Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Protocolli Di Routing

Francesco Pio Miano

Created on September 29, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Audio tutorial

Pechakucha Presentation

Desktop Workspace

Decades Presentation

Psychology Presentation

Medical Dna Presentation

Geometric Project Presentation

Transcript

Protocolli Di routing

03.GLI AUTONOMOUS SYSTEM e IL ROUTING GERARCHICO

01.PROBLEMATICA E SCENARI

02.gLI ALGORITMI E I PROTOCOLLI DI ROUTING

INDICE

06.LE RETI MULTIPROTOCOLLO: MPLS

04.PROTOCOLLI DI ROUTING IGP

05.PROTOCOLLI DI ROUTING EGP

08.PACKET TRACER: CONFIGURAZIONE DEL ROUTING STATICO

09.PACKET TRACER: CONFIGURAZIONE DEL ROUTING STATICO

07.LA GESTIONE DELLE TABELLE DI ROUTING

problematica e scenari

01

Il routing (instradamento) è una funzione del livello Network del modello TCP/ IP. Viene svolta da un dispositivo di rete chiamato router (inter-mediate system), che, per poter ottimizzare il percorso dei pacchetti da instradare, deve conoscere ed eventualmente aggiornare una serie di informazioni: • indirizzo del destinatario. • i router adiacenti. • il ventaglio dei possibili percorsi verso tutte le reti remote. • il percorso migliore per ciascuna rete remota. • il modo di mantenere e di verificare le informazioni necessarie per il routing.

01. Problematicae scenari

Solo basandosi su queste informazioni il router può dare l'avvio al processo di forwarding per stabilire verso quale linea inviare il pacchetto. Importanza che il router, nella propria memoria cache, costruisca una tabella di instradamento, detta routing table. La routing table è semplicemente una lista di tutte le reti che il router può raggiungere insieme a informazioni sulle modalità di instradamento. Ogni riga (detta entry) presenta quattro campi: 1. Network address: contenente l'indirizzo IP di ciascuna rete raggiungibile. 2. Next hop: rappresenta l'indirizzo del router successivo per giungere verso la rete di destinazione. 3. Interface: interfaccia a cui deve essere inoltrato il pacchetto per raggiungere il next hop (un router può avere più interfacce di rete). 4. Metric: indica il costo di utilizzo di una route.

01. Problematicae scenari

Routing statico ha il vantaggio di non richiedere che i router si scambino informazioni per aggiornare i percorsi o eventualmente individuarne di nuovi, limitando così l'uso di banda. l routing statico ha però l'inconveniente di richiedere sempre la riconfigurazione da parte dell'amministratore tutte le volte che si devono modificare le entry. Routing dinamico permette invece ai vari router di scambiarsi le informazioni necessarie a determinare i possibili percorsi per raggiungere destinazioni remote mediante dei protocolli, chiamati appunto routing protocol, che usano appropriati algoritmi di routing. Il vantaggio di tale metodo è che richiede un minor controllo da parte dell'amministratore.

01. Problematicae scenari

Algoritmi e protocolli di routing

02

Lo scopo di un protocollo di routing è quello di mantenere dinamicamente le routing table. Per fare ciò, i router devono quindi condividere le infor mazioni sui percorsi (route) che ciascuno conosce, Questo scambio di dati è compiuto mediante pacchetti speciali chiamati routing update. Vediamo quali sono gli scopi che un routing protocol si deve prefiggere: • ottimalità: deve essere in grado di fornire il percorso migliore • imparzialità: deve utilizzare tutte le linee disponibili per distribuire il traffico evitando le congestioni • flessibilità: deve garantire capacità di adattarsi ai cambiamenti della topologia di rete; • convergenza veloce: deve far si che i cambiamenti all'interno dell'Inter-network si propaghino verso tutti i router nel minor tempo possibile; • robustezza: deve essere in grado di funzionare anche nel caso di configurazioni non corrette e guasti di componenti; • semplicità: deve essere semplice ed efficiente. La gran parte dei protocolli che regolano il routing moderno utilizzano uno dei due seguenti algoritmi: • Distance Vector Routing • Link State Routing

