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neoclassicismo

Il neoclassicismo è un movimento artistico che si sviluppa dalla seconda metà del settecento. Esso fu una tendenza culturale che abbracciò diverse forme d'arte, caratterizzando non solo la pittura e la scultura, ma anche l'architettura e la letteratura. Punto di partenza di questo tipo di arte era la volontà di cercare un nuovo classicismo (da qui il nome) che potesse ancora recuperare l’arte antica, per una ricerca di rigore e oggettività che era in linea con la filosofia illuminista e che prendeva le distanze dall’arte contemporanea.

Jacques-Louis David nacque in Francia, più precisamente a Parigi, nel 1748. Intraprese una carriera tradizionle apprendendo i canoni del roccocò. Nel 1775 vinse il Prix de Rome che, gli permise di raggiungere l'Italia e completare la propria formazione con lo studio delle arti classiche e dell'arte rinascimentale e barocca. Nel periodo in cui è a Roma approfondisce la conoscenza degli scritti di Winkelman avvicinandosi sempre di più al Neoclassicismo.

jacques-louis david

Il giuramento degli Orazi racconta la vicenda leggendaria dei tre fratelli romani Orazi avvenuta durante il regno di Tullio Ostilio. Tra loro e i tre fratelli Curiazi di Albalonga si verificò uno scontro armato per decidere le sorti della guerra. I fratelli Curiazi morirono mentre sopravvisse un Orazio che determinò la vittoria di Roma. Jacques-Louis David raffigurò il momento nel quale gli Orazi giurano al padre di combattere fino alla loro morte sacrificando la vita per Roma. A sinistra del dipinto sono raffigurati tre giovani che indossano divise militari. I soldati che si abbracciano, sono allineati di fronte ad un uomo anziano che porge loro delle spade sollevandole verso l'alto. I protagonisti tendono il loro braccio destro in direzione del padre per prestare giuramento.

il giuramento degli orazi

La scena si svolge in un ambiente esterno molto buio e illuminato da una parte solo da una lama di luce che proviene da sinistra. Il pavimento è decorato con grandi lastre di pietra mentre sul fondo si scorgono due grandi colonne tuscaniche. In alto, infine, tre archi a tutto sesto separano lo spazio buio retristante.
Sulla destra siedono tre donne e mostrano espressioni di grande sofferenza emotiva. Infatti le due illuminate in primo priano si abbandonano reggendosi allo schienale della poltroncina coperta da un telo di colore arancione. Una terza donna veglia due bambini che mostrano un atteggiamento intimorito.

La morte di Marat è un dipinto celebrativo. Marat é uno dei principali protagonisti della Rivoluzione Francese assassinato da una giovane girondina. Marat è immerso all’interno di una vasca. La sua testa è reclinata verso sinistra e appoggiata su di un piano. Sul capo indossa un turbante bianco molto stretto. La sua espressione non è sofferente, piuttosto pare in uno stato di incoscienza. Le sopracciglia, ancora corrugate, sembrano segnalare un barlume di vita. Anche gli angoli della bocca sono sollevati.

LA MORTE DI MARAT

Il suo braccio destro è abbandonato verso il pavimento e la mano impugna una penna. Il suo braccio sinistro è appoggiato su un asse ricoperto da telo verde. Inoltre, la sua mano stringe una lettera.In primo piano si nota una base in legno sulla quale sono posati un calamaio, una penna intinta e altri fogli di carta. A terra, a sinistra, è abbandonato un coltello, l’arma del probabile delitto. Infatti sul costato si nota una profonda ferita. L’acqua della vasca è macchiata di sangue. Anche i teli che fuoriescono presentano macchie rosse.Lo sfondo è privo di arredi, scuro e illuminato da una luce debole che proviene da destra.

Antonio Canova il 1° novembre 1757 e si avvicinò al mondo della scultura fin da piccolo grazie al nonno che lo avviò allo studio nel laboratorio di Giuseppe Bernardi-Torretti. Egli compì i primi studi all’Accademia del Nudo e aprì un laboratorio in proprio, dove ricevette le prime importanti commissioni, Orfeo ed Euridice e Dedalo e Icaro. Nel 1779 lo Scultore compì il suo primo viaggio a Roma: fu qui che egli venne a contatto con l’arte neoclassica e le idee illuministiche . Nello stesso anno viaggiò più a sud e visitò gli scavi delle città di Ercolano e Pompei, rimanendo profondamente colpito e influenzato dall’arte antica romana e greca. Fu grazie a questo viaggio che Canova cambiò il suo approccio alla scultura e all’arte, divenendo presto il più grande artista neoclassico della sua epoca.

