Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Interactive image

lahcen rebhaoui

Created on September 27, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Math Calculations

Interactive QR Code Generator

Interactive Scoreboard

Interactive Bingo

Interactive Hangman

Secret Code

Branching Scenario: Academic Ethics and AI Use

Transcript

TORRE DI ADALBERTO

la Torre venne distrutta dai Franchi e ricostruita da Adalberto, ma non è per questo che è interessante. Avvicinandosi alla torre, ci si rende subito conto che è una costruzione molto antica, costruita in epoca lontana. La cosa particolare di questa torre alta poco più di 24 metri, che però si ripresenta anche in altre torri medievali, è che la porta di accesso è a un livello molto alto che rendeva impossibile sia entrare che uscire se non con l'utilizzo di scale di legno da appoggiare di volta in volta lungo la parete della torre. La porta infatti è un'apertura relativamente piccola ed è allo stesso livello del tetto della casa contigua, il palazzo nobiliare che ospitava la Famiglia della Crotta, sul lato sud della Torre.

Posizione

Da via Bartolomeo Colleoni si giunge in piazza Lorenzo Mascheroni dove è presente la seicentesca fontana veneziana, e dove attraverso la torre della Campanella, si accede in piazza Cittadella. A ovest è visibile una postierla, l'antico accesso dalle mura. La piazza è attraversata da una vecchia strada romana.

Torre della Campanella

La torre della Campanella o torre della Cittadella è una struttura originariamente militare realizzata da Bernabò Visconti quale porta d'accesso alla Cittadella viscontea di Bergamo. Bernabò Visconti era diventato signore di Bergamo, per naturale passaggio ereditario. La torre necessitò di diversi restauri, quello del 2010 ridiede automatismo all'orologio riattivando il rintocco della campana che era muto da una ventina di anni e che dà il nome alla torre. Sulla facciata rivolta su via Mascheroni sono visibili gli stemmi dei due grandi domini cittadini: il biscione che tiene in bocca il neonato, stemma dei visconteo simbolo di rinascita, e il leone alato veneziano.

IL PALAZZO VISCONTEO HOSPITIUM MAGNUM

Questo edificio, con il suo porticato ogivale così affascinante che oggi accoglie la domenica mercatini dell'antiquariato o bancarelle di oggetti hand made, un tempo accoglieva i Visconti al piano nobile, e carceri, uffici erariali e qualche bottega al piano terra.

La cosa veramente interessante è che accedendo ai Musei Civici Archeologici ed Etnografici o di Scienze Naturali, oltre ad ammirare le collezioni museali, è possibile leggere le pareti, rintracciare avanzi di affreschi trecenteschi (quindi bicromi) che riportavano l'emblema visconteo (il biscione che partorisce il bimbo)

La storia della piazza

L'attuale piazza della Cittadella risale al 1379: era il cortile dell'Hospitium Magnum, che ospitava i Visconti e gli alloggiamenti per la guarnigione militare. Qui, oggi è possibile visitare il rinomato polo culturale costituito dal Civico Museo Archeologico e dal museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi”.

Bergamo venne edificata su sette colli; nel VI secolo fu conquistata dai Longobardi che la occuparono e abitarono, tra questi vi furono alcune famiglie nobili come i Crotta, nome dal significato di crot=grotta curvo. Erano guerrieri a cavallo e inizialmente abitavano nelle grotte, da qui il nome, ma con il tempo si stabilirono vicino alle mura della città, sul colle San Giovanni costruendo fabbricati e diventando proprietari di terreni e palazzi, di fazione guelfa assunsero anche ruoli di rilievo nella politica cittadina.

In quegli spazi che erano della famiglia Crotta, i Visconti fondarono la loro Cittadella a propria protezione, iniziando un periodo di angherie e soprusi sia sul territorio cittadino che in tutta la bergamasca.