02.Algoritmi e protocolli di routing

Distance Vector Routing L'algoritmo Distance Vector costruisce una tabella di routing costituita essenzialmente da due colonne: una contenente la distanza e una che specifica l'interfaccia Essendo un algoritmo dinamico, le tabelle vengono aggiornate a intervalli di tempo prestabiliti. Inizialmente ogni router invia ai router vicini (neighbour) un pacchetto di ECHO per calcolare la distanza che lo separa da ciascuno di essi e inserisce il valore nella tabella. Subito dopo i router vicini si scambiano un vettore contenente le informazioni che ciascun router ha a disposizione riguardo i costi per raggiungere le varie destinazioni. A quel punto, ciascun router aggiorna la propria tabella. ES.

02.Algoritmi e protocolli di routing

I due principali problemi che possono presentarsi con il Distance Vector sono: • Routing Loop: quando un pacchetto è inoltrato su un percorso circolare senza mai giungere a destinazione. • Count to infinity: quando il costo per il raggiungimento di una destinazione viene progressivamente incrementato. Entrambi i problemi sono legati al fatto che il Distance Vector non conosce la topologia della rete. Si può migliorare l'algoritmo Distance Vector, mediante modifiche all'algoritmo originale. Le più note varianti sono: • split horizon: serve a prevenire il loop tra due nodi adiacenti. • poison reverse: può essere considerato come uno split horizon leggermente modificato. • route poisoning: blocca tutte le route che aumentano di costo supponendo che si tratti di un loop. • hold down: serve a limitare il count to infinity non permettendo, tutte le volte che un link è rimosso dalla routing table, di accettare alcun update relativamente al link stesso, se non prima di aver aspettato un certo periodo di tempo. • triggered updates: consente di inviare update non più a intervalli regolari ma non appena si verifica un cambiamento nella rete.

02.Algoritmi e protocolli di routing

Link state Routing Le caratteristiche del Link State si possono riassumere cosi: • dispone della mappa della rete. • ha una convergenza rapida poiché le informazioni si propagano velocemente senza alcuna elaborazione intermedia (comunicazione diretta tra tutti i nodi e non attraverso informazioni di "seconda mano"). • difficilmente genera loop e comunque è in grado di identificarli e interromperli facilmente. • tutti i nodi hanno basi di dati identiche. • è facilmente scalabile (aumentare del numero di router).

02.Algoritmi e protocolli di routing

03

AUTONOMOUS SYSTEM

06. METhODOLOGy

LA NASCITà

Nei primi anni Ottanta, internet era considerata come una single network cioè un'unica rete in cui tutti i router dovevano predisporre una routing table contenente una voce per ogni rete raggiunbilie e l'indirizzo del routurer attraverso cui raggiungerla (neighbour router). Però tutto ciò non risolveva il problema della crescità delle tabelle di routing. La decisione intrapesa quindi fu quella di abbandonare le single network e passare ad una rete modulare. Internet è stata suddivisa in un certo numero di aree denominate Autonomous system (AS), ognuna gestita da un network provider (o da un gruppoi di amministratori). Ogni AS è costituito da un insieme di router e una lan.

LA COMUNICAZIONE TRA SISTEMI AUTONOMI

Le informazioni di raggiungibilità all'interno di un AS sono scambiati tramite uno o più protocolli detti Interior protocol. Gli as scambiano informazioni sulla rispettiva raggiungibilità utilizzando un protocollo chiamato Exterior Protocol.

