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I motori
FRANCESCO MAROTTA
Created on June 6, 2023
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Transcript
storia
geografia
2° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
francese
AMERICA
1° GUERRA MONDIALE
inglese
HENRY FORD
12
12
religione
EUGENIO BARSANTI
musica
INQUINAMENTO ACUSTICO
i motori
11
11
ed.fisica
CIBO E ALLENAMENTO DEI PILOTI
tecnologia
MOTORE 2T
10
10
ed. civica
scienze
INQUINAMENTO
IL LAVORO
italiano
arte
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
IL FUTURISMO
Francese
1° GUERRA MONDIALE
En 1914 éclata la guerre mondiale. D'un côté l'Allemagne l'Autriche, la Turquie et de l'autre la France. L'Angleterre, la Russie et plus tard l'Italie et les Etats-Unis. On se battit sur plusieurs continents: Europe, Asie, Afrique. Ainsi, cette guerre a été appelée Guerre Mondiale. En août 1914 les Allemands envahirentn la France, l'armée française inférieure en nombre, du baltre en retraite. Le général Joffre arrêta la retraite et remporta en septebre 1914 la victoire de la Marne .Lìépisode le plus faméux fut l'échec des Allemands devant Verdun (1916). Le 11 novembre 1918 les Allemands demandèrent l'armistice. Par le traité de paix signé à Versailles (28 juin 1919), l'Allemagne rendait à la France l'Alsace et la Lorraine prises en 1871.
Storia
2° RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Fra XIX e XX secolo, l'industrializzazione si impone come via necessaria e imprescindibile per lo sviluppo economico degli Stati. Il sistema di fabbrica continua a espandersi in Europa e fuori d'Europa, cambiando radicalmente volto. L'economia dei paesi industrializzati, uscita dalla crisi degli anni della Grande depressione, conosce una stagione di forte crescita produttiva su nuove basi energetiche e tecnologiche, in un quadro che vede completarsi la spartizione coloniale del globo e l'Inghilterra cedere progressivamente il suo primato – fino ad allora indiscusso – a favore di nuove potenze economiche in Europa (Germania) e fuori d'Europa (USA). L'industrializzazione, fra gli anni Settanta del XIX secolo e la Prima guerra mondiale, si trasforma profondamente. S’instaura uno strettissimo rapporto tra scienza, tecnologia e industria; si rivoluziona la tecnologia produttiva, delle comunicazioni e dei trasporti; cambiano i settori trainanti lo sviluppo; si utilizzano nuove fonti energetiche; si intensificano i processi di concentrazione e ristrutturazione industriale; crescono le dimensioni delle aziende; mutano i rapporti tra l'industria e gli istituti bancari e finanziari. Superata la crisi del 1873, alla fine del secolo, lo sviluppo produttivo riprende impetuoso e la produzione manifatturiera mondiale nel 1913 risulta pari al 378% di quella del 1875, mentre la popolazione complessiva nel pianeta, nello stesso arco di tempo, aumenta solo del 126%. Per riferirsi all'insieme dei profondi processi di trasformazione di quel periodo, molti storici utilizzano la definizione di ‘seconda rivoluzione industriale’ (dagli anni Settanta dell'Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento). Questi studiosi considerano la definizione giustificata dall'eccezionale numero d’innovazioni tecnologiche di quei decenni e dall'utilizzo di nuove forme e fonti di energia che mutano le abitudini, i comportamenti, i modelli di consumo della popolazione di una vasta area geografica. Altri preferiscono parlare di una seconda fase di un unitario processo di industrializzazione che dai suoi inizi, fra XVIII e XIX secolo, si prolunga fino all'ultimo quarto del XX secolo. Questi ultimi sottolineano che il concetto di rivoluzione industriale non si riferisce alla sola innovazione tecnologica, ma a un complesso di rapporti sociali e di produzione, che dal loro affermarsi in Inghilterra rimangono immutati ben oltre tutto l'Ottocento.
