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HUMAN BODY PRESENTATION

Tommaso Parlani

Created on September 14, 2023

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Transcript

malattie infettive a trasmissione sessuale e parenterale

indice

  • Caratteristiche epidemiologiche
  • Prevenzione generale
Malattie a trasmissione sessuale e/o parenterale
  • Sifillide
  • Epatite virale di tipo B
  • Epatite virale di tipo C
  • Gonorrea
  • Infezione da Papillomavirus
  • Clamidia
  • Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)

Caratteristiche epidemilogiche

sorgenti infettive solamente umane

Sono trasmissibili quando?
  • Durante il rapporto sessuale
  • Per via parenterale (liquido ematico e derivati)
  • Per trasmissione verticale generalmente da madre in figlio(via transplacentare)

prevenzione generale

le basi principali per prevenire le IST in generale sono:

  • Attività di educazione alla salute sessuale come ad esempio la promozione di attività sessulai responsabili(esempio l'utilizzo del preservativo)
  • Messa a punto dei servizi per migliorare la consapevolezza e la capacità di prevenire le IST
  • Facile accesso ai servizi di diagnosi e cura
  • Interruzzione della catena di trasmissione tramite la notifica dei casi
  • Negli ambiti ospedaliero e sanitario rispetto di tutte le norme rivolte a interrompere la catena di contagio
  • Vaccinazione anche se fino ad oggi esistono solo 2 vaccini contro le IST (quello contro l'epatite B e contro il papillomavirus)

Epatite b

Agente patogeno

Patogenesi

Il virus ha un tropismo principalmente per il fegato.I danni non sono causati direttamente da esso, ma dalla risposta immunitaria all'infezione.

L'agente infettivo della malattia è un virus (HBV) a DNA

Modalità di trasmissione

La trasmissione avviene principalmente per via parenterale. Può essere trasmessaanche per via sessuale e verticale

Sintomi

I sintomi sono spesso assenti

Diagnosi e terapia

La diagnosi può essere effettuata attraverso vari criteri: -anamnestici -obiettivi Non serve terapia specifica per l'infezione acuta.

Prevenzione

  • vaccino
  • norme igieniche generali

EPATITE VIRALE DI TIPO C

Patogenesi e cenni clinici

Agente patogeno

Come il virus HBV anche esso ha un tropismo per il fegato ed i danni provocati sono simili. L'infezione acuta è anitterica, ma cronicizza in una percentuale elevatissima

l'agente infettivo dell'epatite C è un virus (HCV) di piccole dimensioni, sferico, a RNA e rivestito da un envelope.

Modalità di trasmissione

La trasmissione avviene principalmente per via parenterale e raramente per via sessuale e verticale.

Prevenzione

Le norme di profilassi si basano sulla sterilizzazione degli strumenti usati per interventi chirurgici e trattamenti estetici. Raccomandato l'utilizzo del profilattico.

Diagnosi e terapia

La diagnosi si basa su criteri anamnestici e di laboratorio. Oggi in Italia sono disponibili nuovi farmaci e combinazioni terapeutiche fornite gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale a tutti i soggetti malati.

Papillomavirus

Agente patogeno

Patogenesi e cenni clinici

I papillomavirus (HPV) sono virus a DNA, che si trasmettono per via sessuale, sono epiteliotropi. Ad oggi sono stati identificati più di 120 tipi di HPV che infettano l'uomo.

Esistono tre possibilità di evoluzione dell'infezione da HPV: -regressione -persistenza -progressione

Prevenzione

Epidemiologia

Ad oggi sono presenti dei vaccini specifici come metodologia di prevenzione primaria affiancati dal Pap test e dall'HPV test.

L'infezione da HPV rappresenta la più comune infezione sesualmente trasmessa. la prevalenza delle infezioni da HPV varia con l'età.

Agente patogeno

SIFILIDE

La sifilide è un'infezione sessualmente trasmissibile causata dal batterio Treponema pallidum, Gram-negativo formato da un sottile filamento a forma di spirale, molto mobile in grado di torcersi e flettersi.

Patogenesi e cenni clinici

La sifilide è una malattia che si sviluppa in diversi stadi, ciascuno con sintomi e decorso diversi. Se non trattata adeguatamente può causare danni al sistema nervoso, ai vasi arteriosi, disordine mentale e morte. I tre diversi stadi sono: -sifilide primaria -sifilide secondaria -sifilide terziaria La sifilide può essere trasmessa anche per via verticale determinando la sifilide congenita.

Modalità di trasmissione

La sifilide può essere trasmessa per via sessuale, per via verticale e attraverso trasfusioni di sangue, ma il rischio è molto basso.