Info

Info

tipi di SIStemi autonomi

Si possono distinguere tre tipi di Autonomous System:Multi-homed AS: si connette a due o più AS, cosi da garantire la connessione ad internet in caso di guasto del collegamento verso un AS. Stub AS(single-homed): si connette ad un solo AS, sebbene possa avere delle proprie connessioni private non visibili al resto di internet. Transit AS: agisce come collegamento tra due o più AS, permettendo il transito dei dati, anche provenienti da reti non associate ( offrendo agli utenti l'acceso alle altre reti)

AUTONOmous system number

Abbiamo visto che gli Autonomous System sono delle singole unità amministrative e per questo devono essere identificate all'interno di internet.Si è quindi deciso a di mantenere un elenco di numeri a livello internazionale da assegnare ad ogni AS. Questi identificatori sono detti Autonomous System Number(ASN) e sono assegnati da IANA. Esistono due formati di ASN: 2 byte ASN: sono numeri a 16 bit, da 0 a 65.535, di questi IANA riserva un blocco di 1023 per uso privato; 4 byte ASN: sono numeri a 32 bit, da 0 a 4.294.967.295 di questi IANA riserva un blocco di 94.967.295 per uso privato.

IL ROUTING GERARCHICO

Secondo il routing gerarchico è necessario partizionare la rete in regioni e interconneterle fra loro. Con questa tecnica, ogni router, conosce nel dettaglio la propria regione di appartenenza ma non sa nulla della topologia e delle altre regioni, per questo motivo le prestazioni ne risentono in quanto i percorsi non sono ottimizzati. Un ruoter appartnente ad una qualsiasi regione, può essere interno (internal router) o di frontiera (Boundary router).Se è interno conterrà nella sua tabella di routing l'indicazione del routerb di frontiera della sua stessa regione a seconda della destinazione che vuole raggiungere in altra regione. Il router di frontiera inoltrerà i pacchetti verso la regione di destinazione o a sua volta affiderà i pacchetti a un router di frontiera di un'altra regione affinchè li inoltri verso la regione di destinazione. Il vantaggio è la riduzione della tabella di routing poichè tutte le destinazioni appartenenti a una certa regione sono riassunte nell'unico indirizzo del router di frontiera.

PROTOCOLLI E METRICHE DIVERSE

Se due regioni utilizzano protocolli diversi non possono scambiarsi informazioni direttamnete, ma dovranno ricorrere alla tecncica della redistribuzione. In pratica un router può redistribuire su un dominio che utilizza un certo protocollo le informazioni apprese da un altro dominio che ha un altro protocollo:in questi casi si parla di router multiprotocollo e metriche diverse.

04

I protocolli igp

L'interior gateway protocol (IGP) è un tipo protocollo di routing usato all'interno di un sistema autonomo. I principali protocolli di routing Interior Gateway Protocol per IPv4 sono RIPv2, OSPF, IS-IS e EIGRP. La loro evoluzione in ambiente IPv6 è costituita dai protocolli RIPng.

le principali igp sono:

RIP: Routing Information Protocol La sua metrica è il numero di hop, la più semplice ma anche la meno efficiente. Solo il percorso più breve verso la destinazione viene memorizzato nella routing table. Il RIP è usato in ambito LAN in quanto il massimo numero di hop è 15. Il protocollo prevede che i router siano tutti connessi tra di loro per un migliore calcolo del peso dei link. L’aggiornamento della rete è previsto ogni 30 secondi con un tempo di convergenza garantito di 3 minuti. Opzionalmente il RIP applica l’hold down con hold down timer di 60 secondi e lo split horizon. Il pacchetto RIP contiene solo informazioni sul routing (non è presente alcun campo dati). RIPv1: non supporta la subnetmask. RIPv2: supporta la subnetmask. RIPng: supporta IPv6. Supporto multiprotocollo.

