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Il Classicismo viennese
Elisabetta Impallari
Created on October 2, 2023
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Transcript
Il suo fondatore è Haydn, che rinnova la musica orchestrale introducendo la forma sonata.
Mozart, bambino prodigio, viaggia per le corti europee componendo, durante la sua vita, più di 600 opere tra musiche strumentali e vocali.
Si sviluppa tra il 1770 e il 1820 principalmente a Vienna
uno sguardo d'insieme su
Il Classicismo
Beethoven è l'iniziatore di una nuova idea di musica come messaggio ideale dell'artista alla società in cui vive, anticipando quella che sarà l'idea del Romanticismo.
Nasce la sinfonia classica, genere destinato ad imporsi nel panorama Europeo dell'Ottocento.
Il melodramma subisce un'importante riforma.
A Vienna, capitale dell'Impero Austriaco, si ritrovano musicisti provenienti da tutta Europa. La sede della corte si trovava presso il Palazzo di Schoenbrun , fuori le porte di Vienna.
Oltre alla musica profana, a Vienna troverà grande sviluppo anche la musica sacra. Mozart scrive qui opere come l'Ave Verum ed il Requiem, mentre Haydn comporrà 6 messe e 3 oratori.
Nato in Austria nel 1732, Haydn trascorre quasi tutta la sua vita sul territorio austriaco, studiando con il compositore italiano Nicola Porpora e con il librettista Pietro Metastasio.
E' Maestro di Cappella presso la Famiglia Esterhàzy per trent'anni, durante i quali scrive composizioni per la corte della famiglia che si alterna tra il castello di Eisenstadt e la reggia di Esterhàza, situati al confine tra Austria ed Ungheria.
Alla morte del Principe Esterhàzy decide di lasciare la vita di corte e di vivere da libero professionista. Viaggia per l'Europa e la sua musica viene apprezzata soprattutto in Inghilterra. Muore nel 1809.
Nel comporre le sue opere Haydn cerca di seguire la razionalità e l'ordine (principi alla base della forma sonata), ma anche di esprimere sentimenti ed emozioni! Le sue opere hanno dei tratti profondamente drammatici in contrasto con momenti che trasmettono grande serenità: l'autore vuole trasmettere l'idea che la gioia e l'armonia possono vincere sempre sull'inquietudine e gli aspetti negativi della realtà.
Sinfonia n.45, detta "Degli Addii"
Tornato a Salisburgo nel 1773 ottiene un incarico come Konzertmeister (Maestro dell'Orchestra) presso la corte del Pricnipe di Colloredo, che però abbandona ben presto.
Nato a Salisburgo nel 1756, Amadeus a tredici anni è già un compositore. Insieme al padre, Leopold, compirà numerosi viaggi per l'Europa, suonando nelle principali corti e conoscendo i musicisti e i generi musicali più in voga all'epoca.
Tenta la fortuna come libero professionista, viaggiando e mantenendosi con l'attività da compositore, da insegnante e da pianista.
Stabilitosi a Vienna, conduce con la moglie una vita dispendiosa, che lo porta ben presto alla bancarotta! Povero morirà nel 1791, non ancora 36enne, lasciando incompiuto il suo "Requiem K 626".
Nella vastissima produzione del compositore un ruolo importantissimo ricoprono le opere, che raggiungono l'apice con le sette opere scritte nell'ultimo periodo a Vienna, le quali comprendono anche Le Nozze di Figaro, il Don Giovanni, Così Fan Tutte, La Clemenza di Tito e La Regina della Notte.
"Voi che sapete" da Le Nozze di Figaro
Nelle opere il linguaggio musicale di Mozart è ricco di espressività. E' complesso, vivace ed incalzante, per poter attirare l'attenzione degli ascoltatori e trasmettere loro le emozioni ed i sentimenti fondamentali del genere umano, le sfumature più profonde dell'amore.
