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TESINA CALCIO

matteo 07

Created on June 12, 2023

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Transcript

È il 19 settembre 1941 quando i nazisti invadono Kiev 33.771 ebrei vengono strappati dalle loro famiglie, portati nei pressi del dirupo di Babij Jar e fucilati con l’inverno ucraino alle porte che tutti coloro che hanno qualcosa la barattano per un pasto caldo e delle coperte. Tutti tranne uno. È un calciatore, capocannoniere nel 1938 della Vyssaja Liga (la Serie A sovietica) con la squadra più importante di Kiev, la Dinamo. Il suo nome è Makar Hončarenko.Al torneo partecipano sei squadre: la Ruch, squadra del movimento nazionalista antisovietico e filonazista; due squadre di ufficiali ungheresi (tra cui la temibile MGS Wal); una di ufficiali rumeni; la PGS, unica squadra tedesca; e la squadra di Kornik, quella dei panettieri, battezzata per l’occasione Start Football Club. Trusevich viene nominato capitano e Mikhail Sviridovskiy per la sua esperienza diventa allenatore-giocatore. Nessuno dei giocatori ha una divisa o degli scarpini, ad eccezione ovviamente di Hončarenko; lui che anche nei momenti più bui ha conservato gelosamente le sue scarpe da calcio

È il 7 giugno la Start, massacrata dai turni di lavoro e in condizioni fisiche precarie, esordisce contro la Ruch allo stadio della Repubblica. La partita finisce 7 a 2 per i rossi e il capitano della Ruch si infuria; vuole che la Start venga squalificata I rossi, però, continuano a vincere: 6 a 2 contro la squadra degli ufficiali ungheresi, 11 a 0 contro quella rumena, 6 a 0 contro il PGS e 5 a 1 contro la MGS Wal. Ogni vittoria rappresenta una luce per i cittadini di Kiev

È il 9 agosto 1942.La partita inizia nel più violento dei modi. Un attaccante tedesco colpisce Trusevich alla testa, il portiere resta a terra svenuto per qualche secondo, ma l’arbitro non fischia il fallo e i tedeschi passano in vantaggioI rossi guardano il loro capitano alzarsi con fatica, con l’occhio gonfio e la tempia sinistra intrisa di sangue I rossi sulle ali dell’entusiasmo attaccano e Hončarenko in pochi minuti con una serpentina in area segna il 2 a 1 e poi con una mezza rovesciata il 3 a 1. I tedeschi sono increduli.Quando stanno per terminare i 90° minuti Klimenko, un difensore minuto e di gran corsa, prende la palla e dribbla tutta la difesa. Nessuno lo riesce a fermare, supera anche il portiere. La porta è lì vuota, ma Klimenko si ferma. Guarda con disprezzo gli ufficiali nazisti e, invece di segnare, tira il pallone verso il centrocampo, provocando le risa dei rossi e dei lori tifosi. Un’offesa che verrà pagata cara. La partita finisce 5 a 3 per la Start.

Carlo Carrà

I calciatori con la maglia azzurra rappresentano un chiaro omaggio alla vittoria dei Mondiali di Calcio del 1934 della nazionale italiana guidata da Vittorio Pozzo. L'artista coglie l'azione in un momento concitato: si tratta di una mischia in area, con il pallone che finisce vicinissimo alla porta mentre gli attaccanti saltano per colpire di testa e il portiere si slancia nel tentativo di arrivare per primo sulla sfera. Le emozioni sarebbero di gioia in caso di gol oppure di rabbia e frustrazione in caso di gol mancato (stando dalla parte degli azzurri), ma la palla rimane in aria e quindi non sappiamo se a vincere sarà il portiere o saranno invece gli attaccanti. Inoltre non è chiaro se il portiere abbia già respinto il pallone o se stia cercando di smanacciarlo altrove; la sua postura non è ben equilibrata e, quindi potrebbe anche mancare l'impatto col pallone. Anche la posizione degli azzurri è anomala: sono in tre che saltano insieme al portiere, accerchiandolo, senza nemmeno essere marcati da un difensore avversario: chi prova a prenderla di mano (calciatore a sinistra), chi addirittura si posiziona proprio dietro (calciatore centrale) e chi invece spera che gli arrivi in testa per provare a segnare (calciatore a destra). Alla fine potrebbero anche aver commesso fallo sul portiere, infatti uno dei difensore alza la mano come a segnalare un'irregolarità, oppure potrebbe semplicemente essersi rassegnato...

Lo sport è lealtà e rispetto delle regole. Anche lotta alle scorciatoie, lotta al doping. "Prendere le scorciatoie è una delle tentazioni con cui spesso abbiamo a che fare nella vita: pensiamo sia la soluzione immediata e più conveniente ma quasi sempre conduce a degli esiti negativi.