IGRP: Interior Gateway Routing Protocol Rappresenta un’evoluzione del RIP, superandone i limiti. Si basa su una metrica diversa : ( A + B + C ) * D A = K1 * Banda B = (K2 * Banda) / (256 – Carico) C = K3 * Ritardo D = K5 / (Affidabilità + K4) K1, K2, K3, K4, K5 sono pesi impostati dal gestore della rete per influenzare il modo in cui viene calcolata la metrica. Banda = 10000000 / Banda tra i due nodi (Kbps) Ritardo = Tempo di trasferimento / 10 (ms) Affidabilità = 1 .. 255 (0% .. 100%) Carico = 1 .. 255 (0% .. 100%) livello di impegno dell’interfaccia Implementa il multipath routing che permettere di suddividere su più linee parallele uno stesso pacchetto ( più entry per una stessa direzione). Implementa il route poisoning bloccando il count to infinity.

04. I protocolli IGP

eigrp

Enhanced Interior Gateway Routing Protocol E’ un evoluzione di IGP. Ha una convergenza più rapida. Supporta le VLSM (maschere di rete a lunghezza variabile). Minor Traffico di routing. Le informazioni sono più affidabili (implementazione di meccanismi di controllo). Supporto multiprotocollo. Evita la creazione di cicli (loop-free) ma non risolve il black hole (destinazione non raggiungibile). Utilizza l’algoritmo Diffusing Update ALgorithm (DUAL): costo = costo neighbour + costo neighbour-destinazione. Non prevede update periodici ma solo in conseguenza a modifiche dei valori delle metriche su almeno una route. Prevede 6 Pacchetti: - Hello: ECHO ai vicini - Update - Acknowledgement: conferma Update - Query: Individua nuovi percorsi che erano presenti nella routing table e che poi sono stati persi. - Reply: Risposta Query. - Request: ottiene informazioni specifiche dai vicini.

04. I protocolli IGP

con linkstate

OSPF: open shortest path first un protocollo di routing al link-state, è adottato massicciamente nelle grandi reti aziendali. Il protocollo di routing OSPF raccoglie informazioni sullo stato dei collegamenti dai router della rete e determina le informazioni della tabella di routing per l'inoltro dei pacchetti.

Integrated Intermediate system-Intermediate system Si basa sull’algoritmo Dijkstra. Supporta protocolli di rete diversi (DUAL IS-IS) e gli algoritmi di routing sono di livello 1 (interni all’area di routing) e di livello 2 (esterni all’area di routing). Possiamo definire le area come AS diversi all’interno dello stesso AS. Dispositivi IS-IS: - End sytem. - Router Livello1 : routing livello 1 (routing interni all’area). - Router Livello 2: routing livello 2 (routing con le aree esterne). Gli interior router scambiano le informazioni di instradamento tramite l' Interior Gateway Protocol (IGP) mentre i border router utilizzano un Exterior Gateway Protocol (EGP).

04. I protocolli IGP

a cosa serve un protocollo di routing?

L'instradamento (o routing) è il processo di selezione del percorso in qualsiasi rete. Una rete di computer è composta da numerose macchine, chiamate nodi, e percorsi o collegamenti che li collegano. La comunicazione tra due nodi in una rete interconnessa può avvenire attraverso molti percorsi diversi.

05

I protocolli EGP

Protocolli extradominio

05. i protocolli EGP

Cosa sono?

Cos'è un AS?

Utilizzati per l'instradamento dei pacchetti tra host appartenenti ad AS

AS sta per Autonomous System., è un gruppo di router e reti sotto il controllo di una singola e ben definita autorità amministrativa

Differenze con IGP?

Ogni AS vuole mantenere la propria autonomia e indipendenza dagli altri e non vuole subire decisioni prese dagli altri

I principali EGP sono:

05. I protocolli EGP

E' definito in ambito IETF è attualmente il protocollo di tipo EGP usato su internet. nella sua versione BGP-4

EGP(Exterior Gateway Protocol)

E' stato il primo ad essere standardizzato, disponibile su tutti i router, però ormai è obsoleto

BGP(Border Gateway Protocol)
IDRP(Inter-Domain Routing Protocol)

E' specificato da ISO, ed è della famiglia Path Vector come BGP

05. i PROTOCOLLI egp

BGP

Difetti

Cos'è?

