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AMORE E PSICHE
miriam.tritta
Created on October 11, 2023
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Transcript
ANTONIO CANOVA:
Nato nel 1757 nei pressi di Treviso, a Possagno, è uno dei più importanti scultori italiani del Settecento. Comincia a lavorare come apprendista a Venezia ma si trasferisce presto a Roma, città dalla quale Canova prende una forte ispirazione che lo spinge verso l’arte Neoclassica, della quale è considerato il maggiore esponente nell’ambito della scultura. Da Roma Canova sceglierà di non separarsi mai, se non per viaggi brevi. Muore a Venezia il 13 ottobre 1822, dopo esser stato afflitto, per buona parte della sua vita, dalla dissenteria.Tra le sue opere più celebri troviamo Amore e Psiche...
Un tema che si trova spesso in Canova, infatti riproporrà questo soggetto anche in altre versioni, dove le due divinità abbracciate sono ritratte in piedi, una di queste si trova al Louvre e l'altra è conservata all'Ermitage di San Pietroburgo.
IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI
L'opera analizzata è un gruppo marmoreo, composto da due figure, nelle quali riconosciamo i mitologici Amore e Psiche della celebre favola di Apuleio, da cui Canova trae il tema. Amore il figlio della dea Venere, innamorato della bella Psiche, alla quale non si mostra, per non destare l'ira di Venere. Psiche però una notte lo vede in volto e lui scompare.
Il momento preciso rappresentato nell'opera è l'attimo di passione che precede il bacio tra Amore e Psiche; questo si inserisce perfettamente nella tradizione Neoclassica seconda la quale è più importante il momento che precede l’azione, e non l’azione stessa. La scultura oltre a riassumere gli aspetti stilistici e pratici del Neoclassicismo, ne riassume i principi fondamentali. Per far risaltare la perfezione delle forme ed il richiamo alle antiche statue greco-romane, i protagonisti sono completamente nudi e c’è solo un piccolo velo che copre il ventre di Psiche.
ICONOGRAFIA
Ci sono anche altri elementi che rendono Amore e Psiche, un eccellente esempio di scultura neoclassica: i movimenti dei due protagonisti formano una croce molto leggera. Una linea che parte dall’ala destra del Dio fino al suo piede sinistro e poi un’altra invece che ha la sua origine nell’altra ala di Amore e si conclude nel corpo di Psiche.
Questa croce è molto importante, poiché nel centro dove le due linee si intersecano, c’è anche il centro focale dell’opera, ovvero dove lo sguardo cade appena guardi la scultura. Le braccia di Psiche che tirano verso il volto di Amore, chinato in avanti con le ali spiegate per sorreggerla, formano due piccoli cerchi e nell’esatto punto in cui si toccano, ci sono le labbra dei due protagonisti che guardandosi, stanno per toccarsi.
ICONOLOGIA:
L'opera sta a simbolizzare il potere dell'amore, l'intensità del desiderio che riesce a sprigionare. La bellezza ideale doveva risiedere nell’equilibrio e nell’armonia e anche le passioni più accese dovevano trovare una forma "di nobile semplicità e serena grandezza" nella realizzazione artistica. L'autore esprime questo concetto rappresentando la scena precedente all'avvenimento del bacio, così da mostrare il consumo del desiderio, la dolcezza e la delicatezza di quest'attimo, in cui si può notare abbandonata totalmente nelle braccia di Amore, Psiche che cerca nel suo abbraccio e in un suo bacio il perdono e la vita, guardandolo finalmente negli occhi per conoscere veramente l’amore. Per molti critici, i due giovani hanno un significato allegorico, ovvero rappresentano la morte e l'amore e l'abbraccio è l'annullamento finale.
GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO ARTISTICO
LA COMPOSIZIONE: le due figure sono disposte diagonalmente e divergenti tra loro, formando una disposizione piramidale.
LA LINEA: armoniosa, sottile e morbida, conferisce leggerezza nei movimenti dei due innamorati.
IL COLORE: È quello del marmo lavorato e trattato con l’utilizzo della cera rosata che gli da una sfumatura rosata simile a quella dell’incarnato umano.
LO SPAZIO: I corpi sono in relazione con lo spazio circostante, si ha l’impressione che dai due volti (punto centrale) si sviluppino i corpi, a raggiera.
LA LUCE: È presente un gioco di luce e ombra, il chiaroscuro che è quasi inesistente, dato dalla posizione sovrapposta delle due figure e dall’ ondulazione del panneggio.
IL VOLUME: la figura si sviluppa ugualmente sia in senso verticale che in senso orizzontale, e non è una figura determinata. I muscoli sono morbidamente evidenziati e ciò conferisce naturalezza ai soggetti.