1. LEALTÀ

Nello sport non basta avere talento per vincere: occorre custodirlo, plasmarlo, allenarlo, viverlo come l’occasione per inseguire e manifestare il meglio di noi

2. IMPEGNO

Il sacrificio, poi, richiede disciplina perché possa diventare successo. Penso, ad esempio, alla specialità del getto del peso: non è il peso, il carico, che ti fa cadere, ma come lo porti e lo lanci. Se non resti concentrato sull’obiettivo e non hai una motivazione forte, il peso ti sbilancia e ti farà cadere a terra".

3. SACRIFICIO

Fare-squadra è essenziale nella logica dello sport. Anche della vita di tutti i giorni. "È vero: nessuno si salva da solo. E come credente posso attestare che la fede non è un monologo, bensì un dialogo, una conversazione.

4. SPIRITO DI GRUPPO

Gli antichi Romani giocavano a diversi tipi di giochi, sia all’aperto che al chiuso. Molti di questi giochi erano sportivi e coinvolgevano abilità fisiche, mentre altri erano giochi da tavolo che richiedevano abilità intellettuali. Uno dei giochi più popolari tra gli antichi Romani era il gioco dei dadi, noto come “alea“. Il gioco coinvolgeva l’uso di dadi a sei facce e i giocatori scommettevano su quale sarebbe stato il risultato del lancio dei dadi. Il gioco era molto popolare tra tutti i ceti sociali, ma era particolarmente amato dalle classi più povere.

Un altro tipo di gioco era la caccia agli animali, in cui animali selvatici venivano rinchiusi nell’arena e combattenti armati venivano inviati a ucciderli.

Uno dei giochi preferiti dai bambini romani era il “pila“, un gioco simile alla pallavolo moderna. Il gioco coinvolgeva due squadre e l’obiettivo era quello di lanciare una palla sopra una rete e farla cadere nel campo avversario.

I bambini romani giocavano anche a giochi di abilità, come il gioco delle tre campanelle. In questo gioco, tre campanelle venivano nascoste sotto tre ciotole, e i bambini dovevano indovinare sotto quale ciotola si trovava la campanella

Che muscoli usiamo quando giochiamo a calcio questo gruppo di muscoli si chiama core – il bacino, i muscoli dei piedi e addirittura il torso e le spalle. Quadricipiti, ischiotibiali e glutei Hanno il compito di piegare e distendere il ginocchio della gamba con la quale si effettua il tiro. Inoltre, questi movimenti producono degli effetti anche sui flessori del bacino, dato che sono uniti ad esso tramite il femore.Il bacino è la parte incaricata di articolare le azioni di ogni gamba. Con l’aiuto dei glutei, partecipa, estendendosi, al movimento della gamba all’indietro per prendere il giusto impulso. D’altra parte, nella gamba di appoggio, i quadricipiti e i muscoli ischiotibiali apportano la stabilità necessaria. In questo modo si può eseguire il calcio nella direzione giusta e con la potenza desiderata.Torso e spalle Anche se è principalmente un lavoro di gambe, è impossibile calciare senza muovere il petto e le spalle. Questi ultimi svolgono un ruolo fondamentale per mantenere l’equilibrio e non cadere.

EL REAL MADRID

Procedente de Inglaterra, comenzò a introducirse en Espana un nuevo deporte, el fùtbol. Su gran acongida hizo que a finales del siglo XIX y comienzos del XX se crearan las primeras sociedades para practicarlo. Una de ellas fue el Mandrid football club semilla del actual Real Madrid. Juliàn Palacios se erigiò en su primera cabeza visibile, pero quien constituyò oficialmente la instituciòn fue Juan Padròs. La aficiòn creciò a tal velocidad que el Madrid planteò la solicitud de un torneo en hemenaje al rey alfonso XIII. La iniciativa se convirtiò en la Copa de Espana.

LA ESQUADRA

TITULOS IMPORTANTES

En esta etapa el Real Madrid ha vuelto a marcar la pauta del fùtbol mundial al ganar cuatro Copas de Europa. La dècima ilegò en 2014 iniciando un ciclo glorioso en el que se lograron la Undècima la Duodècima y la decimotercera en trs anos consecutivos 2016 2017 2018 el 2017 fu un ano de record y se ganaron por primera vez cinco titulos copa de Europa Mundial de Clubes liga y supercopas de Europa y Espana