ANTONIO CANOVA

Amore e psicheè un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1788 e il 1793, esposta oggi al Museo del Louvre di Parigi. Stando alle affermazioni dello stesso Canova, la scena immortala i protagonisti della favola di Apuleio mentre si abbracciano. Viene descritto il bacio con cui Amore rianima Psiche, svenuta per aver aperto il vaso consegnatole da Proserpina nell'Ade, andando contro la volontà di Venere. Il gruppo scultoreo di "Amore e Psiche" è privo di un punto di vista privilegiato: per questo si ritiene sia posto su di una piattaforma girevole per farlo ammirare in tutta la sua grazia agli osservatori del Settecento. Fondamentale, per l'equilibrio d'insieme, è l'impianto geometrico a forma di "X" descritto dai corpi dei protagonisti. In merito a quella che di "Amore e Psiche" è la descrizione dei personaggi, si può notare Psiche sdraiata con le braccia alzate mentre Amore si china su di lei con una gamba tesa verso destra. Le loro due teste vicine costituiscono il punto in cui s'incontrano le direttrici delle diagonali della "X". Il corpo di Psiche appare sagomato in modo tale da sembrare realmente morbido e tenero, con braccia di carne viva e gesti davvero espressivi mentre abbraccia Amore.

AMORE E PSICHE

Francisco José de Goya y Lucientes nasce in un piccolo villaggio dell'Aragona nei pressi di Saragozza, il 30 marzo 1746, in una famiglia della piccola borghesia. Molto giovane inizia la sua formazione artistica nello studio del pittore José Luzán Martínez. Farà un viaggio in Italia fondamentale per la sua crescita come pittore. Rientrato in patria ottiene l'importante commissione di eseguire i cartoni per l'arazzeria reale, un lavoro che lo impegnerà per buona parte della sua vita. Lavorerà molto al servizio dei reali e degli aristocratici come ritrattista; Carlo IV lo nominò “pittore di camera” del re. Colpito da una malattia molto grave diventerà quasi completamente sordo. Questo evento unitamente alla avversione che matura nei confronti delle classi regnanti modificheranno nel tempo il suo carattere che diventa sempre più cupo e pessimista.

FRANCISCO GOYA

3 maggio: fucilazione alla montagna del principe Pio

A terra si vedono alcuni suoi compagni, già morti, mentre altri ai suoi lati esprimono con il corpo sofferenza e terrore. Sul fondo, immersa nel buio, vediamo Madrid, lontana e appena visibile. A destra è schierato il plotone di esecuzione composto da un gruppo di soldati francesi di Napoleone.In basso, di fronte a loro, è posta una lanterna che illumina i condannati a morte e lascia in ombra il resto della scena. Dietro ai condannati a morte si vede una collinetta debolmente illuminata dalla luce artificiale. Il cielo è completamente scuro e privo di stelle.

Il 2 maggio del 1808, Murat dette ordine di rastrellare la città di Madrid, catturare e condannare a morte tutti i popolani e i contadini che si trovavano per strada, con l’accusa di essersi ribellati all’invasione francese. La scena è totalmente immersa nel buio. Solamente una lanterna illumina il buio della sera. La luce è diretta verso un ribelle, condannato a morte. Si tratta di un povero contadino che, dignitosamente, affronta il suo sacrificio a favore della libertà. Il contadino è inginocchiato, con le braccia alzate, e guarda direttamente il plotone di esecuzione. La sua immagine ricorda quella di un Cristo crocifisso.

IL ROMANTICISMO

Il romanticismo è stato un movimento artistico, musicale, culturale e letterario che si è sviluppato in Germania verso la fine del Settecento, per poi diffondersi nel resto d’Europa nell’Ottocento. Il termine romanticismo, si ispira ai romanzi di genere cavalleresco. Il Medioevo, infatti, ha un ruolo chiave nella poetica romantica. Al contrario degli illuministi che si ispiravano al mondo classico e consideravano il Medioevo un’epoca buia, i romantici esaltano il Medioevo e le sue tradizioni. In contrapposizione ancora all’illuminismo, che esaltava la razionalità e l’ordine, il romanticismo mette al centro l’immaginazione, il lato istintivo dell’uomo e il suo rapporto tormentato con la natura. Il romanticismo infatti, esalta il lato passionale e istintivo dell’uomo, la sua individualità e la sua capacità di “sentire” la natura che lo circonda e lo affascina. L’uomo e la donna romantici sono in cerca dell’assoluto, impresa titanica che causa un senso di permanente tensione e inquietudine. Il rapporto dell’uomo e della donna romantici con la natura si esprime anche con il senso del “sublime”. Si tratta di un sentimento contrastante: quella sensazione di meraviglia, ammirazione mista a paura che proviamo di fronte ad uno spettacolo naturale.

