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MEDIEVAL PRESENTATION

Matteo Baccarini

Created on September 26, 2023

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Transcript

Il Medioevo

I fondamenti del potere

Mentre per i papi la possibilità di trovare nelle Sacre Scritture il fondamento del loro potere era relativamente facile, per i sovrani era assai arduo. Il riferimento alla formula di San Pietro omnia potestas a Deo era l'unico possibile, ma si rivelava una trappola insidiosa per i sostenitori della parità fra monarchia e papato: se il sovrano traeva da Dio il suo potere e se egli apparteneva alla Chiesa come tutti gli altri cristiani, come poteva non dipendere a sua volta dal papa, intermediario riconosciuto tra Dio e gli uomini, capo della Chiesa, unico interprete autentico della legge divina? Poiché nessuno poteva negare che l'interpretazione della legge divina spettasse al Papa, chiunque si dichiarasse sottomesso alla legge divina si dichiarava implicitamente sottomesso all'autorità papale.

01

I poteri universali

I fondamenti del potere

Il fatto stesso che il sacramento con cui il re veniva consacrato nelle sue funzioni - l'unzione regia, con cui il re veniva unto come i vescovi - fosse amministrato da funzionari ecclesiastici era la prova che fra il re e Dio esistevano intermediari di cui non si poteva fare a meno. Tra il Papa e Dio, invece, non c'erano intermediari. Gli imperatori occidentali si consideravano come gli unici e autentici successori degli imperatori romani: presupposto di questa pretesa era l'incoronazione dalle mani del Papa, in mancanza della quale l'imperatore non poteva legittimamente definirsi tale. Nella prospettiva del pontefice l'imperatore, figlio prediletto della Chiesa di Roma, era stato creato soltanto per assistere la Chiesa nella sua espansione su scala universale. Era solo un advocatus, un difensore della Chiesa

Le tappe

Il privilegio di Ottone

962

Gregorio VII e il Dictatus Papae

1075

La lotta per le investiture

1075 - 1122

Innocenzo III e i Due Soli

1198

Bonifacio VIII e la bolla Unam Sanctam

1302

817: Ordinatio imperii. L'Impero è res sacra. Nessun papa può essere consacrato senza avere prima giurato fedeltà all'Imperatore

Carlo il Calvo (877) Capitolare di Querzy = Ereditarietà feudi maggiori

Con Ottone I di Sassonia (912-973) rinasce il Sacro Romano Impero (962)

Il Privilegio di Ottone

962 d.C. Con il privilegio di Ottone, Ottone I di Sassonia pose le basi per l'attuazione della sua ideologia imperiale, che ambiva a creare un nuovo impero incentrato su Roma e sostenuto dal Papato, contro il potere dei feudatari laici. Il giorno successivo all'emanazione del decreto, Ottone I entrò trionfalmente a Roma e poco dopo fu incoronato imperatore a San Pietro dal giovane pontefice Giovanni II Documento a p. 66 del libro di testo

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Le riforme dei papi

Leone IX (1049-1054)

Niccolò II (1059 - 1061)

Scisma d'Oriente

Condanna simonia e concubinato, denuncia vescovi corrotti e teorizza la libertas ecclesiae

Nel 1054 il patriarca di Costantinopoli (Michele Cerulario) separa la Chiesa orientale da quella romana. Motivi teologici (filioque) e politici (non riconoscimento primato Papa)

Nel Concilio lateranesnse del 1059, il Decretum in electione papae sancisce che l'elelzione del pontefice è determinata dai soli cardinali-vescovi Abolizione di fatto del Privilegio di Ottone

Gregorio VII (1073-1085) Alleati: 1) Normanni 2) Matilde di Canossa

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La lotta per le investiture

Urbano II (1088 - 1099)

Concordato di Worms (1122)

Pasquale II (1099 - 1118)

Proibizione ai laici di criticare i costumi dei sacerdoti 1095: proclama di Clermont

Obbligo dei vescovi inglesi e francesi di prestare giurmaneto di fedeltà ai sovrani d'Inghilterra e Francia, ma solo dopo avere ricevuto la nomina dal Papa

Enrico V e Callisto II Doppia investitura Soluzione di compromesso ma favorevole alla Chiesa