UMBERTO SABA

Umberto Saba nasce a Trieste il 9 Marzo del 1883. Abbandona gli studi e si forma da autodidatta, leggendo i grandi scrittori dell’epoca e restando molto attivo verso la cultura dell’europa centrale: in particolare si interessa alla filosofia di Nietzsche e alla psicanalisi di Freud. Nel 1903 esce la prima raccolta di versi Il mio primo libro di poesie, dove manifesta già i primi sintomi di nevrastenia (malattia di cui soffrì tutta la vita). Nel 1909 sposa Carolina Wolfer, la Lina cui dedicò vari componimenti. Nel 1920 inizia a gestire una libreria antiquaria a Trieste, cosa che farà per quasi tutta la vita. Nel 1921 pubblica la prima edizione del “Canzoniere”, mentre la sua malattia nervosa si aggrava costringendolo a iniziare delle cure. A questa situazione si aggiunge l’applicazione delle leggi razziali in Italia. Saba, per metà ebreo, è costretto ad abbandonare Trieste. Rientrato in città, dopo svariati anni, viene ricoverato presso l’ospedale di Gorizia (dal quale uscirà solo per la morta della moglie) dove muore il 25 Agosto del 1957. Dopo la sua morte verrà pubblicata l’edizione definitiva del Canzoniere, la raccolta complessiva delle prose e il romanzo Ernesto.

Parafrasi Il portiere tuffatosi nell'inutile ultimo tentativo di difendere la porta, nasconde il volto a terra, per non rivedere la luce. Il compagno in ginocchio che lo incita a rialzarsi, con parole e con gesti, scopre che i suoi occhi sono pieni di lacrime. Gli spettatori, uniti nell'euforica esultanza, pare che dilaghino nel campo. Avvicinatosi all'autore del goal, i compagni di squadra gli si gettano al collo. Ben pochi sono i momenti belli come questo, per gli uomini oppressi dall'odio e dall'amore, a cui è possibile trarne godimento nella vita terrena. Nella porta che non ha subito goal è rimasto l'altro portiere da solo. Ma la sua anima non è rimasta sola come il suo corpo. La sua gioia è espressa con una capriola, e baci che manda da lontano. Egli dice: «Anch'io sono parte della festa». Parafrasi discorsiva: Il portiere caduto in un inutile tuffo dopo aver tentato l'estrema difesa della porta si nasconde il volto per non vedere la luce del giorno che mostra la realtà triste per lui che ha subito un goal. Un compagno si mette in ginocchio e lo invita a rialzarsi e si accorge che sta pure piangendo. I tifosi sono percorsi da uno stato di esaltazione che li unisce. I compagni di squadra vanno ad abbracciare il realizzatore del goal. Agli uomini nella vita terrena è consentito di vedere pochi momenti belli come questo. L'altro portiere, quello della squadra che ha segnato è rimasto solo nella persona ma non nella sua anima difatti per la gioia fa una capriola, per sentirsi vicino ai suoi compagni e manda baci a distanza. Anche io (Umberto Saba) mi sento partecipe di questa festa.

UMBERTO SABA GOAL

Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce, con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla- unita ebrezza - per trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l’odio consuma e l’amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere - l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasta sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch'io son parte.

Parafrasi Il portiere tuffatosi nell'inutile ultimo tentativo di difendere la porta, nasconde il volto a terra, per non rivedere la luce. Il compagno in ginocchio che lo incita a rialzarsi, con parole e con gesti, scopre che i suoi occhi sono pieni di lacrime. Gli spettatori, uniti nell'euforica esultanza, pare che dilaghino nel campo. Avvicinatosi all'autore del goal, i compagni di squadra gli si gettano al collo. Ben pochi sono i momenti belli come questo, per gli uomini oppressi dall'odio e dall'amore, a cui è possibile trarne godimento nella vita terrena. Nella porta che non ha subito goal è rimasto l'altro portiere da solo. Ma la sua anima non è rimasta sola come il suo corpo. La sua gioia è espressa con una capriola, e baci che manda da lontano. Egli dice: «Anch'io sono parte della festa». Parafrasi discorsiva: Il portiere caduto in un inutile tuffo dopo aver tentato l'estrema difesa della porta si nasconde il volto per non vedere la luce del giorno che mostra la realtà triste per lui che ha subito un goal. Un compagno si mette in ginocchio e lo invita a rialzarsi e si accorge che sta pure piangendo. I tifosi sono percorsi da uno stato di esaltazione che li unisce. I compagni di squadra vanno ad abbracciare il realizzatore del goal. Agli uomini nella vita terrena è consentito di vedere pochi momenti belli come questo. L'altro portiere, quello della squadra che ha segnato è rimasto solo nella persona ma non nella sua anima difatti per la gioia fa una capriola, per sentirsi vicino ai suoi compagni e manda baci a distanza. Anche io (Umberto Saba) mi sento partecipe di questa festa.