Geografia
AMERICA
Gli Stati Uniti d’America sono il terzo Paese più grande del mondo e sono costituiti da grandi aree urbane e vaste pianure scarsamente popolate che si alternano con paesaggi meravigliosi. Negli Stati Uniti si trova anche una notevole diversità culturale. Grazie anche ai fenomeni di migrazione del XVII secolo, negli Stati Uniti convive un variopinto mix di culture provenienti da tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono un Paese relativamente moderno, che non presenta gli edifici antichi a cui siamo abituati in Europa. Ciò è in parte dovuto alla storia degli Stati Uniti. L’America non è stata scoperta da Colombo nel 1492, come si pensa comunemente, bensì probabilmente molti secoli prima, dagli asiatici, mentre gli indios vivevano già negli Stati Uniti. Nel 1783, dopo molti anni di guerra, fu firmato il Trattato di Parigi. George Washington divenne il primo presidente d’America nel 1789. Negli USA si può viaggiare comodamente in aereo, treno, autobus, barca, metro, taxi, camper o auto (a noleggio). In genere il trasporto pubblico è ben organizzato in centro, ma non al di fuori delle città. Se desideri percorrere lunghe distanze in breve tempo, l’aereo è spesso una buona opzione, in quanto i voli nazionali sono generalmente più economici dell’autobus o del treno. La metropolitana e i taxi sono particolarmente adatti a spostarsi velocemente in città e le tariffe sono spesso molto ragionevoli. In generale, il noleggio di un’auto è la migliore opzione per viaggiare negli Stati Uniti, in quanto ti consente di andare dove vuoi, quando vuoi. Ufficialmente, le patenti di guida italiane sono riconosciute, ma può essere saggio portare con te una patente di guida internazionale. L’America prende il nome dal marinaio italiano Amerigo Vespucci, uno dei primi a rendersi conto del fatto che il Paese non si trovava in Asia, ma in un nuovo continente
Inglese
HENRY FORD
Henry Ford was an America engineer and buisnessman. He started making cars in 1896 and founded the Ford Motor Company. He developed the idea of a sustem in which worker has duty to do one small part of the process of making something. His idea made it possible to produce cars in large numbers. This was called the assembly line. Many factories around the world still make things this way. It was quite innovative at the time and it allowed him to produce many cars quickly and at at a cheaper price than other car companies could. He married Clara Bryant and had one child named Edsel Bryant Ford. Ford left home for Detroit Michigan to start his mechanical career. In 1903, Henry Ford helped start the Ford Motor Company. He was the owner of the company. The company sold its first car which was the model T car on july 23, 1903. Ford became president of the company in 1906. In 1908, Ford's company began making the Ford Model T car. Ford said that he wanted to make a "motor car for the great multitude". This ment that he thought that most Americans should be able to afford to buy a car and not just a few rich people. In order to reach this goal, he chose to make the design as simple as possible. All his cars would be made the same way. They were even all the same color-black. It cost $850 to buy a Model T car. Even though that was a lot of money back then, it was still very cheap for car. Many people wanted to buy Model T cars. In fact, so many people wanted to buy them that Ford was having a hard time making enough cars to sell one to everybody who wanted to buy one. Ford helped develop an idea, not much used before his time, called the assembly line, and started using it in his factories in 1913. Because of the assembly line, making new cars would not take as long. He put a moving belt in his factory. Cars moved along the belt, and workers put on one part at a time. Each worker would only be responsible for putting on part on cars. The assembly line was a big success. Cars did not take as long to make, and they werecheaper to buy now, too. By 1916, it only cost $360 to buy one of Ford's cars, and more than three times as many people to live in the city instead of the country.
Musica
INQUINAMENTO ACUSTICO
I suoni possono essere definiti e indefiniti. Sono definiti quei suoni che si possono riprodurre con la voce umana o con gli strumenti; tutti gli altri sono suoni indefiniti e possono essere considerati rumori. Questi rumori che ci circondano oggi spesso causano l'inquinamento acustico. L'inquinamento acustico è un rumore che disturba, causando effetti nocivi sull'attività, sulla salute delle persone, animali e dell'ambiente circostante. Esistono molti tipi di inquinamento acustico da traffico veicolare, inquinamento acustico da traffico ferroviario, inquinamento acustico da attività industriali. L'inquinamento acustico è possibile misurarlo con un fonometro: uno strumento di elevata precisione che consente di rilevare il livello di pressione sonora alle varie frequenze, ricavando un valore che ha come variabili la sensibilità dell'orecchio umano e l'intensità dei rumori esterni percepiti a quella della determinata frequenza.
Tecnologia
MOTORE 2T
La caratteristica principale che li differenzia tra un motore 2 tempi ed uno 4 tempi, e da cui prendono il nome, sono le fasi: il 4 tempi è caratterizzato da 4 fasi, che si compiono in due giri completi dell’albero motore, mentre al 2 tempi basta una rotazione completa dell’albero per completare il suo ciclo. Si capisce già che il 2T a parità di condizioni ha il potenziale per erogare più lavoro nello stesso tempo, ovvero per sviluppare una potenza maggiore; ma andiamo più a fondo. Questa guida è pensata per descrivere entrambe le tipologie di motore a combustione interna senza l’utilizzo di terminologia fisica e ingegneristica, per capirne il funzionamento anche senza possedere nozioni di meccanica o termodinamica. Gli elementi principali di un motore 4 tempi sono il pistone e il cilindro, con il primo che scorre avanti e indietro all’interno del secondo, la sua sede. Il pistone è collegato mediante una biella all’albero a gomiti, dove i gomiti sono delle manovelle in grado di trasmettere la spinta del pistone all’albero motore, mettendolo in rotazione. Il moto dell’albero motore, prima di entrare nella scatola del cambio, viene portato tramite catena o ingranaggi alla testata, ovvero la parte superiore del cilindro, posizionata esattamente sopra il pistone quando si trova nel punto più alto del cilindro, il motore a 4 tempi fa 4 fasi: la prima e l'aspirazione, compressione, scoppio e scarico. Il motore a 2 tempi ha meno elementi meccanici che lo costituiscono, ma la base di partenza è la stessa: il pistone collegato da una biella al manovellismo. Questa volta manca però la distribuzione, quindi la testata è semplificata (si riduce a un semplice “coperchio” con una conformazione adatta a realizzare in modo efficiente la combustione) e il l’albero motore è collegato direttamente alla scatola del cambio o al variatore per uno scooter. Le fasi stavolta sono 2 e sono: la prima aspirazione e compressione, il secondo è lo scarico e travaso.
