ALESSANDRO MANZONI

Alessandro Manzoni

e i peomessi sposi

Tavola dei contenuti

la vita di alessandro manzoni

il pensiero di manzoni

LA SUA FORMAZIONE SCOLASTICA

I PROMESSI SPOSI

LA CONVERSIONE AL CATTOLICESIMO

L'IDEOLOGIA RELIGIOSA E POLITICA

LA CONVERSIONE AL CATTOLICESIMO

La vita

Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, la madre è Giulia Beccaria figlia di Cesare Beccaria figlia di Cesare Beccaria, un'importante esponente dell'illuminismo . Essa è sposata con Pietro Manzoni ma si pensa che il vero padre del poeta sia Giovanni Verri , viene allontanato da casa nel 1791 e raggiunse la madre in Francia nel 1805, grazie a quest'ambiente entra in contatto con diversi intellettuali ottocenteschi. Negli anni 50 inizia a ricevere i primi riconoscimenti e nel 1860 viene nominato senatore a vita.Morì nel 1873 a causa di un trauma cranico

L'istruzione

Manzoni nel 1791 all'età di soli sei anni viene allontanato dalla famiglia per avviarsi agli studi e viene mandato presso il collegio dei Padri Somaschi di Merate.Nel 1798,rientrato a Milano, conclude gli studi presso il collegioLongone dei Barnabiti.Quest'ambiente è favorevole a Manzoni rivelandosi fondamentale per la sua formazione culturale .Manzoni esordisce in campo letterario nei primi anni del nuovo secolo con diversi componimenti nello stile neoclassico

Il matrimonio

Nel 1807, una volta tornato in Italia , Manzoni conosce Enrichetta Blondelfiglia di uno svizzero di fede calvinista . Le nozze vengono celebrate il 6 febbraio dell'anno seguente con rito protestante

La conversione

Nel 1808 Enrichetta Blondel partorisce una bambina che viene battezzata col nome di Giulia Claudia , la madre infatti ha il dovere di avviare i figli alla vita cattolica , è forse per saperne di più su questa religione che comincia a frequentare un sacerdote genovese . Matura così prima la conversione di Enrichetta poi di Manzoni che si orienta verso altri orizzont idelogici

il pensiero

A differenza di quanto pensavano gli illuministi, infatti, Alessandro Manzoni si convince del fatto che non si possa guardare alla storia con ottimismo, dovendone al contrario riconoscere le cadute umane, gli abbagli e gli orrori, anche se conserva l’idea che sia fondamentale e appassionante studiarla per comprendere il presente a 360°. Oltre a ciò, l’autore si rende conto di non dover prestare attenzione solo a sovrani e condottieri, bensì specialmente alle masse che costituiscono la spina dorsale di ogni popolo, e fra i cui meandri si sviluppano la mentalità e il sistema di valori che sorreggono (o distruggono) l’intera società, proprio come afferma la corrente del Romanticismo che si sta intanto affermando in Europa.

I Promessi Sposi

Fra il 1825 e il 1827, Alessandro Manzoni decide di ridare alle stampe la prima versione di un’opera monumentale, sulla quale sta lavorando e riflettendo da anni: il titolo provvisorio è Fermo e Lucia, anche se nei decenni successivi e nelle redazioni che seguiranno il testo prenderà il nome definitivo de I promessi sposi.

Si tratta del capolavoro assoluto di Alessandro Manzon che lsoddisferà l’autore solo nel 1840, quando gli elementi storici saranno stati sfoltiti e i registri linguistici perfezionati il più possibile, nel tentativo di rendere il romanzo accessibile a chiunque

La trama

La trama, ormai conosciuta in tutto il mondo e presa a modello da numerosi scrittori del calibro di Giovanni Verga (1840-1922) e Alberto Moravia (1907-1990), pone al centro il matrimonio fra due umili giovani lecchesi – Renzo e Lucia -, che nel 1628 viene ostacolato dal signorotto locale don Rodrigo, quando si invaghisce di Lucia e impone al curato don Abbondio di far saltare le nozze. Dopo commoventi separazioni, incontri di ogni sorta (da quello con la monaca di Monza a quello con Fra’ Cristoforo) e tanti pericoli, che includono l’epidemia di peste del Seicento, l’assalto al forno delle Grucce e il rapimento di Lucia a opera dell’Innominato, i protagonisti riescono finalmente a ricongiungersi e a celebrare la loro unione.