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LE - , FONTI DEL DIRITTO

maria angelova

Created on September 26, 2023

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Transcript

le fonti del diritto

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1. Le fonti di produzione del diritto

indice

2. Scala gerarchica

3. Le fonti di cognizione

4. I rami del diritto

5. I codici

6. La validità delle norme

7. Efficacia delle norme tempo/spazio

8. La cessazione dell'efficacia

LE FONTI DI PRODUZIONE DEL DIRITTO

Le norme giuridiche vengono da documenti, chiamati anche “atti”, e da comportamenti (fatti), al quale è riconosciuto il potere normativo, cioè il potere di stabilire le regole di comportamento che valgono per tutti. Gli atti e i fatti da cui nascono le norme giuridiche prendono il nome di fonti del diritto. Le fonti del diritto sono ordinate secondo un principio gerarchico, per grado del quale una norma di effetto superiore non può essere modificata da una di grado minore, e quelli di grado minore devono essere a loro volta conformi a quelle di grado superiore.

scala gerarchica

1- Leggi costituzionali ( fonti primarie di I grado ) Sono norme adottate dal Parlamento attraverso una procedura complessa e particolare chiamata aggravata, con la quale si possono apportare piccole modifiche o integrazioni agli articoli della Costituzione (55-139). Si chiamano leggi di revisione costituzionale. 2- Leggi dell'Unione Europea ( fonti primarie di II grado ) L' UE è un organismo internazionale definito "Sovranazionale", composta da 27 Stati. Le leggi emanate vengono applicate all'interno dei vari Stati e chiamate Regolamenti e Direttive. 3- Leggi ordinarie ( fonti primarie di III grado ) Sono emanate dal Parlamento, un organo dello Stato che esercita il potere legislativo. Hanno la funzione di regolare i rapporti tra cittadini.

4- Atti del governo ( fonti primarie di IV grado )Il governo è un organo dello Stato a cui è affidato il potere esecutivo e si occupa dei decreto legge e i decreti legislativi. 5- Le leggi regionali ( fonti primarie di V grado ) Sono emanate dalle regioni, a cui è riconosciuto il potere legislativo e quello esecutivo sanciti dagli articoli 5 e 117 della Costituzione. Si trattano di leggi aventi la funzione di regolare il settore amministrativo della regione. 6- Regolamenti ( fonti secondarie di I grado ) Sono disposizioni emanate dal governo per spiegare l'applicazione di una nuova legge emanata dal Parlamento. 7- Usi e consuetudini ( forme secondarie di II grado) Sono fonti del diritto non scritte che nascono da 2 aspetti: + comportamento abitudinario + la convinzione che quel comportamento sia obbligatorio

le fonti di cognizione

la gazzetta ufficiale dell'unione europea

la gazzetta uffiale della repubblica italiana

il bollettino ufficiale delle regioni

I RAMI DEL DIRITTO

D. COSTITUZIONALE

si occupa dello studio delle norme e dei principi fondamentali dello Stato (Costituzione) e dei cittadini (diritti e doveri);

D. AMMINISTRATIVO

è l’insieme delle norme che regolano l’attività della Pubblica Amministrazione che provvede all'interesse pubblico;

D. PENALE

è il raggruppamento delle norme riguardanti dei reati (azioni che vanno oltre l’ordine pubblico) compiuti, i quali vengono puniti con delle sanzioni, ovvero delle conseguenze giuridiche applicabili verso un’azione illecita;

D. PROCESSUALE

essa studia l’organizzazione ed il regolamento della giustizia e dei processi e si suddivide in civile ed in penale;

D. INTERNAZIONALE

disciplina i rapporti tra gli Stati;

D. ECCLESIASTICO

D. CIVILE

regola i rapporti tra Chiesa e Stato sanciti dai Patti Lateranensi del 1929;

si riferisce a un ramo del diritto che si occupa delle relazioni tra le persone e delle questioni private che possono sorgere tra di loro. Include aree come il diritto di proprietà, il diritto delle obbligazioni e il diritto delle persone;

D. COMMERCIALE

riguarda le attività commerciali e le transazioni che coinvolgono persone giuridiche, come le società. Include questioni come contratti commerciali, diritto delle società, diritto bancario e diritto della proprietà intellettuale;

D. DELLA NAVIGAZIONE

tratta delle regole e delle norme che disciplinano la navigazione marittima e fluviale. Questo settore del diritto regola una vasta gamma di questioni legate alla navigazione, tra cui i diritti e doveri dei proprietari di navi, dei capitani, dei membri dell'equipaggio e dei passeggeri, nonché le norme relative al trasporto marittimo di merci, alle responsabilità per infortuni o danni causati da navi e alle questioni di diritto internazionale marittimo.

I CODICI

C. CIVILE

C. DI PROCEDURA CIVILE

regola le norme che si occupano dei rapporti civili e commerciali.

un corpo organico di norme che si occupa delle regola del processo civile,ossia un processo nel quale si punta a risolvere situazione nel diritto privato.

C. PENALE

amministra le regole riguardanti i reati e le sanzioni attribuite a chi li commette.

C. DI PROCEDURA PENALE

come quello civile,organizza le norme affinché esse possano agevolare i processi,stavolta nel campo del diritto penale.

