Lucrezia Petta Merlo
Giovanni Pisano

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Lucrezia Petta Merlo

Giovanni Pisano

Giovanni Pisano, scultore e architetto, nacque a Pisa tra il 1240 e il 1248. Sappiamo che Giovanni si è formato presso il padre Nicola Pisano.Nonostante ciò lo stile artistico di Giovanni si discosta presto da quello di Nicola e assume un carattere personalissimo. Il gusto per la forma delicata e aggraziata, per la decorazione accurata e l'esecuzione rifinita nei minimi dettagli non appartengono all'opera di Giovanni. Egli porta avanti un dinamismo molto espressivo e impetuoso, pieno di energia, di enfasi drammatica. Non è affatto chiaro quale sia stata la sua fonte di ispirazione.La forza drammatica del suo stile è comunque veramente particolare, va molto oltre ogni altra testimonianza rintracciabile all'interno dell'area nordica.

Giovanni abbandona ogni traccia di classicismo per abracciare il Gotico più maturo, un linguaggio che probabilmente apprende lavorando al cantiere della Cattedrale di Siena, osservando le tante statuette francesi che circolavano in Italia e forse attraverso un viaggio in Francia. La svolta avviene dopo la morte di Nicola, intorno al 1284, quando Giovanni viene chiamato a Siena come capomastro del Duomo, di cui disegna la facciata e realizza alcune statue. Nel 1297 torna a Pisa, anche qui come capomastro nel cantiere della cattedrale.Nello stesso anno inizia il pulpito per la chiesa di Sant'Andrea a Pistoia, la sua prima opera di grandi dimensioni. Simile al primo pulpito realizzato dal padre, riprende la forma esagonale e gli archi trilobati. Ma le proporzioni dell'insieme sono molto più slanciate, secondo il gusto gotico, e le scene molto più drammatiche. Questo aspetto si intensifica ancora di più con il secondo pulpito, realizzato per il Duomo di Pisa, tra il 1302 e il 1310. Qui le scene sono ancora più espressive e dinamiche

Giovanni Pisano, Pulpito, 1298-1301, rilievi in marmo bianco, colonne in porfido

Nel Pulpito di Sant'Andrea le figure scolpite dei personaggi creano un intenso chiaroscuro. Inoltre, si crea un accentuato movimento grazie al risalto che Giovanni Pisano riserva alle linee compositive dinamiche. Infatti il modellato dei corpi è essenziale, i gesti sono espressivi e i panneggi animati dal movimento dei corpi. La decorazione scolpita è molto ricca. Rispetto al pulpito del padre, nel duomo di Siena, l’opera di Giovanni Pisano non mostra lo stesso senso di equilibrio. Inoltre, i personaggi sono meno curati nei dettagli ma scolpiti in modo sommario.

L'opera è caratterizzata da una sapiente composizione che si avvale di linee orizzontali e verticali, che si intersecano su tutto il campo, senza "agglomerati" e zone vuote. Inoltre il rilievo delle figure crea un fittissimo chiaroscuro, con variazioni di effetti a seconda dei materiali scolpiti (panneggi, capigliature, criniere, corazze e cotta di maglia del soldato all'estrema destra), con un frequente uso del trapano.

Per fare un confronto con i pulpiti di Pisano, il Sarcofago Grande Ludovisi è uno dei più colossali del mondo antico, è ricavato da un unico blocco di marmo proconneso, oggi tutto bianco, ma in origine policromo: osservando molto attentamente l’opera, è possibile scorgere infatti piccole tracce di colore e doratura. Tema fondamentale della decorazione è la vittoria sui barbari, qui rappresentati con caratteristiche diverse tra loro, presenti in una moltitudine che a primo sguardo può sembrare caotica, ma che è in realtà definita da un sapiente ordine compositivo. Un tema che è di fondamentale importanza nella decorazione dei sarcofagi soprattutto tra la seconda metà del II secolo e la prima metà del III secolo d.C.

Venere, la greca Afrodite, è raffigurata secondo il tipo iconografico detto della “pudica”. La dea, infatti, è colta nell'atto di coprirsi istintivamente il seno e il pube come se si fosse accorta di essere scrutata da uno sguardo indiscreto.

Anche Pisano scolposce la classica Venere pudica, che nella foto si trova alla destra.Dalla sua chiara espressione possiamo infatti notare il suo naturale disagio.

La Madonna appare come una regina raffinata ed elegante, mentre il Bambino si rivela per quello che è: un Bambino che naturalmente gioca con la Madre. Vi è però anche una certa naturalezza nello scolpire un gesto comune a tutte le madri, che guardano con amore il proprio figlio.

La Madonna con Bambino di Giovanni Pisano, si trova nella Cappella degli Scrovegni a Padova, che l’artista realizzò in marmo intorno al 1306. La scultura gotica, come abbiamo visto, prediligeva bassorilievi ed altorilievi, ma non le statue a tutto tondo tipiche della tradizione classica. Giovanni invece realizzò una statua a tutto tondo a grandezza naturale (alta 1,85 metri). Si nota che l’artista qui mantiene un occhio alla tradizione (realizzando una statua a tutto tondo appunto), ma poi volge lo sguardo al Gotico francese.

Grazie per la visione

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