Caspar David Friedrich nacque a Greifswald (Pomerania) nel 1774; è stato un pittore e maggior esponente del Romanticismo Tedesco. Tra il 1794 e il 1798 studiò presso l'Accademia d'Arte a Copenaghen in Danimarca; poi si trasferì a Dresda, luogo in cui morì nel 1840. Era tipico rappresentare la tensione umana verso l'infinito, verso il sublime. Per lui non era importante una rappresentazione pittorica fedele alla realtà, ma bisogna dipingere ciò che suscita emozioni nell'animo umano; il suo soggetto prediletto erano i paesaggi. Realizzava le sue opere all'interno del suo studio, aiutandosi con precedenti schizzi e bozzetti realizzati all'aria aperta; decideva di rappresentare solo determinati oggetti componenti della realtà esterna, non tutto.

CASPAR DAVIDFRIEDRICH

Viandante davanti al mare di nebbia di Caspar David Friedrich è considerato il manifesto della pittura romantica tedesca. il viandante si trova al centro del dipinto in primo piano. L’uomo è in piedi, appoggiato al suo bastone da viaggio, su di uno sperone roccioso che domina tutta la parte inferiore del dipinto come fosse il piedistallo di una statua. Sta, evidentemente, contemplando lo spettacolo naturale romantico e sublime che ha di fronte. Sotto di lui, oltre lo sperone sale la nebbia che lascia intravedere alcune cime coperte da radi alberi più in basso. Verso l’orizzonte si aprono nuovi scenari di montagne alte e impervie.Il cielo è denso di nubi verso l’alto e di strati di nubi più calmi verso il basso che si fondono con il mare di nebbia Il Viandante sul mare di nebbia fu, già nella sua epoca, considerato un simbolo del Romanticismo. Friedrich riuscì, infatti, a sintetizzare i principi di questo movimento intellettuale con la sua opera .I temi rappresentati nel dipinto sono quelli dell’infinito, del sublime e dello smarrimento empatico attraverso l’immedesimazione con il paesaggio naturale sottoposto a un importante evento meteorologico.

il viandante sul mare di nebbia

Théodore Géricault, nato a Rouen il 26 settembre 1791, era l'unico figlio di una famiglia agiata originaria della Manica, trasferitasi a Parigi quando Géricault aveva quattro anni, permettendogli così di frequentare scuole prestigiose. All'età di quindici anni, il suo talento nel disegno fu riconosciuto e iniziò a studiare seriamente l'arte. Géricault ha avuto la fortuna di approfondire la materia accanto a Pierre Bouillon e Carle Vernet prima di entrare alla Scuola di belle Arti dove studiò con Pierre-Narcisse Guérin. Il suo primo lavoro, Ufficiale dei Cavalleggeri della Guardia imperiale alla carica, venne presentato al Salon del 1812 ottenendo ottimi riconoscimenti.

THEODORE GERICAULT

Nel mostrare una spiacevole e dolorosa verità, La zattera della Medusa segnò l'inizio dell'arte romantica e gettò le fondamenta per una rivoluzione estetica contro l'allora predominante stile neoclassico. Nonostante la resa dei corpi e le grandi dimensioni rimandino alla scuola neoclassica e ai dipinti a soggetto storico, il soggetto, l'illuminazione, e la forte emotività contrastante infusa nel dipinto rappresentarono un significativo cambio di tendenze artistiche, creando una netta separazione da tutto ciò che l'aveva preceduto. Il quadro manca volutamente di un eroe, qui rimpiazzato da persone comuni, e l'unica motivazione che muove i naufraghi è la sopravvivenza.