Prevenzione

Una buona misura di prevenzione si basa sull'utilizzo di profilattici. La chemioprofilassi si basa sul trattamento antibiotico con penicillina. La malattia non conferice immunità permanente

Diagnosi e terapia

La diagnosi eziologica viene eseguita con un accertamento diagnostico diretto e indiretto. La terapia per il trattamento della sifilide è l'uso della penicillina per via parenterale.

Agente patogeno

Gonorrea

Il Neisseria gonorrhoeae è un batterio che fa parte del genere Neisseria. Questo genere comprende: -specie patogene -specie generalmente non patogene.

Patogenesi e cenni clinici

Il batterio, per crescere e riprodursi richiede un ambiente particolare: utero, tube di Falloppio, uretra. La gonorrea causa quadri clinici diversificati nei due sessi.

Modalità di trasmissione

Si trasmette attraverso rapporti sessuali, ma anche per via verticale (durante il parto). Viene definita una patologia riemergente.

Prevenzione

È necessario l'utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali. Non esiste un vaccino per questa malattia.

Diagnosi e terapia

L'accertamento diagnostico può essere effettuato mediante osservazione microscopica diretta, oppure attraverso un esame colturale. Tra le IST batteriche, la gonorrea è quella che ha sviluppato la resistenza agli antibiotici più marcata.

Infezione da clamidia

Agente patogeno

Chlamydia trachomatis è un batterio intracellulare obbligatodi forma tondeggiante. Ad oggi si conoscono 15 sierotipi di C. trachomatis, correlati a diverse patologie.

Patogenesi e cenni clinici

L'infezione decorre quasi sempre asintomatica. Le eventuali manifestazioni cliniche compaiono dopo 1-3 settimane dal contagio. Nelle donne il batterio infetta l'uretra e la cervice, causando perdite vaginali anomale o irritazioni. Negli uomini i sintomi possono manifestarsi con secrezioni o irritazione e prurito. Un'altra grave manifestazione è la sindrome di Reiter, che generalmente si presenta 7-14 giorni dopo il contatto sessuale

Modalità di trasmissione

Si trasmette generalmente per via sessuale e per via verticale

Prevenzione

A causa di probabile infezione silente viene raccomandato il test di screening annuale. Il rischio di reinfezione è molto elevato. Le persone infette dovrebbero astenersi da qualsiasi attività sessuale ed effettuare un nuovo test 3-4 mesi dopo la cura. È raccomandato l'uso del preservativo. Ad oggi non è presente un vaccino.

Diagnosi e terapia

La diagnosi viene effettuata da un tampone vginale o un campione delle urine. Sono stati sviluppati dei test rapidi. Devono essere testati anche i partner sessuali per la presenza del batterio. Vengono somministrati antibiotici come l'azitromicina e vengono trattati anche i partner.

STORIA

Agente patogeno

HIV fa parte del genere dei Retrovirus . Nel core si trovano due enzimi fondamentali per il ciclo replicativo: integrasi e proteasi. Il core è protetto dal capside, che a sua volta è rivestito dall'envelope. Il virus è caratterizzato da un'alta variabilità genetica. Esistono due tipi di HIV: HIV-1, HIV-2

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Patogenesi e cenni clinici

Le cellule bersaglio del virus sono le cellule del sistema immunitario e questo provoca un indebolimento del sistema immunitario. L'infezione è caratterizzata da tre fasi: -infezione primaria -latenza clinica -AIDS

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Modalità di trasmissione

Può essere trasmesso attraverso tre modalità:principalmente per via sessuale, per via parenterale e per via verticale. È stato studiato che le zanzare, così come le zecche, pulci e cimici non sono vettore d'infezione. La terapia antiretrovirale combinata ha cambiato il il quadro epidemiologico.

Prevenzione

Non esistono vaccini anti-HIV. A ridurre, o persino annullare il rischio di infezione sono poche semplici precauzioni. Per le persone con comportamenti a rischio elevato esiste la PrEP. Il rischio di trasmissione per via verticale può essere ridotto fino al 2% e dopo una possibile esposizione al virus è possibile sottoporsi a profilassi post-esposizione.

Diagnosi e terapia

La diagnosi precoce è importante. Viene effettuata una diagnosi eziologica per verificare la presenza del virus o la ricerca di anticorpi. Ad oggi, grazie ai farmaci sviluppati, l'infezione trattata opportunamente è considerata infezione cronica, che lascia spazio a progetti di vita personali. Le terapie inoltre sono in grado di ridurre la capacità infettiva. I farmaci antiretrovirali agiscono interferendo nelle varie fasi del ciclo vitale del virus

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