Il Dictatus Papae

1075 d.C. Il Dictatus Papae, emanato nel febbraio 1075, è un documento fondmanetale per l'ideologia teocratica difesa da Gregorio VII. In esso si dichiara non solo che il pontefice è l'unica figura in grado di interpretare la volontà divina, ristabilendo così l'assoluta superiorità della Chiesa romana sull'autorità imperiale, ma anche che è la suprema autorità all'interno della CHiesa stessa Documento a p. 67 del libro di testo

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La lotta per le investiture

Il problema

A Canossa

Enrico IV (1056 - 1106)

1077: revoca scomunica. Enrico IV rientra in Germania e sconfigge i feudatari ribelli. 1080: nuova scomunica 1084: nomina antipapa (Clemente VII) e assedio di Roma

La corruzione del clero dipende dalla possibilità del suo coinvolgimento politico. Lotta contro le investiture laiche

24 Vescovi dichiarano decaduto il Papa. L'Imperatore continua a nominare vescovi. 1076: Gregorio VII scomunica Enrico IV

Innocenzo III (1198-1216) 1) Tutore Federico II 2) Vicario di Cristo 3) Teoria del Sole e della Luna

Il 30 ottobre 1198 Innocenzo III pubblicò la lettera Sicut universitatis conditor, nella quale espresse il suo pensiero teocratico facendo ricorso ad una metafora astronomica per esprimere la gerarchia dei due grandi poteri universali: il Papa è superiore all'Imperatore come il Sole è superiore alla Luna e come questa brilla di luce riflessa grazie al sole, così l'imperatore deve obbedienza al pontefice

Documento a p. 169 del libro di testo

Bonifacio VIII (1294-1303) 1) Successore di Celestino V 2) Istituzione Giubileo 3) Primato Papa su Imperatore

Soleva Roma, che 'l buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e de di Deo. L'un l'altro ha spento: ed è giunta la spada col pasturale, e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l'un l'altro non teme.

Dante, Divina Commedia, Purgatorio XVI, 106-112

Quando, nel 1301, il re di Francia Filippo IV il Bello volle processare il vescovo di Pamiers in un tribunale ordinario invece che in uno ecclesiastico, papa Bonifacio VIII emanò la bolla Unam Sanctam. Il documento è un manifesto della dottrina teocratica del papato medievale: con forza e chiarezza, infatti, il pontefica vi ribadisce la superiorità del potere spirituale su quello temporale e afferma che la Chiesa li ha ricevuti entrambi da Dio, anche se ha delegato il secondo dei due a dei principi

Documento a p. 285 del libro di testo

02

Le crociate

"Prendete la via del santo Sepolcro, strappate quella terra a quella gente scellerata e sottomettetela a voi: essa da Dio fu data in possessione ai figli di Israele; come dice la Scrittura, in essa scorrono latte e miele. Intraprendete dunque questo cammino in remissione dei vostri peccati, sicuri dell'immarcescibile gloria del regno dei cieli. Quando andrete all'assalto dei bellicosi nemici, sia questo l'unanime grido di tutti i soldati di Dio: "Dio lo vuole! Dio lo vuole""

Urbano II, Clermont, 27/11/1095

02

01

03

Motivo economico

Causa politica

Causa religiosa

Richiesta di aiuto da parte dell'Imperatore Bizantino (cristiano) Possibilità di portare la guerra fuori dall'Europa

I partecipanti vengono ricompensati con il controllo delle terre conquistate

Combattere gli infedeli Occupare Gerusalemme Riconquistare i Luoghi Sacri Salvare i pellegrini Promessa dell'indulgenza plenaria in caso di morte

III Crociata (1189-92)

II Crociata (1147-49)

I Crociata (1096-99)

Barbarossa, Filippo Augusto, Riccardo Cuor di Leone Riconquistare Gerusalemme (persa nel 1147 con Saladino)

Luigi VII di Francia Volonta di riconquistare Edessa (persa nel 1144) Fallimento

Goffredo di Buglione Conquista Gerusalemme Creazione regni cristiani Fondazione ordini cavallereschi

Atre Crociate

VI Crociata (1228-29)

IV Crociata (1202)

Barbarossa, Filippo Augusto, Riccardo Cuor di Leone Riconquistare Gerusalemme (persa nel 1147 con Saladino)

Federico II di Svevia Accordo politico

Goffredo di Buglione Conquista Gerusalemme Creazione regni cristiani Fondazione ordini cavallereschi

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