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genocidio Cambogia

chiara.coppola207

Created on October 3, 2023

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Transcript

le VITTIME dei KHMER ROSSI

APRILE '75

GENNAIO '79

fine guerra del Vietnam

oltre 1.500.000 morti

Gli avvenimenti: l'inizio

Gli autori di questo sterminio sono una massa di giovani controllati. sfruttati e manovrati da una ristrettissima élite composta da politici di formazione stalinista

Il 17 aprile 1975 i Khmer Rossi, sotto la guida di Pol Pot, entrarono nella capitale cambogiana di Phnom Penh, dando il via a un regime comunista. Oltre a ciò, ci fu un processo di epurazione che causò oltre 1.500.000 morti.

la Cambogia

I KHMER ROSSI

Chi sono

Guidato da Pol Pot, Nuon Chea, Ieng Sary, Son Sen e Khieu Samphan, conquistò il potere e si dedicò alla "purificazione della Cambogia", massacrando qualunque appartenente alle classi più colte e mirando alla creazione di una nuova società cambogiana.

i Khmer Rossi erano i seguaci del Partito della Kampuchea Democratica, in Cambogia, Il gruppo venne istituito nel 1960 come parte dell'esercito popolare vietnamita, era un partito rurale attivo in Cambogia dal 1975 al 1979.

"l'uso degli occhiali era segno di acculturamento sufficiente per essere eliminato"

"distruggevano ogni legame familiare: era incompatibile con la loro società cambogiana"sopressero quasi un quarto della popolazione.

Cosa è successo

I Khmer rossi, estremisti comunisti, portarono avanti un "esperimento di ingegneria politica": elaborarono una versione del comunismo fondata su una negativizzazione dello stile di vita urbano, a cui veniva opposto un progetto economico basato sull’agricoltura e incentrato sulla coltivazione del riso.

Fu abolita la proprietà privata, gli ospedali, negarono la libertà individuale a tal punto da vietare l’utilizzo della prima persona singolare, abolire la scuola, considerare gli esseri umani come forza lavoro senza nessun diritto. Pol Pot abolì le città: milioni di persone dovettero abbandonare le proprie case, il proprio lavoro e i propri beni, tutti gli abitanti delle città furono deportati nelle campagne

Le condizioni dei cambogiani

I cambogiani dovettero adattarsi a vivere senza medicinali, energia elettrica, acqua potabile, costretti a lavorare duramente senza alcuna remunerazione se non il poco cibo necessario alla sopravvivenza. Dopo essere stati deportati nelle risaie, venivano costretti a lavorare tutto il giorno per avere in cambio soltanto un pugno di riso.Era vietato il dissenso, le rimostranze venivano punite con la morte, i cambogiani furono sterminati da fame, epidemie, torture, stragi. Era addirittura stato deciso che ogni cittadino doveva produrre due litri di urina al giorno: ogni mattina doveva consegnarla al capo della comunità per farne del concime.

Il genocidio in cifre

1.5

10

milioni (minimo)

milioni

i morti dovuti a questa operazione politica: quasi un quarto della popolazione cambogiana

le mine piantate ed utilizzate per evitare che i cambogiani fuggissero

anni

accuse

la durata di questi lavori forzati e di questo genocidio

nessun resposabile venne perseguito quando il potere dei Khmer venne rovesciato

“Era peggio di un inferno. Era peggio. Non potete immaginare, nessuno può immaginare”“Chiunque avesse ricevuto un’educazione formale veniva giustiziato:Medici, avvocati, banchieri…E se indossavi gli occhiali pensavano che tu avessi ricevuto un’educazione superiore” “Ho sentito bussare alla porta e ho visto due soldati, mi hanno puntato contro le loro armi e hanno gridato dicendo ‘Esci di casa adesso o ti sparo’”