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Presentazione PCTO

BEATRICE LUCIA GHISLOTTI

Created on June 12, 2023

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Transcript

Istituto d'Istruzione Superiore "E.Ruffini-D. Aicardi"

relazione sui percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento in Power Point

Beatrice Lucia Ghislotti

Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari 5BS

La mia esperienza formativa in Perù

Indice

Cosa mi ha spinto a partire?

1.

5.

La famiglia ospitante

Storia di Intercultura

2.

6.

La scuola ospitante

3.

7.

Perchè il Perù?

Le amicizie

Le fasi del percorso formativo

4.

8.

Conclusioni

1.Cosa mi ha spinto a partire?

Cosa mi ha spinto a partire?

Ho avuto l'opportunità di partire per un'esperienza interculturale in Perù. Mi sono candidata al programma di "Intercultura" perchè avevo il desiderio di conoscere il mondo e realtà diverse dalla nostra. Ho scelto "Intercultura" perchè è un'associazione che investe nel futuro di una società più aperta, tollerante e inclusiva. Ed è grazie a una delle sue borse di studio che sono riuscita a partecipare al programma.

2. Storia di Intercultura

La storia di Intercultura è unica ed è stato proprio questo che mi ha spinto a sceglierla

Intercultura in Italia nasce negli anni successivi alla II Guerra Mondiale, per iniziativa di un gruppo di volontari che avevano vissuto esperienze interculturali all'estero, apprezzandone il potenziale educativo e la carica innovativa rispetto ai programmi scolastici tradizionali. A livello internazionale le origini dell'Associazione risalgono al 1915, quando in Francia un gruppo di giovani volontari americani, animati da uno spirito umanitario che andava al di là dei confini nazionali, presta soccorso ai feriti sui campi di battaglia della I Guerra Mondiale, dando vita ad un'organizzazione umanitaria denominata American Field Service (A.F.S.). A questo movimento in breve tempo aderiscono oltre 2.700 giovani, che hanno salvato migliaia di vita umane.

3. Perchè il Perù?

Perchè il Perù? E quanto è durato il periodo?

Ho scelto di candidarmi per una borsa di studio in Perù perchè volevo conoscere una realtà completamente diversa dalla mia, volevo mettermi alla prova e superare le mie difficoltà. Sono stata in Perù circa 6 mesi, durante i quali sono stata ospitata da due famiglie, stretto legami molto importanti, appreso una lingua nuova e mi sono messa in gioco in ogni momento. Sono stata assegnata in una città nel deserto chiamata Piura nell'omonima regione.

4. Le fasi del percorso formativo

La formazione pre-partenza

Prima di partire, ho partecipato a un percorso di formazione, articolato in una serie di attività di educazione non formale che hanno l’obiettivo di fornire a ogni partecipante strumenti, teorici e pratici, per affrontare con successo questa esperienza.

Le selezioni

Mi sono candidata al concorso di Intercultura e ho affrontato un percorso di selezione attraverso cui sono riuscita a riconoscere e valorizzare le mie aspirazioni. Mi sono avvicinata a contesti internazionali e interculturali, ho preso consapevolezza dei miei punti di forza e di miglioramento, ho raccolto informazioni, ho rispettato scadenze e compilato documentazione in lingua straniera.

4. Le fasi del percorso formativo

La formazione di fine soggiorno:

A fine soggiorno in Perù ho avuto l'opportunità di elaborale e mettere a frutto l'esperienza vissuta con gli altri partecipanti dello scambio interculturale.

Il soggiorno all’estero:

Ho raggiunto l'obiettivo di sapermi relazionare con persone che hanno riferimenti culturali diversi dai miei, di essere flessibile e di adattarmi, di comunicare in lingue straniere e di sviluppare il pensiero critico.

5. La famiglia ospitante

Ho avuto dei problemi con la famiglia assegnata, ma grazie all'associazione sono riuscita a trovarmene un'altra

Arrivata in Perù mi hanno assegnata ad una famiglia ospitante che mi richiedeva di svolgere unicamente le faccende domestiche e non mi integrava nelle attività quotidiane. Io non sapevo come reagire, in parte perchè non possedevo appieno la lingua spagnola e d'altra parte perchè mi vergognavo e non avevo il coraggio di parlarne. Grazie ad un incontro con il tutor locale sono riuscita a comunicare i miei dubbi e il mio malessere in quella famiglia. Dopo quel colloquio mi hanno spostata nella famiglia del tutor, ma in una fase di "passaggio", dove ho conosciuto anche un'altra ragazza italiana con la quale ho stretto un forte legame.

5. La famiglia ospitante

Ormai erano passati quattro mesi, ma volevo poter dire anch'io, ho una famiglia peruviana che sta aspettando il mio ritorno!

Ho passato dei momenti stupendi e molto divertenti con la seconda famiglia, ma non la sentivo completamente mia, così grazie all'aiuto di Afs Piura, sono riuscita a trovare una famiglia perfetta con la quale ho potuto trascorrrere gli ultimi mesi più belli della mia esperienza!

6. La scuola ospitante

La scuola ospitante

La scuola peruviana è totalmente diversa da quella italiana. Io ho frequentato un collegio religioso femminile. Le lezioni sono molto coinvolgenti, i professori fanno molte domande e richiedono molta partecipazione, tanto che se gli interventi sono positivi valutano gli alunni durante l’ora di lezione. I professori durante il mio soggiorno mi sono stati sempre vicini e si sono interessati a come mi sentissi.

Ho notato che rispetto all'Italia in Perù il rapporto alunni-insegnanti è totalmente differente: le alunne si rivolgono agli insegnati dando loro del tu e chiamandoli per nome e i docenti si rivolgono agli studenti come se fossero loro figlie, le chiamano “hijita”, figliola o anche “mi amor”, amore mio. All’inizio ero rimasta un po’ attonita da questo modo di relazionarsi e atteggiarsi, i docenti ti abbracciano, parlano ai ragazzi dei loro dubbi, non solo di scuola.

6. La scuola ospitante

7. Le amicizie

Ho incontrato persone meravigliose con cui ho stretto un legame indissolvibile

Iniziata la scuola sono iniziate anche le amicizie. Le ragazze sono incredibilmente amichevoli, gentili e disponibili.

7. Le amicizie

8. conclusioni

È stata un'esperienza piena di emozioni, positive e negative, ma è grazie a queste emozioni contrastanti che posso dire di aver avuto una crescita personale. Il Perù è un Paese estremamente povero, e ne ho visto a pieno l'essenza in questi sei mesi. Sicuramente sono tornata con occhi più maturi e ancora più aperti al mondo.

Grazie per l'attenzione