Scienze
IL LAVORO
Il lavoro fatto da una forza su un oggetto che si sposta di una distanza è dato dal prodotto dell'intensità della forza per la distanza percorsa. Lavoro = forza x distanza ( L = F x d )L'unita di misura del lavoro è il joule ( J ) 1 J = 1 N x 1 m Nel calcolo del lavoro, il tempo impiegato non ha alcuna importanza. se dobbiamo trasportare una cassa di mele al terzo piano di una casa facciamo esattamente lo stesso lavoro se ci impieghiamo un minuto o anche di più. La potenza è il rapporto tra il lavoro compiuto da una forza e il tempo impiegato per compierlo, e la sua unità di misura è il Watt. L'enerigia dovuta alla velocità di un corpo e alla sua massa si chiama energia cinetica. L'energia si può trasformare da una forma all'altra o trasferire da un corpo a un altro ma non si può creare né distruggere
Arte
IL FUTURISMO
Il Futurismo fu il primo movimento d’avanguardia italiano, nacque ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione del Manifesto del futurismo da parte di Marinetti sul giornale parigino “Le Figaro”. Vi si mescolavano elementi ideologici ripresi da Nietzsche, Bergson, Sorel, D’Annunzio, Zola ed altri ancora. Contro le tendenze della pittura tradizionale e contro il passatismo borghese, Marinetti inneggiò alla nascita di un’arte fortemente caratterizzata in chiave dinamica, espressione di una nuova società urbanizzata e industrializzata, capace di fornire nuovi miti portatori di una nuova bellezza: la velocità. I soggetti principali del movimento furono “le grandi folle agitate dal lavoro e dalla sommossa” le rivoluzione delle capitali moderne, il fervore notturno dei cantieri incendiati dalle violenti luci elettriche, le automobili da corsa, i piroscafi e gli aeroplani, tutto ciò che rappresenta il ritmo frenetico della trasformazione della società contemporanea compresa la lotta violenta e la guerra rigeneratrice. Essi infine furono contrari sia all’immagine della donna idealizzata dalla poesia amorosa, sia alla donna moderna, partecipe del mondo della produzione, dichiarandosi nemici del femminismo e proclamando “il disprezzo della donna”.
Italiano
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
Le principali tematiche di questo componimento sono il brivido della velocità (l’ebbrezza del pericolo) e l’esaltazione del dio-macchina, il mio demone bello del v. 23. I due motivi saranno poi alla base del celebre Manifesto del Futurismo (febbraio 1909). Qui, tra l’altro, Marinetti celebrerà gli spericolati guidatori che sfidano il rischio in una folle corsa in automobile, aggrappati al loro volante come all’asse terrestre. La devozione totale del poeta al moderno e alle sue divinità (la macchina, l’industria, la città) rovescia i rapporti tradizionali. La natura viene disprezzata, al punto che il tema del canto diviene il trionfo della macchina sopra di essa. Tutta questa poesia è una fantasia di trionfo sui limiti della natura e il paesaggio diventa una sorta di fondale su cui si staglia la potenza trascorrente dell’automobile. SI giunge così all’apoteosi finale e alla conquista delle stelle. Per rappresentare in modo adeguato la vita trasformata dalla velocità, ogni cosa e sensazione vengono rapidamente dette e subito dopo scivolano via, altrettanto rapidamente. Sempre per dare l’impressione e l’emozione della velocità. Marinetti ricorre a un fitto impasto di similitudini e all’uso dell’onomatopea: spicca l’allitterazione sulla r, un artificio fonico che vorrebbe tradurre con immediatezza il rombo tonante del motore.