Chi gestisce i AS BGP?

05. I protocolli EGP

Cos'e il BGP?

Il BGP è responsabile dell'esame di tutti i percorsi disponibili che i dati potrebbero utilizzare e della scelta del percorso migliore, il che di solito significa saltare da un sistema autonomo all'altro.

Esempio

Info

05. I protocolli EGP

Chi gestisxce i sistemi autonomi BGP?

Internet Assigned Numbers Authority (IANA) assegna gli ASN ai registri Internet regionali (RIR, Regional Internet Registry), che poi li assegna agli ISP e alle reti. Gli ASN sono numeri a 16 bit compresi tra 1 e 65534 e numeri a 32 bit compresi tra 131072 e 4294967294. A partire dal 2018, ci sono circa 64.000 ASN in uso in tutto il mondo. Questi ASN sono necessari solo per il BGP esterno.

Gli AS in genere appartengono a provider di servizi Internet (ISP) o altre grandi organizzazioni, come aziende tecnologiche, università, agenzie governative e istituzioni scientifiche. Ogni AS che desidera scambiare informazioni di routing deve avere un numero di sistema autonomo registrato (ASN).

Qual'è la diferenza tra BGP esterno e interno?

Info

05. I protocolli EGP

Difetti di BGP?

Il Border Gateway Protocol (BGP) è il protocollo utilizzato per instradare il traffico su Internet e all'interno di reti autonome (AS - Autonomous Systems). Anche se è ampiamente utilizzato e svolge un ruolo critico nell'architettura di Internet, presenta alcuni difetti o sfide

Difetti

Risoluzione

06

MPls

Multiprotocol Label Switching

Cosa vedremo?

2.le reti mpls

1.cos'è Mpls?

04.Quando scegliere MPLS

03.Vantaggi

08. MPLS

Cos'è MPLS?

L’acronimo MPLS che sta per Multiprotocol Label Switching, si riferisce ad una tecnologia per reti IP che permette di creare una rete privata tra diverse sedi operative di un’azienda, collegando due o più LAN ed utilizzando l’indirizzamento privato. La rete MPLS non ha un accesso ad internet, permette di far “parlare” esclusivamente le sedi tra di loro: Ogni sede periferica ha un accesso MPLS che utilizzerà per connettersi con la rete aziendale. Non potrà navigare in internet in modo “autonomo”, utilizzerà l’accesso della sede centrale la sede centrale deve avere un accesso (link) MPLS per essere connessa con tutte le reti secondarie, più un accesso ad internet (opportunamente dimensionato ) che sarà a disposizione dell’intera azienda e di tutte le sedi.

Le moderne tecnologie basate sulle connessioni a banda larga hanno adeguato e trasformato le reti geografiche in reti private con logiche funzionali, sicurezza e prestazioni simili alle reti locali. MPLS è uno standard multiprotocollo, la cui introduzione in rete geografica (WAN) permette agli ISP di offrire in maniera flessibile e scalabile servizi di VPN, Traffic Engineering e supporto della QoS ( Quality of Service ). L’uso di MPLS nelle reti IP presuppone un’infrastruttura logica e fisica, composta da router che supportano MPLS.

08. MPLS

Le reti MPLS?

Label

La rete MPLS si distingue in due categorie: CLSR:(Core Label Switching Routing), router interni al dominio MPLS; ELSR:(Edge Label Switching Routing), router che si trovano al confine del dominio MPLS. FEC: è la classe di appartenenza dove vengono collocati i pacchetti provenienti dalla rete IP, ha due parametri: l'ELSR di destinazione; il tipo di servizio richiesto.

La Label è costituita da :

  • port:l'idendificativo dell'interfaccia d'uscita, del router ELSR verso il primo CLSR che il pacchetto dovrà attraversare(next hop) dentro il dominio MPLS.
  • l'identificativo del nodo di uscita, cioè dell'ELSR di destinazione.

