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Pascoli e Baudelaire a confronto
Ceretti Simone
Created on September 17, 2023
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Transcript
Pascoli e Baudelaire a confronto
Indice
Corrispondenze
Pag. III
impressionismo
Pag. VI
lavandare
Pag. IV
problema
Pag. VII
confronto
Pag. V
Charles Baudelaire, Les fleurs du mal, Spleen et idéal
Corrispondenze
In questo sonetto il poeta è colui che, dotato di una sensibilità superiore, sa andare oltre l'apparenza oggettiva del reale; infatti secondo Baudelaire la realtà che si palesa a noi ne nasconde una più profonda. La natura che circonda il poeta manda continuamente messaggi (suoni, colori, profumi e sussurri) che
La Natura è un tempio ove pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l'uomo vi attraversa foreste di simboli, che l'osservano con sguardi familiari. Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e suoni si rispondono. Vi sono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come òboi, verdi come prati - altri, corrotti, ricchi e trionfanti, che posseggono il respiro delle cose infinite: come l'ambra, il muschio, il benzoino [e l'incenso; e cantano i moti dell'anima e dei sensi.
attendono di essere intuiti e decifrati; in questo modo nella poesia si crea un'esplosione delle capacità sensitive, e la realtà diviene un campo sensoriale aperto nel quale si scambiano le più diverse percezioni e suggestioni.
Myricae
Lavandare
Il testo fa parte del gruppo di sedici madrigali che costituisce la sezione «L'ultima passeggiata» (1894). Nella prima terzina, l'immagine del paesaggio autunnale è affidata a impressioni di carattere visivo; nella seconda prevalgono le sensazioni uditive grazie all'uso di voci onomatopeiche, mentre la quartina finale è
Nel campo mezzo grigio e mezzo neroresta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene: Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come l'aratro in mezzo alla maggese.
occupata interamente dal canto delle lavandaie; proprio quest'ultima strofa, attraverso la ripresa dell'immagine dell'aratro, riesce a creare un legame con le due precedenti. Infine la scelta di Pascoli di costruire un fitto tessuto di rimandi e di echi ritmici e fonici, crea un'atmosfera di abbandono.
Confronto
Pascoli: Identifica in ognuno di noi un fanciullino, ingenuo e istintivo, capace di creare con il solo sguardo le corrispondenze tra le cose della realtà, scoprendo anche le relazioni più ingegnose. Come il poeta di Baudelaire, anche il fanciullino di Pascoli, grazie alla sua purezza, istintività e ingenuità, ha la possibilità di osservare veramente il mondo. L’uso delle figure retoriche di suono, riconduce Pascoli al Fonosimbolismo.
Baudelaire: Sia “L’albatro” che “Corrispondenze” mettono in evidenza la volontà dell’autore di identificare il poeta come una creatura d'eccezione; nel primo caso viene paragonato all’albatro, una creatura fuori scala, testimone di un mondo diverso, più alto e più nobile; nel secondo caso la superiorità del poeta è data dalla sua capacità di interpretare i simboli della natura. In entrambe le opere è evidente l’appartenenza dell'autore al Simbolismo.
Impressionismo
Definzione:È un movimento artistico pittorico sorto in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, teso a riprodurre nelle opere, spesso eseguite all'aperto con una tecnica agile e immediata, basata su una nuova concezione del colore e della luce, l'istante dell'impressione visiva.
Levar del sole - Claude Monet
Tetti rossi - Camille Pissarro
La lezione di danza - Edgar Degas
Gli impressionisti sono noti per la riscoperta della pittura di paesaggio; il mito dell'artista ribelle alle convenzioni; l'interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno; la prevalenza della soggettività dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste o camuffate, con rapidi colpi di spatola, creando un alternarsi di superfici uniformi e irregolari.
Problema
È corretto pensare che siamo di fronte a due bozzetti impressionisti?
NO
Motivazione 3: Facendo riferimento alla storia dell'arte, è bene considerare che gli artisti impressionisti sono noti, tra le altre cose, per aver smesso di utilizzare il disegno preparatorio; sarebbe quindi ulteriormente sbagliato pensare a queste due opere come dei bozzetti preparatori per un opera d'arte.
Motivazione 1: In letteratura, il bozzetto è un racconto breve, che descrive con piglio realistico e vivezza impressionistica una situazione, un luogo, un carattere, tratti per lo più dalla vita di ogni giorno.
Motivazione 2: Etichettare "Corrispondenze" di Baudelaire e "Lavandare" di Pascoli come due bozzetti impressionisti non è propriamente corretto; è meglio interpretare queste opere come due poesie rappresentative del simbolismo. Inoltre il messaggio che entrambi gli autori vogliono trasmettere va ben oltre la banale idea di bozzetto, della rappresentazione della semplice realtà.