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Comuni vs Federico Barbarossa
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Created on September 26, 2023
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Transcript
L'espansione dei Comuni italiani
Nell'XI secolo, lo scontro per la supremazia tra papa e imperatore indebolisce il potere di entrambi. Le città italiane, in grande fermento e sviluppo dopo il 1000, ne approfittano per emanciparsi dal potere sia dei vescovi sia dell'imperatore. Nascono i Comuni, forme di autogoverno da parte delle città, che formalmente continuano ad obbedire all'imperatore, ma di fatto lo omaggiano solo quelle pochissime volte che esso si presenta di persona. Ben presto i Comuni iniziano ad espandersi verso la campagna. I signori feudali della campagna spesso fanno accordi con i Comuni (ad es. versano alla città delle tasse in cambio del riconoscimento del loro potere sul contado).
"In Italia le città sono talmente potenti che, in un territorio così vasto, si fa fatica a trovare un nobile che non sia costretto a ubbidire alla sua città"
Ottone di Frisinga
Milano è il Comune più ambizioso di tutti e vuole espandere il suo dominio su tutta la Lombardia. Proprio l'espansione di Milano rappresenta la miccia che spinge alcune città più deboli a chiedere l'aiuto dell'imperatore. Siamo a metà del XII secolo.
1152
dieta di roncaglia (1158)
L'intento di Federico è quello di ridare forza al potere imperiale e ristabilire la supremazia sui Comuni e sul papato. A chiedere aiuto sono in particolare Lodi, Como e Pavia, troppo spaventate dall'espansione di Milano. Nel 1154 Federico scende in Italia per riprendere il controllo politico del territorio e punisce le città ribelli come Tortona, poi si reca a Roma e si fa incoronare imperatore dal papa Adriano IV. Federico, così, convoca una dieta a Roncaglia nel 1158, per affermare le regalie che spettavano unicamente a lui: - Diritto di riscuotere le tasse - Diritto di battere moneta - Diritto di amministrare la giustizia
Milano si ribella alle decisioni di Federico e, dopo due anni di assedio, nel 1162 viene distrutta dall'esercito imperiale (con l'aiuto dei Comuni ostili alla città: Cremona, Pavia, Lodi, Como, Novara).
Dopo la distruzione di Milano, i Comuni si accorsero che forse si stava meglio prima. La maggior presenza del potere imperiale voleva dire tasse. Poi l'imperatore era tedesco e i Comuni italiani lo sentivano un po' "lontano".
Milano, che nel giro di 5 anni era stata ricostruita, chiese ai Comuni di fare causa comune contro l'imperatore. Fu così che nel 1167 parecchie città cambiarono idea e si allearono tra loro, formando la Lega Lombarda. Le città della Lega riconoscevano l'autorità suprema dell'imperatore, ma volevano il diritto di governarsi da sé (regalie). Il nuovo papa Alessandro III aiutò a ricostruire Milano e la nuova città che si stava costruendo in Piemonte in una posizione ideale per sbarrare la strada all'imperatore, fu chiamata Alessandria in suo onore.
Nel 1167 il Barbarossa si mosse verso l'Italia, deciso a far prigioniero il papa e a sconfiggere i Comuni. Passò le Alpi da un valico del Piemonte ma non riuscì ad andare oltre Alessandria: per sei mesi assediò invano la città e, infine, si ritiròIniziò così una lunga guerra che durò 10 anni. Si trattò di una guerra inconcludente, fatta di assedi, devastazioni e scaramucce.
1167-1176
Finalmente nel 1176 si arrivò a una battaglia campale (un rischio che nessuno voleva correre). I due eserciti si scontrarono a Legnano e, a sorpresa, a vincere fu l'esercito della Lega.