Il Qatar è una Monarchia Costituzionale democratica , situata nel medio oriente del continente asiatico, ed è uno stato di piccole dimensioni in termini di superficie. Il Qatar ha ottenuto l'indipendenza il 3 settembre 1971 dal Regno Unito in seguito a rivolte e proteste in piazza, dato che il regno Unito voleva continuare a sfruttare le risorse petrolifere del paese. Confini- Il Qatar confina solo con l'Arabia Saudita, il primo produttore mondiale di greggio al mondo. Superficie- 11.000 km² Popolazione Totale- Il Qatar ha una popolazione di oltre 11 milioni circa di abitanti attualmente. La popolazione in quest paese è molto poca a causa della superficie del paese che è molto desertica , ma l'economia fiorente portata dal petrolio, ha portato a una veloce modernizzazione del paese in pochi decenni. Lingua Ufficiale- La lingua ufficiale del paese è l'arabo, che è la terza lingua più parlata al mondo. Capitale- La capitale del Qatar è Doha, una città più importanti per l'economia interna del paese , che grazie al suo porto e l'aeroporto internazionale porta molte entrate nelle casse dello stato. Nome degli abitanti- Gli abitanti del Qatar sono generalmente chiamati abitanti del Qatar. Religione- Gran parte della popolazione del Qatar è di religione mussulmana, ma è possibile praticare in piena libertà altre religioni. Lo stato del Qatar si dichiara uno stato islamico, ma è possibile praticare qualsiasi religione, ma per ricevere la cittadinanza del Qatar bisogna essere di religione musulmana.

i gol fantasma.

La decisione tanto attesa è arrivata: nella riunione del 5 luglio, l'International Board ha autorizzato l'utilizzo di tecnologie sulla linea di porta per evitare quelli che appassionati di calcio e commentatori tv chiamano "gol fantasma". Sarà utilizzata per la prima volta in occasione del mondiale per club in calendario a dicembre a Tokio. Il secondo test sara quello della Confederations cup 2013 con un obiettivo: avere certezze per il Mondiale 2014, quando finalmente potremo dire addio ai gol fantasma. Entro un secondo da ogni gol rilevato, il dispositivo di turno doveva far vibrare l’orologio dell’arbitro e inviare una segnalazione luminosa nel display. A superare la prova e a essere ammessi alla seconda e decisiva fase di test sono stati soltanto due sistemi: si chiamano Hawk Eye e GoalRef.

Live is Life

https://youtu.be/JNCeAjcZK88

Il brano nasce il 2 settembre 1984, mentre la band stava tenendo un concerto a Oberwart per festeggiare l'undicesimo anniversario della costituzione del gruppo. La canzone raggiunge il primo posto nelle classifiche europee dell'estate 1985, oltre a toccare buone posizioni anche in Canada e negli Stati Uniti d'America. Nel corso degli anni il brano è stato oggetto di varie cover, come quella del gruppo musicale sloveno Laibach e quella della Hermes House Band. Nel 2016, oltre a un tributo di Sofia Carson che usa ritmo, accordi e il celebre ritornello per il suo brano Love Is the Name, il rapper italiano Jake La Furia inserisce nel brano La vita è così (contenuto nel disco Fuori da qui) proprio il campione musicale di questo brano. Nel 2020 il DJ italiano Gabry Ponte riprende il brano nel singolo Déjà Vu, pubblicato insieme a Deivys. Una cover in italiano del pezzo, intitolata Ciao!, è stata realizzata da Giovanni Zarrella nel 2021.

educazione civica

Gli episodi di razzismo nel calcio italiano, con cori discriminatori nei confronti di giocatori di colore, sono frequenti e nessuno riesce a fermarli. Romelu Lukaku, l'attaccante belga dell'Inter, o Kalidou Koulibaly, l'ex difensore del Napoli, sono stati spesso presi di mira dai tifosi delle curve avversarie. A nulla sono serviti gli esempi arrivati dagli Stati Uniti, sull'onda del movimento Black lives matter, il movimento contro gli abusi della polizia statunitense a danno degli afroamericani, che ha tenuto banco durante i campionati europei di calcio, Euro 2020 quando prima del fischio d'inizio delle partite, alcune squadre nazionali si sono inginocchiate per manifestare la loro adesione alla campagna contro le discriminazioni

premier league

The Premier League, commonly known as the English Premier League, or the EPL (formerly called the Barclays Premier League due to sponsorship reasons and before 2007 the Premiership) is the top tier of English football. 20 teams compete in the Premier League each season, which is usually played between August and May. Each season, 38 games are played (playing all 19 other teams home and away). For historic reasons, a few clubs from Wales also compete in the English football system. The competition started in 1992, after 22 clubs from the Football League First Division decided to break away from The Football League (now the EFL). The Premier League has since become the world's most watched sporting league. It is the world's most lucrative football league,