Info

Servizi

Vantaggi MPLS

L’orientamento alla condivisione richiede una tecnologia networking sicura, scalabile e flessibile, tre aggettivi chiave che definiscono i maggior vantaggi quali si possono ottenere, oltre ad una riduzione di costi notevole:

  • Scalabilità;
  • Trasparenza;
  • Sicurezza.

VEDIAMO IN DETTAGLIO COME SI COMPONE

05. I protocolli EGP

Quando scegliere MPLS?

Quando la tua struttura è multisede: ad esempio anche solo un magazzino periferico, un negozio con poche postazioni, possono valere la pena di valutare una soluzione su rete MPLSquando hai bisogno di un accesso in Data Center, sicuro e performante. Se stai implementando un servizio di Backup as a Service, o meglio di Disaster Recovery, l’accesso in Data Center via MPLS ti permette di avere prestazioni sicuramente miglioriottimizzazione della gestione della rete e dei costi MPLS è stata definita “the wave of the future”, per chi non vuole rimanere indietro e crede che le nuove tecnologie siano un importante fattore distintivo per la competitività.

LA GESTIONE DELLE TABELLE DI ROUTING

07

LA GESTIONE DELLE TABELLE DI ROUTING

Il comando route consente consente di visualizzare, impostare o modificare le entry della routing table di un host di una rete locale, anche in presenza di più schede di rete. Il formato del comando route è il seguente: ROUTE [-f] [-p] [-4 | -6] comando [destinazione] [MASK netmask] [gateway] [METRIC metrica] [IF interfaccia]

VEDIAMO IN DETTAGLIO COME SI COMPONE

07. La gestione delle tabelle di Routing

IL COMANDO ROUTE NEI SISTEMI LINUX

IL comando whois

Molti amministatori e utenti dei sistemi Linux usano i comandi:

  • ifconfig, per gestire la configurazione delle interfacce di rete;
  • route, per gestire le tabelle di routing.
Il comando più usato dai sistemi linux è IP che gestisce la configurazione delle interfacce, il routing e il tunneling. La sua sintassi è: ip [OPTIONS] OBJECT ❴COMMAND | hepl❵

Con il comando whois è possibilie richiedere informazioni su un indirizzo IP o un numero di Autonomous System: whois<netwrk_IP> whois AS <Autonomous_System_Number>. Gli IRR(internet routing registry) possonom essere interrogati tramite il client whois. Un esempio di IRR è Rabd- Routing Assets Database. Collegandosi alla home page di www.radb.net è possibile usufruire di un servizio di query in grado di interrogare il registro pubblico e fornire le informazioni sull'AS o l'indirizzo IP specificato

08

PACKET TRACER

CONFIGURAZIONE DEL ROUTING STATICO

08. CONFIGURAZIONE DEL ROUTING STATICO

DEFINIRE LA ROUTING TABLE MANUALMENTE

NEL SEGUENTE ESERCIZIO VEDREMO COME IMPOSTARE LE ROUTE STATICHE SU UN ROUTER, PER RENDERE RAGGIUNGIBILI ALCUNE RETI CHE NON SONO DIRETTAMENTE CONNESSE AL ROUTER.

1. PROBLEMA
2. ANALISI DEL PROBLEMA
3. SVOLGIMENTO
LA VERIFICA DELLA ROUTING TABLE

CON PACKET TRACER E' POSSIBILE VERIFICARE LE ROUTE CONFIGURATE NELLA ROUTING TABLE, COSI' DA VERIFICARNE LA CORRETTEZZA

1. PROBLEMA
2. ANALISI DEL PROBLEMA
3. SVOLGIMENTO

09

PACKET TRACER

CONFIGURAZIONE DEL ROUTING DINAMICO

09. CONFIGURAZIONE DEL ROUTING DINAMICO

Questa modalità presenta alcuni inconvenienti:

  • E' difficile implementarlo in reti molto complesse, infatti, ogni destinazione possibile deve essere caricata manualmente sul router con il corrispondente next hop e questo deve essere fatto per ogni router della rete;
  • Ogni volta che una route diventa non valida, essa deve essere rimossa o aggiornata manualmente dall'amministratore di rete.
Quando si parla ri routing dinamico, la scelta del route migliore avviene in base a un parametro di costo minimo, chiamata metrica, nel caso di più cammini verso una stessa destinazione, viene scelto quello con una metrica minore.