La parola “codice” nell’ambito del diritto è quella che designa un insieme di leggi indicate a una determinata materia.

C. DELLA NAVIGAZIONE

amministra le norme riguardanti il campo della navigazione,marittima o aerea che sia.

C. DELLA STRADA

tratta la circolazione stradale e le sue norme,come limiti,divieti ecc.

C. PENALE MILITARE DI PACE

regola i reati commessi delle forze armate in tempo di pace.

C. PENALE DI GUERRA

come il codice militare di pace amministra le norme penali per le forze armate,ma in tempo di guerra.

la validità delle norme

Le leggi hanno una “vita”: queste, infatti “nascono” dal momento in cui entrano in vigore e “muoiono” quando perdono la validità, ovvero vengono abrogate (annullate con un atto di autorità pubblica). Entra in vigore il 15° giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, o se si tratta di una legge regionale sul Bollettino regionale. Questo periodo che intercorre tra la pubblicazione della norma giuridica e la sua entrata in vigore è chiamato vacatio legis ( mancanza di legge) ed è normalmente di 15 giorni ma può essere aumentato fino ad un massimo di 6 mesi. Scaduti i termini della vacatio legis, si presume che tutti i cittadini siano a conoscenza delle norme pubblicate, pertanto nessuno può invocare a propria scusante il fatto di non aver potuto conoscere il provvedimento normativo.

FINO A QUANDO RIMANE IN VIGORE UNA NORMA GIURIDICA?

La norma giuridica rimane in vigore fino a quando non si verifica una delle seguenti: annullamento oppure abrogazione.l’annullamento di una legge può essere disposto con una dichiarazione di invalidità per contrasto con una norma gerarchicamente superiore, ed è fatto dal legislatore. L’abrogazione di una legge può avvenire o per effetto di una nuova norma o a seguito di un referendum abrogativo, in cui è il popolo a decidere, attraverso il proprio voto, se una legge deve rimanere in vigore oppure cessare i propri effetti, ed è fatto dalla Corte Costituzionale. ABROGAZIONE: è la perdita di efficacia di una norma giuridica dovuta all’entrata in vigore di una norma nuova che disciplina la stessa materia in modo diverso.

EFFICACIA DELLE NORME TEMPO/SPAZIO

IL PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITà

Il principio di irretroattività è un principio giuridico che stabilisce che le norme giuridiche non possono avere effetto retroattivo, cioè non possono essere applicate a situazioni che si sono verificate prima della loro entrata in vigore. Questo principio garantisce la certezza e la stabilità del diritto, evitando cambiamenti imprevisti delle conseguenze legali di un'azione che sia stata compiuta in buona fede al momento in cui è stata commessa. Tuttavia, è importante notare che ci possono essere eccezioni a questo principio in alcuni casi che però devono essere disciplinati da una determinata legge, come per esempio i reati contro l'umanità o per i crimini di guerra.

L'EFFICACIA TERRITORIALE

L'efficacia territoriale è un principio giuridico che prevede che le norme e le leggi di uno Stato abbiano validità e producano i loro effetti all'interno del territorio di quel determinato Stato. Ciò significa che le norme e le leggi di uno Stato si applicano unicamente ai soggetti che si trovano all'interno dei confini territoriali di quell'area geografica specifica.Uno Stato non può imporre la sua giurisdizione e applicare le sue leggi a soggetti che si trovano al di fuori del suo territorio, a meno che non esista una base legale valida per farlo, come ad esempio in caso di cittadini stranieri che commettono reati all'estero che hanno conseguenze dannose per lo Stato.Il principio di territorialità è un principio fondamentale del diritto internazionale e del diritto penale che stabilisce che le leggi di uno Stato hanno autorità e applicabilità all'interno del suo territorio. Secondo questo principio, uno Stato ha il diritto e il potere di creare e applicare le sue leggi all'interno dei confini del suo territorio e di esercitare la sua giurisdizione su persone e attività che si svolgono in quel territorio.

la cessazione dell'efficacia

Parziale

totale

S riguarda soltanto una parte della norma.

Se investe l'intera norma giuridica.

espressa

tacita

Se, quando il legislatore emana una nuova norma giuridica, dichiara la cessazione della efficacia di una norma ( o legge) precedente.

Se il legislatore emana una nuova normq giuridica incompatibile con la norma precedente.

Il diritto privato è un ramo del diritto che si occupa di regolare le relazioni tra i soggetti privati, come le persone e le imprese. Essa si contrappone al diritto pubblico, che disciplina le relazioni tra i cittadini e lo Stato. Il diritto privato comprende diverse sotto-aree, come il diritto civile, il diritto commerciale, il diritto del lavoro e il diritto delle società. Le norme del diritto privato riguardano ad esempio i contratti, la proprietà, le successioni ereditarie, la responsabilità civile e i diritti di famiglia

Diritto pubblico: rappresenta un complesso di norme che regolano la formazione, le attività e l’organizzazione dello Stato e degli enti pubblici (cioè quelle organizzazioni che tramite degli organi si occupano di gestire la funzione amministrativa per il bene pubblico); in più si occupa della disciplina dei reati visto che è compito dello Stato garantire l’ordine pubblico punendo le persone pericolose.