La zattera della Medusa rappresenta il momento in cui, dopo tredici giorni alla deriva, i quindici sopravvissuti scorgono una nave, la Argus, giungere dall'orizzonte. La zattera è popolata dai sopravvissuti al tragico incidente. Un vecchio in primo piano regge sulle ginocchia le spoglie del figlio deceduto, un altro irrompe in lacrime di frustrazione e sgomento. Un ammasso di corpi occupa la parte inferiore del dipinto, in attesa di essere trasportati via dalla corrente. Gli uomini al centro, invece, hanno appena scorto la Argus e uno di loro si erge su una botte vuota, sventolando freneticamente il suo fazzoletto nel tentativo di attirare l'attenzione della nave. La composizione pittorica del quadro è costruita su due strutture piramidali. Il perimetro della prima è costituito dalla base stessa della zattera, mentre la seconda, di misura minore, si sviluppa dal gruppo di sagome morte in primo piano, che formano anche la base da cui emergono i sopravvissuti, intenti a stagliarsi il più alto possibile per richiamare la nave.

la zattera della medusa

Eugène Delacroix (Ferdinand Victor Eugène Delacroix; Charenton-Saint-Maurice, 1798 – Parigi, 1863) è stato un celebre pittore francese, principale esponente del romanticismo in Francia. Le opere di Delacroix sono caratterizzate da pennellate dinamiche e ricche di colore, i cui contorni sono volutamente poco definiti, e scene dai toni solenni ed epici, ponendosi in contrasto con la tendenza neoclassicista degli artisti a lui contemporanei. Il suo stile è stato determinante per gli impressionisti.

EUGENE DELACROIX

Con il suo capolavoro assoluto, La Libertà che guida il popolo, Delacroix volle rendere omaggio alle tre giornate della rivoluzione parigina del 1830. Nel quadro di Delacroix, i combattenti emergono dal fumo degli incendi e dalla polvere dei crolli, superando con incedere impetuoso una barricata fatta di travi e di grosse pietre, coperta di cadaveri e moribondi. I vari personaggi simboleggiano le diverse classi sociali, unite nella lotta comune contro il tiranno. Una giovane donna dal seno scoperto regge nella mano destra il tricolore francese e nella sinistra un fucile con baionetta; allegoria della Libertà, questa figura richiama precedenti allegorie rivoluzionarie della donna-Francia, discesa dal cielo per guidare il popolo di Parigi alla rivolta. Quest’opera, animata da passione, è colma di impeto e d’irruenza emotiva. L’artista seppe trasformare l’omaggio al moto insurrezionale di un singolo popolo in un inno universale alla libertà dell’uomo.

LA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO

Francesco Hayez (1791-1882) è considerato il più importante pittore del Romanticismo italiano. È autore di quadri a soggetto storico che scavavano nel passato della nazione per trovarvi le origini dei suoi sentimenti di libertà e di indipendenza. Basandosi su un repertorio storico, medievale e patriottico, Hayez abbraccia i temi caratteristici del Romanticismo, ma li esprime con un linguaggio in cui il disegno accademico e classicheggiante si fonde con un colore decisamente espressivo.

francesco hayez

Il bacio è conservato alla Pinacoteca di Brera di Milano, ed è stato dipinto nel 1859. A prima vista, il soggetto sembra di natura sentimentale più che politico. Non bisogna però dimenticare che durante il Risorgimento ogni messaggio politico doveva essere mascherato dagli artisti: questi si ritrovavano perciò a calare i loro messaggi in realtà storiche lontane dal presente, oppure a nasconderli creando allusioni e simbolismi.Dietro il Bacio si nasconde, quindi, un significato politico legato alla circostanza in cui venne presentato.L'opera rappresenta l'attimo terribile del distacco tra due giovani condannati ad una separazione piena di tragici enigmi. L’ombra che sale le scale è il segno che il giovane è pronto a fuggire, il bacio è dunque d’addio. Il pugnale che si intravede ci dice ancora qualcos’altro del giovane: ovvero che è evidentemente un rivoluzionario antiaustriaco.Il giovane è interamente coperto da un ampio mantello mentre la giovane indossa un semplice abito azzurro. Il ragazzo porta un cappello che copre il suo viso invece la protagonista ha i lunghi capelli sciolti.La scena si svolge all'interno di uno scenario architettonico medioevale. Infatti le mura sono costruite da grandi blocchi di pietra. Inoltre sullo stipite si intravedono decorazioni scolpite.Le due figure si trovano esattamente al centro del dipinto e il corpo del giovane è fermamente saldo sulla verticale centrale. La fanciulla è poi inclinata all'indietro e il suo corpo crea leggera curva verso destra.

IL BACIO