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Pico della Mirandola

Federico

Created on October 6, 2023

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Transcript

P co

della Mirandola

Biografia

Federico Colucci

Giovanni Pico della Mirandola nacque a Mirandola il 24 Febbraio 1463 e morì a Firenze il 17 Novembre 1494. Figlio di una nobile famiglia dimostra da subito una propensione all'apprendimento. Nel 1848 si reca a Firenze dove conosce Lorenzo il Magnifico e vari esponenti del Rinascimento. Scrisse un documento di 900 tesi che avrebbe discusso a Roma, ma alcune delle tesi furono considerate eretiche. Quindi Pico prova a scappare in Francia, dove viene arrestato e rinchiuso nel castello di Vincennes. Da cui venne liberato per mano di Lorenzo il Magnifico, che lo ospitò a Firenze. L'assoluzione dall'eresia gli verrà concessa un anno prima della tanto discussa morte del filosofo, infatti molti sostennero che fu ucciso con dell'arsenico.

Il progetto della concordia universale

Gianpaolo Abbracciavento

Pico sente il desiderio di una sintesi del sapere universale, quindi di una filosofia che nasca dalla concordia fra tutte le diverse correnti di pensiero sorte sin dall'antichità. In vista di ciò, organizza un congresso a Roma su 900 tesi da lui ritenute i capisaldi del sapere universale; alcune di queste vengono giudicate eretiche perciò il congresso non si tenne. Quindi pubblicò un'Apologia di queste e una raccolta di Conclusioni da esse derivate.

De Hominis Dignitatae

Michele Romanelli

In quest'opera Pico tratta della dignità posseduta dall'uomo, ritiene sia un essere privilegiato in quanto Dio ha dotato tutti gli esseri di una natura determinata, eccetto che per l'uomo, al quale ha donato la libertà, cioè la capacità di autodeterminarsi. L'uomo ha subito due creazioni:

  • è stato fisicamente creato da Dio, a sua immagine e somiglianza;
  • si è plasmato da solo, in quanto anch'egli creatore ma solo di stesso.

Heptalus e De Ente et Uno

Donatello Serio

Il termine Heptalus deriva dal greco Hepta (sette) e Ousia(essere).L'Heptalus rappresenta un tentativo di suddividere l'essere in sette categorie; queste, che spaziano dalla sostanza all'essenza, dalla potenza all'atto, dal tempo all'eternità e così via, sono intese come strumenti concettuali per sondare le profondità dell'essere. Il pensiero Heptalico affonda le sue radici in filosofi come Plotino e Proclo attraverso il cui tentavano di conciliare le idee platoniche e aristoteliche.

L'opera De Ente et Uno rappresenta una pietra miliare nella filosofia ontologica, Pico attraverso il suo lavoro cerca di comprendere la profonda connessione tra l'essere e l'unità. Pensa che l'Uno rappresenti il principio unificante di tutta la realtà. L'essere e l'unità sono interconnessi in un modo che supera la semplice definizione concettuale.Nel suo tentativo di esplorare questa relazione profonda, analizza le implicazioni filosofiche dell'Uno, sottolineando la sua centralità nella comprensione dell'essere.

La cabala e l'astrologia

Camila Semeraro

Pico ritiene che per giungere al coronamento della sapienza universale bisogna considerare la cabala, nonchè la più alta e pura forma di gnosi. Attraverso essa:

  • si scopre la chiave di lettura della realtà;
  • si trova il metodo per ridurre a unità tutte le fedi, dottrine e linguaggi.

Nei confronti dell'astrologia assume un'atteggiamento di riserva, dimostrato nella sua opera Disputatione Adversus Astrologiam Divinatricem. Egli ammette l'astrologia che si occupa di determinare le leggi matematiche dell'universo ma rigetta quella divinatrice, in quanto l'uomo, che è l'essere più alto della creazione, non può dipendere dai corpi celesti, che sono a lui inferiori.

Grazie!

4Fsc Colucci Federico Semeraro Camila Michele Romanelli Donatello Serio Gianpaolo Abbracciavento

P(f)ico