Ed. Civica
INQUINAMENTO
L’inquinamento altera un mezzo come l’aria, l’acqua o il suolo in modo tale da riuscire a renderlo dannoso per le persone o per la natura. Tra le diverse tipologie di inquinanti vi sono le sostanze chimiche, le polveri, il rumore e le radiazioni. Questi inquinanti hanno molte fonti diverse. Alcune di queste fonti sono diffuse, come i trasporti o l’agricoltura, mentre altre sono legate a un luogo specifico, come uno stabilimento o una centrale elettrica. Gli inquinanti rilasciati in un determinato punto possono causare danni locali, ma possono anche percorrere lunghe distanze. Per proteggere il nostro ambiente dobbiamo essere cittadini responsabili: se siamo per strada e abbiamo (per esempio) un biglietto dell'autobus dobbiamo cercare un cestino della spazzatura e metterlo nella nostra borsa. Se vediamo qualcuno gettare un mozzicone di sigaretta per terra, dovremmo intervenire e dire: "Noi non buttiamo i fogli per terra". Il riciclaggio, che consente di risparmiare molta energia, è assolutamente necessario per proteggere il nostro ambiente. Ma l'inquinamento non è l'unico problema che sta distruggendo la terra... sono in gioco anche le radiazioni, l'estinzione delle specie animali.
Ed. Fisica
CIBO E ALLENAMENTO DEI PILOTI
I piloti di Formula 1 sono dei veri e proprio atleti. Devono stare attenti all’alimentazione e seguire un piano di allenamento molto rigido. L’allenamento avviene, principalmente, nella zona del collo e delle braccia. Le sollecitazioni a cui sono sottoposte queste parti del corpo sono estreme nell’abitacolo di una wing car nel corso di un weekend di gara. Pensate che il collo deve tollerare delle punte di 5-6 G laterali nei tratti misti più veloci. In caso di violenti crash i piloti sono preparati al peggio. Se nelle monoposto va un bel carico di benzina, negli uomini la miscela è rappresentata dal cibo e dall’acqua. Per performare hanno bisogno di un grande apporto di calorie prima di ogni round, soprattutto quando si tratta di una gara lunga e a temperature molto elevate. Il pranzo è leggero proprio per evitare disturbi intestinali. Oltre al riso integrale, i piloti mangiano tanta soia e verdure. Durante gli allenamenti e i weekend di gara i driver bevono acqua e nel caso tè, soprattutto verde, e chi può caffè. L’alimentazione assume un’importanza doppia nei weekend con due gare. Alcuni piloti, 'prima di un faticoso Gran Premio, consumano anche della pasta in bianco per godere di un apporto calorico e di carboidrati superiore. A bordo delle monoposto i driver di F1 hanno anche dell’acqua (calda dopo una manciata di giri) per idratarsi. In alcuni casi i piloti sono costretti a non bere per due ore in caso di problemi al sistema. Subito dopo la corsa sono stati costretti a deglutire molti più liquidi per non svenire.
Religione
EUGENIO BARSANTI
Eugenio Barsanti. Nato nel 1821 a Pietrasanta, entrato nella congregazione degli Scolopi a 17 anni, poco più che ventenne già insegnava fisica e matematica in un collegio a Volterra. Fu qui, che si appassionò alle ricerche di Volta e in particolare a quell'esperimento detto "della pistola" con il quale, utilizzando una 'miscela gassosa detonante si produceva forza motrice. Era pura teoria. Ma trasferito a Firenze, prima del collegio di San Giovannino, in Via Martelli, poi allo Ximeniano, Barsanti ebbe i mezzi per trasformare l'idea in un motore vero e proprio. L'occasione gli offrì l'incontro con un ingegnere idraulico, il Matteucci, che lavorava alla bonifica del lago di Bientina. I due depositarono il loro primo brevetto nel 1854, ma il motore costruito a Firenze nelle Officine Bernini, nacque soltanto il 19 Settembre 1860. Fu presentato all'Accademia dei Georgofili e quindi all'Esposizione che quell'anno si tenne nel capoluogo toscano. Era un motore da 20 cavalli. Il quotidiano "La Nazione" ne dette notizia scrivendo che questa macchina non aveva bisogno di entrare in pressione come quella a vapore, bastava accendere e partire. Così per un motore marino o industriale. Non solo nelle macchine a vapore per produrre la forza di un cavallo per un'ora il costo di 12 centesimi, in quella di Barsanti e Matteucci solo zdi due. Non c'è dubbio. La scoperta era enorme. Consapevoli, Barsanti e Matteucci fondarono una società per lo sfruttamento del loro motore, il primo al mondo. Ma solo l'Italia lo riconobbe tale. In Europa, si preferì invece utilizzare un simile brevetto depositato nel '59 dal franco-belga Lenoir. Inutili le proteste di Barsanti. La Francia, il Belgio, erano i paesi già fortemente industrializzati. Cosa poteva contro di loro un prete, italiano per giunta? E tuttavia una società mineraria di Liegi, nel 1864, decise di usare il motore di Barsanti. Lui si precipitò in Belgio. Furono fatti degli esperimenti e andarono a buon fine.