1. PROBLEMA
2. ANALISI DEL PROBLEMA
3. SVOLGIMENTO

Presentazione a cura di:

Cammarano ANtonio Pio Mucciolo Mattia De conte Andrea Miano FRancesco Pio Lettieri Asia
  • Virtual Private Network (VPN): MPLS permette la creazione di VPN MPLS, che consentono di isolare il traffico tra diverse sedi aziendali o clienti su una rete condivisa. Questo offre sicurezza e isolamento dei dati, essenziale per molte aziende
  • Traffic Engineering: MPLS Traffic Engineering consente di controllare il percorso del traffico in base ai requisiti specifici. Questo è utile per ottimizzare la larghezza di banda e garantire una distribuzione equa delle risorse di rete.
  • Segment Routing: Segment Routing è una tecnologia basata su MPLS che semplifica la gestione del traffico e la definizione dei percorsi. È utile in scenari complessi di rete in cui è necessario definire percorsi specifici per il traffico.
  • Sicurezza: MPLS offre una maggiore sicurezza rispetto alle reti IP pubbliche poiché il traffico all'interno di una VPN MPLS è isolato dagli altri flussi di dati sulla rete. Ciò contribuisce a proteggere i dati aziendali sensibili.
  • Failover e Ridondanza: MPLS supporta il failover rapido e la ridondanza per garantire l'affidabilità della rete. In caso di guasto di un percorso, il traffico può essere automaticamente reindirizzato su un percorso alternativo.

ANALISI DEL PROBLEMA

Per visualizzare la routing table si può procedere in due modi: Da CLI, selezionare la scheda CLI e dare il comando show ip route; Da interfaccia grafica, selezionando nella toolbar secondaria, a sinistra, l'icona della lente e posizionandosi sul router e senezionandolo con un clic, comparirà l'elenco delle strutture dati del router, selezionando Routing Table.

ANALISI DEL PROBLEMA

Per avviare RIP su un router, occorre segnalare al potocollo le reti direttamente connesse al router che partecipano successivamente allo scambio di informazioni. Quindi, significa che l'indirizzo IP della rete (direttamente connessa) viene annunciato agli altri router e tramite la stessa rete vengono inviate le informazioni di routing agli stessi router.

PROBLEMA

Configurare 2 router e connetterli tramite linea seriale.

  • Il 1° router è di una piccola azienda (Small Office) e collega 2 reti LAN con i vari computer;
  • Il 2° è il Router del provider (ISP).

Si suppone che il server su cui lavorano alcuni computer sia direttamente collegato al router IPS.

Dopo aver effettuato tutti i collegamenti e controllato che sia funzionante il livello Physical, si procede con le seguenti operazioni:

  1. Verificare (comando Ping) la mancanza di connettività fra i computer sulle LAN collegate al router Small Office e il server della rete locale del router ISP;
  2. Configurare sul router ISP il routing statico verso le LAN di Small Office;
  3. Configurare sul router Small Office il routing statico verso la LAN di ISP;
  4. Verificare (comando Ping) la connettività fra gli host delle reti di Small Office e il server sulla rete di ISP.

