quartetto è un insieme si quattro strumenti composto da due violini, una viola e un violoncello o con un fortepiano al posto di uno dei violini. Il Quintetto è un gruppo di cinque strumenti che può essere costituito da: due violini, due viole ed un violoncello oppure due violini, una viola, un violoncello ed un contrabbasso o due violini, una viola, un violoncello e un fortepiano (Quintetto con fortepiano).

FOTO

HAYDN

mozart

van beethoven

FRANZ JOSEPH HAYDN

FRANZ JOSEPH HAYDN nasce a Rohrau nel 1732 e vive le sue esperienze musicali a Vienna. Quando si incontra con il principe Paolo Esterházy egli lo nomina maestro di cappella. Quando il fratello Nicola succede al principe Paolo egli mantiene gli accordi per ben trent’anni fino alla sua morte. A Nicola succede il figlio Antonio che scioglie l’orchestra di corte. Haydn si reca quindi a Londra in due momenti ottenendo enormi successi e scrivendo le importantissime Sinfonie londinesi. In seguito ritorna dagli Esterházy e non abbandonerà più la corte. Egli dirigerà e comporrà opere teatrali, suonerà e scriverà musica. Le sue composizioni verranno pubblicate e diffuse in tutta Europa. Haydn viene considerato il padre della Sinfonia perché ne fissa la forma. Il suo modo di scrivere musica è perfettamente classico. Egli però fu attento alle regole precedentemente imposte.

WOLFGANG AMADEUS MOZART

WOLFGANG AMADEUS MOZART nasce a Salisburgo nel 1756. Il padre Leopold è maestro di cappella presso la corte del principe arcivescovo. A quattro anni egli girò le corti più prestigiose d’Europa e fu applaudito da molti sovrani insieme al padre e alla sorellina Nannerl. La frivola nobiltà settecentesca acclama entusiasta il bambino prodigio è in realtà superficiale. Mozart adolescente scriverà musica venata di sottile malinconia. Egli ebbe delle violente discussioni con il principe arcivescovo Hieronymuss di Colloredo, di cui, già a 16 anni è musicista di corte. A 21 anni va a vivere a Vienna, sperando di essere incaricato di qualcosa dall’imperatore d’Austria Giuseppe II. Nella capitale austriaca sposa la cugina Costanza von Weber. A Vienna, senza la protezione di alcun nobile, Mozart desta poco interesse e le sue opere teatrali vengono rifiutate. Egli si ammalò di una grave malattia che lo portò ad una morte precoce a soli 35 anni nel dicembre del 1791. Il Requiem K 626, che non riuscì a concludere fu completata da un suo allievo Franz Xaver Süssmayr. Ci ha lasciato 626 composizioni. Tra le opere della maturità troviamo le composizioni più sublimi: i Concerti per fortepiano, le ultime Sinfonie e le opere teatrali.

LUDWIG VAN BEETHOVEN

LUDWIG VAN BEETHOVEN nasce a Bonn, Germania nel 1770 ed il padre è il suo primo maestro che è convinto di farne un bambino prodigio come Mozart. A otto anni riesce a suonare il pianoforte. Nel 1779 va dal maestro Christian Neefe e con lui studia teoria, composizione, organo e pianoforte. A 14 anni suona l’organo nella cappella di corte a Bonn. La morte della madre quando aveva 17 anni lo segna molto. Haydn lo invita a Vienna nel 1792 dopo averlo ascoltato e Beethoven accetta. Nel 1792 si trasferisce nella capitale austriaca poco dopo la morte di Mozart. Lì visse come uomo libero ispirato dagli ideali di libertà della Rivoluzione francese e ha grande ammirazione di Napoleone Bonaparte, al quale dedica la Terza Sinfonia, detta Eroica. A trent’anni era pieno di impegni: fa concerti, insegna, compone e vende le sue composizioni. Si accorge però che sta perdendo l’udito. Tenta addirittura il suicidio. In preda a una profonda depressione e finisce a chiudersi in sé stesso e rinuncia a suonare in pubblico. Nel 1815 aveva gravi difficoltà finanziarie e nel 1818 la sua sordità diventa totale. Per comunicare usa dei “Quaderni di conversazione” che testimoniano la sua tragedia. I viennesi però non lo dimenticano. Nel 1825 esegue la sua ultima Sinfonia, la Nona. Qui appare il favoloso Inno alla gioia. Nel 1827 muore di polmonite a Vienna.

FINE

Il Classicismo - Tommaso Di Giannandrea 3^C