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Livio Andronico

Renee Luperti

Created on October 14, 2023

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Transcript

Livio Andronico

Uno dei padri fondatori

"Virum mihi, Camena, insece versutum"

Biografia...
Sono Livio Andronico, nato a Taranto e arrivato a Roma come uno schiavo di guerra. Sono un grammatico e maestro di scuola, così il console Livio Salinatore, mi affidò l'educazione dei suoi figli, perché voleva che crescessero con una cultura superiore a quella dei coetanei Romani. In seguito sono stato liberato e ho preso il nome del mio padrone.
Le mie opere...
Nel 240 a.c. Ho messo in scena il primo dramma latino. Nella mia produzione teatrale sono conosciuti i titoli di otto tragedie, tutte di argomento mitologico e tradotte o adattate al greco, la maggior parte di argomento Troiano (Achille, Andromaca, Il cavallo di Troia, Aiace portatore di frusta, Egisto) e i titoli di tre commedie (Gladiolus, Ludius, Virgo). Ho ottenuto una grande fama, anche per le mie abilità di mantenere dei buoni rapporti con l'aristocrazia senatoria, nel 207 a.c. Ormai molto anziano, ho ricevuto l'incarico di scrivere un partenio, sarebbe un carme eseguito da un coro di ragazze in onore di Giunone Regina. Io penso che anche se sono stato lodato dalle persone dei miei tempi, ma riproposto ad oggi probabilmente risulterei orribile e insulso. Sono morto poco dopo nel 207 a.c.
Odusia...
Per l'educazione dei figli del mio protettore, ho tradotto in versi saturni l'Odissea di Omero, che divenne Odusia, in latino. Odisseo a Roma diventa Ulisse (Ulixes). Ho scelto l'Odissea e non l'Illiade perché Ulisse era popolare nelle leggende italiche, e le imprese dell'eroe viaggiatore ed esploratore delle terre dell'Occidente erano più apprezzate a Roma, che non le glorie degli eroi dell'Iliade, che erano ambientati in un altro contesto culturale. Sono riuscito a dare al latino arcaico, prima una lingua molto povera, qualcosa dello splendore inimitabile dei versi Omerici, e oltretutto in un rozzo verso locale che non aveva la possibilità espressiva del ricco esametro greco.
Dall' Egisto: il ritorno da Troia
Ho composto anche una tragedia, l'Egisto, che tratta del ritorno in patria dell'eroe Agamennone, reduce di Troia e della morte avvenuta per mano della moglie Clitemnestra e del suo amante Egisto. Ho menzionato anche il viaggio per mare di Agamennone dopo la distruzione di Troia, con la flotta che viene accompagnata da delfini festanti. Mentre la scrivevo ho notato che risaltano soprattutto le figure di suono: la ripetizione di per nel primo frammento, gli omoteleuti in -um nel secondo, il cui secondo verso si apre e si chiude con parole che iniziano in /u-.
Differenze linguistiche...
Con il primo verso dell'Odusia: virum mihi Camena insece versutum, volevo tradurre il primo verso dell'Odissea: l'uomo dalle molte astuzie raccontami, o Musa. Io ho voluto rendere la Musa greca la Cremena romana. L' uomo dalle molte astuzie viene reso con la parola "versutus". Ho avuto un solo problema, riprodurre la capacità greca di creare neologismi, e ho cercato di risolvere questo problema come potevo.
Cicerone sosteneva che le mie opere non meritavano di essere lette. Il mio teatro conteneva elementi spettacolari: colori, musiche e danze, a imitazione della tragedia greca. Anche se sono uno dei padri fondatori, sicuramente la letteratura latina produrrà altre opere letterarie che mi lasceranno nell'ombra, ma mi auguro di no!