Per fare l'esercizio si svolgono 4 passaggi:

  1. Test sulla connettività di rete;
  2. Configurazione su ISP del routing statico verso LAN1 e LAN2;
    • Ciò prevede il caricamento manuale delle risorse verso le reti ogni singolo router. Per definire ogni router bisogna conoscere:
      • L'indirizzo IP della remota e Subnet Mask;
      • L'indirizzo IP dell'interfaccia del router attraverso cui deve passare le route(Next Hop)
  3. Configurazione su Small Office del routing statico verso LAN3;
    1. L'amministratore di rete può eseguire sul routing small office la configurazione della route statica verso LAN 3(com'è descritto per il router ISP).
  4. Test sulla connetività di rete;

SVOLGIMENTO

Realizziamo i collegamenti tra i vari dispositivi con Packet Tracer.

Per il router Small Office si sceglie il modello 2901 mentre per il router ISP il modello ISR 4331.

I triangolini in verde presenti alle estremità dei collegamenti segnalano che c'e la connettività a livello fisico.

Label Pushing (Inserimento dell'etichetta): Quando un pacchetto entra nella rete MPlS, il router di ingresso aggiunge un'etichetta MPLS all'header del pacchetto. Questo è noto come "label pushing" e è il primo passo nella gestione dei label in MPLS. Label Swapping (Scambio dell'etichetta):Durante il percorso attraverso la rete MPLS, i router intermedi possono decidere di sostituire l'etichetta corrente con un'altra etichetta prima di inoltrare il pacchetto. Questa operazione è chiamata "label swapping." Il router esegue il swapping dell'etichetta in base alle informazioni contenute nella sua tabella di routing MPLS. Label Popping (Eliminazione dell'etichetta): Alla fine del percorso MPLS, quando il pacchetto raggiunge il router di uscita o l'egress router, l'etichetta MPLS viene eliminata dall'header del pacchetto. Questa operazione è chiamata "label popping" ed è l'ultima fase del processo di gestione dei label in MPLS.

PROBLEMA

Verificare sui router Small Office e ISP la correttezza della routing table.

ANALISI DEL PROBLEMA

Quando deve trasmettere un pacchetto verso una destinazione, il router consulta la propria routing table per:

  • Conoscere l'esistenza della rete di destinazione;
  • Conoscere con quale delle sue interfacce inviare i dati per raggiungere tale rete.
La routing table è dinamica e viene aggiornata in 3 modi diversi:
  1. Automaticamente, per le reti collegate alle interfacce del router;
  2. Manualmente, attraverso determinate istruzioni inserite dall'amministratore di rete;
  3. Tramite determinati protocolli, permettono ai router (direttamente interconnessi) di scambiarsi informazioni sulla raggiungibilità delle reti.

SVOLGIMENTO

I Passaggi da eseguire sono i seguenti:
  1. Eliminazzione del routing statico del routing ISP;
  2. Configurare il router dinamico sul router ISP;
  3. Eliminare il routing statico sul router small office
  4. Impostare il routing dinamico sul router small office
  5. Test sulla connetività di rete
  6. Verificare la routing table dell'interfaccia grafica;
  7. Verificare la routing table del CLI;
  8. Verifiacare la routing table del router ISP.

PROBLEMA

Si riprende in considerazione il modello utilizzato prima solo che vengono eliminate le route statiche sui due router e viene configurato il routing dinamico usando il protocollo RIP (Routing Information Protocol)Successivamente con il comando Ping si verifica la connettività fra gli host delle reti di Small Office e il server sulla rete di ISP.

SVOLGIMENTO

Per verificare la correttezza delle routing table dei router Small Office e ISP si possono usare i sue metodi descritti prima. Per svolgere l'esercizio prendiamo in considerazione l'interfaccia CLI. ROUTER SMALL OFFICE: Dalla linea di comando bisogna digitare: show ip route Se ciò funziona, quindi va a buon fine, dovrebbe comparire a video la tabella di routing del router Small Office. ROUTE ISP: Dalla linea di comando bisogna digitare: show ip route Se ciò funziona, quindi va a buon fine, dovrebbe comparire a video la tabella di routing del router ISP.