"Der Holle Rache"- La regina della Notte da Il Flauto Magico
"Don Giovanni a cenar teco..." da Don Giovanni
Di origini tedesche, Beethoven si trasferisce a Vienna a 22 anni. Qui gode della fama di personaggio eccentrico e stravagante oltre che della profonda stima della nobiltà in qualità di musicista. Proprio nella capitale austriaca trascorrerà tutta la sua esistenza, grazie ai finanziamenti di numerosi mecenati. Muore nel 1827, quando ormai è famosissimo.
Beethoven si ricollega ad Haydn e Mozart per la perfezione e la precisione delle sue opere. Tuttavia, rispetto agli altri due compositori del classicismo, scrive pochissima musica sacra e solo un'opera, mentre si dedica principalmente alla musica strumentale: i generi che più pratica sono la sonata per pianoforte, il quartetto d'archi e la sinfonia.
Il sostegno che gli veniva dai mecenati viennesi permise a Beethoven di scrivere della musica che non rispondesse a delle commissioni, ma nascesse esclusivamente dalla sua personale ed intima ispirazione. Per la prima volta, con Beethoven, avviene ciò che caratterizzerà la produzione musicale del Rinascimento: il compositore è libero dagli obblighi legati alle dipendenze di una corte, scrive per se stesso, esprime i propri sentimenti e lo fa nei tempi che gli necessitano.
La produzione di Beethoven si può ricondurre a due diversi periodi:
E' nelle sinfonie di numero pari (la quarta, la sesta e l'ottava), nei canti popolari, nelle composizioni "da salotto", come la famosissima "per Elisa", che Beethoven abbandona il tentativo di trasmettere un messaggio definito al pubblico per dedicarsi e lasciarsi andare alla bellezza della melodia.
Il periodo "eroico" (1802-1817), in cui il compositore scrive in maniera complessa, per entusiasmare il pubblico e trasmettergli gli ideali di fraternità e libertà. A questo periodo appartiene il Fidelio, la sua unica opera.
Il periodo che va dal 1817 alla morte, in cui Beethoven supera gli ideali di perfezione e coerenza del classicismo per scrivere un tipo di musica sempre più astratta che cerca di trasmettere un messaggio non tanto ai contemporanei ma all'umanità che verrà dopo di lui! Questa è l'atmosfera della Nona Sinfonia, dove Beethoven supera gli schemi del genere sinfonico introducedo la voce umana, che canta l'ideale di fraternità universale.
All'inizio del '700, per opera anche del librettista Pietro Metastasio, l'opera seria si fonda sull'alternarsi di pezzi veloci e difficili, in cui i cantanti possono mostrare la loro bravura, e pezzi più lenti, che esprimono invece sentimenti affettuosi. Le voci preferite sono quelle acute, capaci di straordinari virtuosismi ed impiegate per interpretare personaggi sia femminili sia maschili.
Nella seconda metà del '700 la composizione operistica prende una nuova strada, anche grazie all'opera di Gluck, alla ricerca di maggiore unità e senso musicale: .le arie virtuosistiche diventano più semplici, più concentrate sul testo e su ciò che questo vuole esprimere; -i recitativi vengono accompagnati dagli strumenti, per essere più coinvolgenti; -le voci iniziano ad adattarsi ai personaggi: voci maschili per ruoli maschili, femminili per quelli femminili; -l'orchestra assume un nuovo ruolo: mentre prima fungeva solo da "sottofondo" alle voci, ora assume un'importanze ed un'espressività proprie.
Negli anni precedenti al '700, il termine Sinfonia aveva di solito indicato il brano introduttivo di un'opera vocale. A partire dal Settecento, invece, la sinfonia diviene una composizione autonoma, che vede protagonista non un solo strumento, ma l'intera orchestra, nella quale spiccano sicuramente gli archi e i fiati.
Con il Classicismo Viennese (Haydn, Mozart e Beethoven) la sinfonia è composta di quattro movimenti: - il primo, il più lungo, scritto nella forma sonata; -il secondo, un tempo lento, talvolta in forma di tema con variazioni; -il terzo, un Minuetto; -il quarto, un allegro giocoso in forma di Rondò.